Buddy Guy ha letteralmente inventato la chitarra rock nel blues, è stato il nume tutelare e la guida stilistica di artisti del calibro di Eric Clapton, Jeff Beck e Keith Richards. Dopo aver iniziato come chitarrista di Muddy Waters e Howlin’ Wolf, è diventato lui stesso un eroe della sei corde, mulinando la Stratocaster come una durlindana: con umiltà e carisma si è ritagliato un pezzetto di paradiso nel mondo dei grandi virtuosi. Elegante, potente e a tratti irriverente, Buddy inoltre non si è sottratto a comparsate inusitate che lo rendono personaggio perfetto per la nostra rubrica esclusiva Le Dieci Canzoni. Amiche e Amici di Planet Guitar preparatevi per un’altra effervescente puntata della serie!
I’m a Little Mixed Up di Koko Taylor, 1969
La chitarra di Guy nel disco di un’artista immensa
Koko Taylor è l’album di debutto omonimo, prodotto da Willie Dixon e pubblicato nel 1969, della straordinaria cantante blues americana. Senza di lei, probabilmente Janis Joplin, Bonnie Raitt, Shemekia Copeland e Susan Tedeschi non avrebbero avuto la stessa ispirazione. La sua influenza nel genere è davvero stata importantissima. Che voce, ragazzi!
Curiosità
Buddy Guy suona la chitarra in diverse tracce, ma in I’m a Little Mixed Up risulta davvero intrigante, spiccando tra il contrabbasso di Dixon e il sax tenore di Gene Barge.
Cross Road Blues di Peter Green, 2000
Il classico dei classici di Robert Johnson riceve una nuova vita grazie a due formidabili guitar hero
È certamente una piacevolissima sorpresa ascoltare Buddy e Peter Green suonare insieme. Due giganti della sei corde ci fanno sognare in questo breve, ma intenso tributo a uno dei padri della musica del diavolo.
Curiosità
Hot Foot Powder è di sicuro un album da riscoprire. L’ ex leader dei Fleetwood Mac si circonda della crema del blues, con special guests eccezionali. Oltre a Guy, difatti, Hubert Sumlin, Otis Rush, David Honeyboy Edwards, Joe Louis Walker e Dr. John sono della partita.
Can’t Break Me di Shawnna, 2006
L’incursione di Buddy nel mondo del rap
Rashawnna Guy, meglio conosciuta come Shawnna, è una rapper di Chicago famosa per le collaborazioni con Ludacris e la realizzazione di un paio di album solisti. Ma la storia non finisce qui: è anche la figlia di Buddy! Buon sangue non mente, anche se in tutt’altro percorso musicale.
Curiosità
Ascoltare la chitarra di uno dei più grandi bluesman in un brano hip hop lascia un po’ attoniti, tuttavia spogliandosi dei pregiudizi, non si può che apprezzare la bellezza della contaminazione.
Hadacol Boogie con Jerry Lee Lewis, live at New York City, 2006
“The Killer” non perde l’occasione di duettare dal vivo con un suo vecchio amico
Quanta strada hanno fatto Jerry Lee e Buddy. Tenacia, audacia e grandissimo estro li hanno resi speciali e indimenticabili. La loro performance è fenomenale, e stupisce come siano sempre stati in grado di rendere semplici anche le cose più difficili. Immortali.
Curiosità
Si tratta di un’esibizione live collegata al pregevole disco di duetti Last Man Standing (2006) e impreziosita dalla partecipazione di un felicissimo Ronnie Wood.
Hi-Heel Sneakers di George Thorogood and the Destroyers, 2011
Una versione vibrante di uno storico standard del blues
Hi-Heel Sneakers è un classico di Tommy Tucker ripreso da innumerevoli artisti, da Elvis Presley a Booker T. and the M.G.’s. In questo rifacimento del 2011 emergono la vitalità e il carisma di George Thorogood e del suo mentore Guy.
Curiosità
Dopo la collaborazione nell’album di George Thorogood and the Destroyers intitolato 2120 South Michigan Ave., Buddy è stato co-headliner insieme al gruppo durante alcune date in America.
Ain’t Gonna Be Your Tattoo di Shemekia Copeland, 2012
Quando una chitarra e una voce fanno toccare il cielo con un dito
Shemekia Copeland, figlia del grande Johnny, è una delle più belle voci soul blues di inizio secolo. Emozione e commozione sono i sentimenti che si provano ascoltandola accompagnata dalla magica Fender Stratocaster del nostro Buddy.
Curiosità
Ain’t Gonna Be Your Tattoo fa parte dell’acclamato 33 1/3, settimo lavoro dell’artista premiata nella sua carriera con ben otto Blues Music Awards.
Squier CV 70s Strat HSS MN BLK
I Could Cry di John Mayall, 1993
L’autore di Stone Crazy incontra il “Padrino del British Blues”
Come sarebbe stato il revival della musica in dodici battute senza il mai troppo compianto John Mayall? E come avrebbero fatto Eric Clapton e Peter Green senza i riff, i licks e i “solo” indiavolati di Buddy Guy? Logico che prima o poi i due Maestri dovessero incrociarsi: I Could Cry è uno dei frutti della loro partnership in studio. Imperdibile.
Curiosità
Un mitico concerto del 1982 immortala John, Buddy e l’indimenticabile Junior Wells in forma smagliante. Il blues non ha mai mollato la presa anche in un decennio difficile per il genere, grazie a questi artisti straordinari.
Room With a View di Paul Shaffer, 1989
La genialità di Paul, la grinta di Eric, la classe di Buddy
Room With a View è una vera perla con un cast di ospiti eccezionale. Oltre a Guy vi sono Eric Burdon alla voce e Sugar Blue all’armonica.
Curiosità
Per Paul Shaffer, il tastierista di origine canadese leader della World’s Most Dangerous Band al Late Night With David Letterman, la vitalità del rock & roll è sempre stata sinonimo della varietà di suoni che si sono sviluppati nelle diverse città americane. Così, per registrare Coast to Coast, il suo primo album per la Capitol del 1989, Shaffer ha viaggiato in sette città fuori New York per cercare di catturare l’essenza delle loro sonorità. Una scelta azzeccata per un risultato fantastico, basti ascoltare Room With a View.
Texas Louisiana di Ally Venable, 2023
Una collaborazione insolita, ma davvero intrigante
La venticinquenne Ally Venable è una fragorosa, entusiasta chitarrista e songwriter rock blues di Kilgore, Texas, legata alla tradizione e allo stesso tempo proiettata nel futuro del genere. La sua amicizia con Guy evidenzia quanto sia importante il passaggio del testimone tra le varie generazioni. Rimane poco da dire, se non quanto la partnership tra i due sia splendida e rispettosa dei ruoli.
Curiosità
Il blues è in buone mani, e lo si vede da quanti giovani stiano proseguendo il tracciato percorso dai musicisti storici e dai loro eredi. Da Buddy Guy a Wes Jeans, passando per Ally e i novelli Danny Garwood e Reece Malone.
He’s Gonna Do You In di Syleena Johnson, 2001
Neo soul, R&B e un pizzico di blues nel secondo album dell’attrice, presentatrice e songwriter di Chicago
Definita la “sorellastra musicale” di Lauryn Hill, Syleena Johnson confeziona un disco di rara intensità, ricevendo critiche entusiastiche e paragoni con Aretha Franklin e Patty LaBelle.
Curiosità
L’apporto di Guy rende subito identificabile He’s Gonna Do You In. La sua zampata, come al solito, lascia il segno.
Extra: Sweet Little Angel con B.B. King, Jeff Beck, Albert Collins & Eric Clapton, live at New York City, 1993
L’Apollo Hall of Fame Concert è l’occasione per celebrare il blues e avvicinare due anime ribelli della chitarra
Buddy Guy e Jeff Beck sono due spiriti affini, che hanno saputo trasportare la loro passione per le sei corde a livelli inimmaginabili. Creativi, estrosi e mai domi, hanno dimostrato quanto sia possibile oltrepassare qualsiasi traguardo raggiunto con la chitarra. Vederli assieme durante questo show con B.B. King, Eric Clapton e Albert Collins è qualcosa di unico e trascendentale.
Curiosità
Genialità, goliardia e desiderio di rompere gli schemi, pur partendo dalle radici del blues e del rock. Quale miglior personaggio per proseguire con successo la rubrica Le Dieci Canzoni? A Planet Guitar sta prendendo forma un’altra puntata dedicata ai Giganti della Musica e della Chitarra: è il momento di Jeff Beck.
Stay tuned!
To be continued…
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