Negli ultimi anni, artisti leggendari come Pink Floyd e Bruce Springsteen hanno venduto i loro cataloghi musicali per cifre astronomiche. Questa tendenza è motivata da diversi fattori: guadagni immediati, stabilità finanziaria in un’epoca dominata dallo streaming e la volontà di gestire il proprio lascito in modo controllato. Per molti musicisti, vendere il catalogo rappresenta un’opportunità per capitalizzare il valore della loro arte e garantirne la gestione futura. Allacciate le tracolle: in questo articolo, scopriremo le 5 vendite di cataloghi musicali più redditizie della storia.
Queen
Prezzo di vendita:
1,2 Miliardi di Dollari
La storia:
La corona dei Queen cambia padrone: Sony Music conquista il trono musicale sborsando una cifra astronomica di più di un miliardo di sterline per acquisire i diritti del leggendario catalogo della band britannica. Un vero e proprio Don’t Stop Me Now finanziario che lascia Universal (precedente possessore dei diritti) a chiedersi Who Wants to Live Forever?.
L’accordo, degno di una Bohemian Rhapsody legale, include hit intramontabili come We Will Rock You e We Are the Champions, ma esclude i diritti sulle esibizioni dal vivo di Brian May e Roger Taylor, che continuano a tenere alta la bandiera del gruppo con Adam Lambert. Sembra che per loro The Show Must Go On, anche senza i diritti di registrazione.
Il nodo più complesso da sciogliere riguarda i diritti di master per Canada e Stati Uniti, attualmente nelle mani di Disney. Una situazione che potrebbe far esclamare a più di un executive: I Want to Break Free da questo groviglio contrattuale!
Mentre gli avvocati ballano una complicata Radio Ga Ga legale, i fan possono star certi che, indipendentemente da chi deterrà i diritti, la musica dei Queen continuerà a far battere i piedi e i cuori di milioni di persone. Dopotutto, quando si tratta dei Queen, non è mai solo Another One Bites the Dust, ma piuttosto un eterno We Will Rock You.
Harley Benton BM-75 Trans Red Deluxe Series
Bruce Springsteen
Prezzo di vendita:
500 Milioni di Dollari
La storia:
Bruce Springsteen, l’uomo che cantava di fabbriche chiuse e sogni americani, ha trovato la sua personale strada verso il paradiso fiscale. Nel dicembre 2021, il rocker del New Jersey ha venduto a Sony Music i diritti del suo intero catalogo musicale per la cifra record di 500 milioni di dollari, abbastanza per comprare tutti i blue jeans strappati del mondo. L’accordo include sia i diritti di registrazione che quelli editoriali di oltre 300 canzoni, tra cui pietre miliari come Born to Run, Thunder Road e Born in the U.S.A., praticamente la colonna sonora dell’America operaia degli ultimi 50 anni. Ironia della sorte, l’uomo che ha fatto della classe lavoratrice il suo manifesto artistico è diventato uno degli artisti più pagati nella storia della musica.
Il catalogo di Springsteen, costruito in quasi mezzo secolo di carriera, rappresenta un tesoro di valore inestimabile per Sony. Sembra proprio che per The Boss le Glory Days non siano mai finite, anzi, sono appena state quotate in borsa.
L’unica domanda che rimane è: cosa farà The Boss con tutti questi soldi? Forse finalmente potrà permettersi una camicia nuova, o magari comprerà il New Jersey dopotutto, lo ha reso famoso quanto Frank Sinatra.
Fender 1950 Double Esquire FNB
Pink Floyd
Prezzo di vendita:
400 Milioni di Dollari
La storia:
I Pink Floyd hanno concluso la vendita del loro catalogo musicale a Sony Music per circa 400 milioni di dollari, segnando la fine di una lunga e complessa trattativa. L’accordo, che include i diritti di registrazione, il nome e il brand della band, esclusi però i diritti di publishing, probabilmente su insistenza di Roger Waters. Questo dettaglio limiterà l’uso delle composizioni da parte dei nuovi proprietari. David Gilmour, chitarrista del gruppo, stanco di giocare a Wish You Were Here con il suo ex compagno di band, ha deciso di prendere i Money e di Learning To Fly con il malloppo. Le tensioni, particolarmente evidenti tra Gilmour e Waters, hanno complicato e ritardato il processo di vendita per anni.
Harley Benton ST-57DG Black Tribute
Bob Dylan
Prezzo di vendita:
300 Milioni di Dollari
La storia:
Per Bob Dylan, l’uomo che una volta cantava money doesn’t talk, it swears, i tempi sono davvero cambiati. Nel 2020, il menestrello del folk ha venduto i diritti del suo intero catalogo musicale a Universal Music per la cifra astronomica di 300 milioni di dollari, abbastanza per comprare tutti i cappelli della sua carriera e ancora avanzare qualcosa per un’armonica d’oro massiccio. L’accordo comprende oltre 600 canzoni scritte in sei decenni, da Blowin’ in the Wind a Murder Most Foul. Un tesoro letterario che include non solo inni di protesta e poesie in musica, ma anche un Premio Nobel per la Letteratura , che Universal probabilmente considera un simpatico bonus nel pacchetto. Per Universal, acquisire il catalogo di Dylan è come comprare l’equivalente musicale della Biblioteca di Alessandria, solo che questa volta non c’è rischio d’incendio (avranno fatto un’ottima assicurazione). In un’ironica svolta del destino, l’uomo che un tempo si chiedeva how many roads must a man walk down, ha trovato la risposta: apparentemente, la strada porta dritta in banca.
Martin Guitars 000-18
Mötley Crue
Prezzo di vendita:
150 Milioni di dollari
La storia:
In quello che potrebbe essere il colpo di business più sobrio della loro carriera (e probabilmente l’unico momento sobrio in assoluto), i Mötley Crüe hanno venduto l’intero catalogo musicale a BMG per circa 150 milioni di dollari. Un affare che fa sembrare le loro vecchie fatture per danni agli hotel degli anni ’80 delle mance da cameriere.
La band, famosa quanto per la musica quanto per aver trasformato il Sunset Strip in un parco giochi per adulti poco responsabili, ha ceduto i diritti di registrazione di nove album in studio. Sì, incluso quello dove Vince Neil canta di Girls, Girls, Girls, un brano che oggi probabilmente richiederebbe 47 avvocati e 12 revisioni per essere pubblicato.
BMG si è assicurata classici come Dr. Feelgood, Kickstart My Heart e Home Sweet Home, praticamente la colonna sonora di ogni strip club rispettabile degli anni ’80. È la prima volta che qualcuno investe così tanto nei Motley Crüe senza dover firmare una liberatoria per danni fisici.
Tommy Lee ha commentato che ora potrà finalmente comprare quella barca che sognava, come se il mondo avesse bisogno di un altro video scandalo in mare aperto. Nikki Sixx, dal canto suo, sta probabilmente ridendo pensando a quanto gli sarebbe stato utile questo denaro durante i suoi giorni di gloria al Rainbow Bar & Grill.
L’unica vera domanda è: chi avrebbe mai pensato che i ragazzi che cantavano Too Fast for Love sarebbero diventati talmente veloci nel fare soldi?
Fender Player Plus Strat MN OLP
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