Beetronics Octahive V2 – Recensione e Prova

Come sono registrati i campioni sonori del Beetronics Octahive V2

Per i file audio ho messo il pedale direttamente davanti a una Fender Bassman del 73 e da lì sono passato nell’IR di una Celestion PreRola Greenback 4×12″. Le chitarre sono indicate in ogni esempio.

Come suona il Beetronics Octahive V2 con l’impostazione Buzzz

Per prima cosa si ascolta un’impostazione semi-mid del pedale. La modalità Buzzz offre i classici suoni fuzz degli anni ’70 con una trama densa che si armonizza bene sia con gli humbucker che con i single coil. L’Octahive genera una grande quantità di uscita, perché si arriva a un unity gain a ore 10 circa con il Pre e l’Honey impostati a ore 12. Credo che questo abbia molto senso, perché i suoni fuzz sono più convincenti davanti ad amplificatori che sono stati spinti verso il break-up.

Pre e Honey ora svolgono entrambi il compito di aumentare il Gain, ma il controllo Pre agisce prima del circuito fuzz e può portare a un più forte gating della distorsione ad alte impostazioni. Honey, invece, controlla il livello del fuzz e dà luogo a una distorsione molto piena che offre anche una gamma bassa più accentuata. Questo concetto rende l’Octahive un pedale relativamente flessibile della sua categoria già nell’impostazione Buzzz, si possono ottenere molte sfumature sonore, da un carattere leggermente gated e friabile a suoni pieni e grassi.

Come suona il Beetronics Octahive V2 con l’impostazione Octave

Facendo doppio clic, mi ritrovo in modalità Octave e un’ottava più alta si unisce al mio playing. Il suono si schiarisce notevolmente e si ottengono immediatamente i suoni tipici delle registrazioni di Jimi Hendrix come “Purple Haze” o l’album “Band of Gypsys”. La cosa non deve sorprendere, perché l’Octahive è stato ispirato dal leggendario fuzz Tycobrahe Octavia. La struttura della distorsione rimane comunque meravigliosamente morbida e corposa. Alzando la manopola Pre e abbassando la manopola Honey, l’ottava superiore diventa un po’ più prominente, ma il sistema di manopole è stato studiato in modo così intelligente che anche alzando tutte le manopole al massimo si ottiene un suono fuzz affascinante.

Come suona lo switching Momentary del Beetronics Octahive V2

Lo switch ” Momentary” tra la modalità buzzz e octave tenendo premuto il pulsante si rivela un ottimo extra e funziona in modo del tutto fluido e senza problemi. Tra l’altro, il passaggio funziona in entrambe le direzioni, a seconda della modalità attivata come suono principale. Passare da una velocità di commutazione all’altra è un’idea carina, ma personalmente non vedo un valore aggiunto davvero drastico, dal momento che non si tratta di un “morphing” tra due suoni, ma piuttosto di una modifica della durata del passaggio all’attivazione della nuova modalità.