Allpedal Steel Panther – 1987 DIST/DEL – Recensione e Prova

Lo Steel Pedal Panther si dimostra molto versatile

Il gruppo Steel Panther, che ricorda lo stereotipo del metal degli anni ’80, non è necessariamente sinonimo di suoni di chitarra complessi. Le band heavy che andavano di moda all’epoca usavano per lo più suoni di chorus super puliti per l’intro o una sezione C tranquilla. Sono rimasto molto sorpreso di come suonassero bene i suoni meno distorti. Ma di questo parleremo più avanti. Prima di tutto, ecco il suono pulito del mio Marshall JMP senza master volume, che è impostato quasi completamente sul pulito. La chitarra utilizzata è la mia vecchia Gibson SG con un burstbucker al ponte e un vecchio humbucker Gibson T-Top al manico. 

Il suono grezzo del Delay Analogico dello Steel Panther

Prima di passare alla sezione distorsione, vorrei presentarvi la sezione delay del pedale. Si tratta di un semplice delay analogico senza modulazione e altri fronzoli. Il suono è quindi semplice e concreto. Con tempi di delay più lunghi, si sente un leggero sibilo, simile a quello del vecchio Electro-Harmonix Deluxe Memory Man. Il suono aspro dell’eco si distingue bene dal segnale dry e si inserisce nel contesto della band, offrendo un effetto di profondità non invadente con impostazioni moderate. Ecco tre diverse impostazioni, a partire da un breve ritardo di circa 100 ms senza feedback.

Nel secondo esempio sonoro, il controllo del Delay è impostato a ore 12, il che corrisponde a un tempo di delay di 270 ms. Nel terzo esempio di suono, si può ascoltare il tempo di delay massimo, pari a circa 600 ms. Se si ascolta con attenzione, si può sentire il rumore graffiante nel decadimento delle code. 

La distorsione dell’Allpedal Steel Panther è sinonimo di rock/hard rock e metal classico

Passiamo alla sezione di distorsione, che produce un notevole volume anche a basse impostazioni di Gain, ma allo stesso tempo ha un suono relativamente aperto. In questo caso il controllo di Gain è impostato a ore 9. Il controllo di tono suona meglio per i miei gusti a ore 11:30 in combinazione con il mio vecchio Marshall. Per questo motivo l’ho lasciato in questa posizione per tutti gli esempi sonori.

A basse impostazioni di gain si ha la sensazione che il pedale non interagisca bene come, ad esempio, un amplificatore valvolare spinto al massimo, ma molti pedali overdrive e di distorsione hanno questo problema. Tuttavia, lo Steel Panther offre un buon suono che vale davvero la pena di ascoltare. E poiché è così bello, ho registrato due esempi di suono con questa impostazione, uno senza e l’altro con il delay attivato.

Con il controllo del Gain a ore 12, siete ben attrezzati per la maggior parte delle applicazioni rock mainstream e l’SG entra rapidamente nel territorio degli AC/DC. Con pickup più potenti le cose si fanno un po’ più intense. Di nuovo, ci sono due esempi di suono, uno senza e uno con il delay attivato.

Anche con la massima distorsione, il pedale offre una buona intelligibilità delle corde. È quindi possibile suonare accordi entro certi limiti senza problemi. Nonostante l’elevata distorsione, il suono non risulta eccessivamente secco o piatto; inoltre, non c’è traccia di equalizzazione e si può sentire molto bene il carattere della chitarra. 

Se vi state chiedendo come il controllo dei toni influisca sul suono, eccovi accontentati. Qui potete ascoltare il cursore in cinque posizioni, a partire da ore 9. Lo sweet spot, tuttavia, ha una finestra piuttosto piccola per i miei gusti, tra le 10 e le 12.30. Al di sotto delle ore 10, il suono è privo di energia e vitalità, mentre dall’una in poi diventa gradualmente fastidioso.