Steve Morse è uno di quei chitarristi capaci di lasciarti a bocca aperta. La sua tecnica con il plettro è spaziale e il suo sviluppo del cross picking lo hanno reso un vero e proprio punto di riferimento per tutti i chitarristi in cerca di nuove sfide! Noto soprattutto come fondatore dei Dixie Dregs e come il chitarrista più longevo dei Deep Purple dal 1994 al 2022, Morse ha anche avuto una carriera solista di successo ed è stato membro del gruppo Kansas a metà degli anni Ottanta. Nel 2010 è diventato membro del supergruppo Flying Colors insieme, tra gli altri, a Mike Portnoy.

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Gli inizi della carriera

Steve J. Morse, nato il 28 luglio 1954 a Hamilton, Ohio, è uno dei chitarristi più influenti e rispettati nella storia del rock e del progressive. La sua passione per la musica si manifestò fin da giovane età, influenzata dall’ambiente musicale della famiglia e dai suoi studi classici di pianoforte e clarinetto. Tuttavia, fu la chitarra ad attirare maggiormente la sua attenzione. Dopo essersi trasferito a Ypsilanti, Michigan, Morse iniziò a sviluppare il suo stile unico, fortemente influenzato da generi come il rock, il jazz, il country e il bluegrass.

La prima vera esperienza professionale di Morse avvenne durante gli anni del liceo, quando formò una band chiamata Three. Questo gruppo, che comprendeva anche il fratello di Steve, Dave Morse, rappresentò il primo passo significativo verso una carriera musicale seria. Dopo il liceo, Morse si iscrisse all’Università di Miami, dove frequentò il corso di Musica Jazz. Qui incontrò Andy West, con il quale formò la leggendaria band Dixie Dregs.

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Ulteriori informazioni

L’onda dei Dixie Dregs

I Dixie Dregs, formati nel 1970, rappresentarono il primo grande successo di Steve Morse. La band si distinse per la sua capacità di mescolare generi diversi come rock, jazz, bluegrass e country, creando un suono unico e innovativo. Il loro primo album, The Great Spectacular del 1975, fu registrato come progetto universitario e mostrò immediatamente la maestria tecnica di Morse e la versatilità della band.

Il vero successo arrivò con il secondo album, Free Fall (1977), che fu ben accolto dalla critica e dal pubblico. Il loro terzo album, What If (1978), consolidò ulteriormente la reputazione dei Dixie Dregs come una delle band più innovative del loro tempo. La loro musica, caratterizzata da complessi arrangiamenti strumentali e cambi di tempo, metteva in risalto la straordinaria tecnica chitarristica di Morse.

Durante gli anni ’80, i Dixie Dregs continuarono a pubblicare album di successo e a esibirsi in tour, nonostante alcuni cambi di formazione. La loro influenza sul progressive rock e sulla musica strumentale è innegabile, e Morse divenne una figura di spicco nella scena musicale grazie al suo stile unico e alla sua abilità tecnica.

Carriera solista e altri progetti

Dopo il periodo con i Dixie Dregs, Steve Morse intraprese una carriera solista che gli permise di esplorare ulteriormente la sua versatilità musicale. Nel 1984 pubblicò il suo primo album solista, The Introduction, che ricevette critiche positive per la sua capacità di combinare elementi di generi diversi ed esplorare nuove sonorità. Questo album fu seguito da Stand Up (1985), che vide la partecipazione di numerosi ospiti, tra cui il famoso bassista degli Yes, Chris Squire.

Nel 1986, Morse formò la Steve Morse Band, con la quale continuò a pubblicare album e a esibirsi in tour. La band, composta da Morse alla chitarra, Dave LaRue al basso e Van Romaine alla batteria, fu apprezzata per le sue performance energiche e tecnicamente impeccabili. Tra gli album più significativi di questo periodo ci sono High Tension Wires (1989), Southern Steel (1991) e Structural Damage (1995).

I Deep Purple e la rinascita del rock

Nel 1994, Steve Morse entrò a far parte dei leggendari Deep Purple, una delle band più influenti nella storia del rock. La sua inclusione segnò un nuovo capitolo per la band, che aveva subito vari cambi di formazione nel corso degli anni. Morse portò una ventata di freschezza e innovazione, contribuendo a rinvigorire il sound dei Deep Purple.

Il primo album dei Deep Purple con Morse alla chitarra fu Purpendicular (1996), che ricevette recensioni positive per il suo mix di classico hard rock e nuovi elementi progressive. Morse dimostrò di essere all’altezza della sfida di sostituire il leggendario Ritchie Blackmore, portando il proprio stile distintivo alla band senza perdere l’essenza del sound originale dei Deep Purple. 

Vorrei solo dire che Ritchie Blackmore ha fatto un sacco di cose fantastiche dal punto di vista chitarristico. Sono felice di suonare l’assolo di Highway Star. Ho sempre pensato che fosse uno degli assoli di chitarra più emozionanti che abbia mai suonato.

Durante il suo periodo con i Deep Purple, Morse contribuì a diversi album, tra cui Abandon (1998), Bananas (2003), Rapture of the Deep (2005), Now What?! (2013) e Infinite (2017). Le sue capacità compositive e la sua tecnica chitarristica furono determinanti per il successo di questi album, che ricevettero ottimi riscontri sia dalla critica che dai fan.

La strumentazione

La strumentazione di Steve Morse è altrettanto unica e riflette la sua attenzione ai dettagli e la sua ricerca costante di nuovi suoni. La sua chitarra principale è una Music Man Steve Morse Signature Model, che è stata progettata su misura per soddisfare le sue esigenze specifiche. Questa chitarra è dotata di quattro pickup (due humbucker e due single-coil) e di un complesso sistema di switch che permette a Morse di ottenere una vasta gamma di suoni.

Un altro elemento chiave del suo setup è l’uso di amplificatori ENGL. Il famoso brand tedesco ha costruito per lui la Engl Steve Morse Signature Top E656. Morse utilizza anche una varietà di pedali effetti, tra cui delay, chorus, e overdrive, per modellare ulteriormente il suo suono. Tra i suoi pedali preferiti ci sono i Boss DD-3 Digital DelayOC-3 Super Octave e CE-1 Chorus Ensemble. Il TC Electronic Hall Of Fame e l’immancabile Ibanez Tube Screamer

Morse è noto per essere meticoloso riguardo alla manutenzione della sua attrezzatura e spesso apporta modifiche personalizzate per migliorare le prestazioni e l’affidabilità dei suoi strumenti. Questo livello di attenzione ai dettagli si riflette nel suo suono impeccabile e nella sua capacità di esibirsi a livelli estremamente alti, sia in studio che dal vivo.

Engl Steve Morse Signature Top E656

Engl Steve Morse Signature Top E656

Valutazione dei clienti:
(10)
Boss DD-3T Digital Delay

Boss DD-3T Digital Delay

Valutazione dei clienti:
(58)
Ibanez TS808

Ibanez TS808

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(269)

Lo stile

La tecnica chitarristica di Steve Morse è caratterizzata da una combinazione unica di velocità, precisione e versatilità. Una delle sue caratteristiche distintive è l’uso di scale ricercate e arpeggi complessi, che derivano dalla sua formazione classica e dal suo amore per il jazz. Morse è noto per la sua capacità di suonare passaggi estremamente veloci e intricati con una chiarezza e una pulizia straordinarie. L’impostazione della sua mano destra in fase di plettrata veloce è davvero unica e personale, dimostrando che nella chitarra moderna di sono ben poche regole di postura.

Un altro aspetto fondamentale del suo stile è l’uso alternato di plettrata tradizionale e hybrid picking (una combinazione di plettro e dita). Questo gli permette di ottenere una grande varietà di timbri e dinamiche, adattandosi perfettamente a diversi stili musicali. Morse è anche un maestro dell’articolazione e del controllo del vibrato, elementi che aggiungono espressività e profondità alle sue performance.

L’influenza del country e del bluegrass è evidente nel suo uso del chicken picking, una tecnica che consiste nel pizzicare le corde in modo da ottenere un suono percussivo e distintivo. Questa tecnica, combinata con la sua padronanza del legato e dello sweep picking, rende il suo stile estremamente dinamico e versatile.

Un condensato dello stile incredibile di Steve Morse lo troviamo nel suo forse più celebre brano Tumeni Notes. Provare per credere!

Influenza ed eredità

La carriera di Steve Morse, che abbraccia oltre cinque decenni, è un testamento alla sua dedizione alla musica e alla sua continua evoluzione come artista. Morse è stato un pioniere nell’uso di tecniche avanzate e nella fusione di stili diversi, aprendo la strada a nuove generazioni di chitarristi.

Le sue collaborazioni con artisti del calibro di Kansas, Lynyrd Skynyrd, e, naturalmente, i Deep Purple, testimoniano la sua versatilità e il rispetto che ha guadagnato nella comunità musicale. Morse è stato anche riconosciuto con numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il titolo di “Best Overall Guitarist” dalla rivista Guitar Player per cinque anni consecutivi.

Se vuoi i soldi, compra i biglietti della lotteria. – ha dichiarato – Se ami la musica, esercitati e mantieni le spese generali al minimo indispensabile. Mantieni le tue promesse, chi sei è più importante di quali licks conosci per qualsiasi artista che vorrà avervi nella sua band”.

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Matteo Bidoglia