Slash è più di un chitarrista. È un’icona pop, un artista capace di unire generazioni differenti sotto il segno della sei corde. Nonostante i cambiamenti e le sfide nel corso degli anni, Slash è rimasto un punto di riferimento nella scena musicale, continuando a suonare e a creare musica con passione e dedizione. Oltre ai successi con i suoi progetti inediti, vanta collaborazioni con artisti come Michael Jackson, Bob Dylan, Iggy Pop, Lenny Kravitz, Alice Cooper, Ray Charles, fino ad arrivare a Rihanna e Demi Lovato. 

© James Jeffrey Taylor / Alamy Stock Photo

La rivista Time lo ha nominato secondo (dopo Jimi Hendrix) nella lista dei “10 migliori chitarristi elettrici” nel 2009, mentre nel 2012 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Guns N’ Roses. Paul Audia ha scelto di farvi ascoltare il bellissimo assolo di November Rain.

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Gli inizi della carriera

Saul Hudson, noto al mondo come Slash, è nato il 23 luglio 1965 a Hampstead, Londra (Regno Unito). Cresciuto in una famiglia creativa, con una madre stilista e un padre artista, Slash è stato esposto all’arte e alla musica fin dalla tenera età. La sua famiglia si trasferì a Los Angeles quando era ancora bambino, e fu lì che iniziò il suo viaggio musicale.

Slash non iniziò subito con la chitarra. Durante l’adolescenza, si avvicinò inizialmente alla batteria. Tuttavia, dopo aver visto una performance di una band locale, decise di provare la chitarra e fu amore a prima vista. La nonna gli procurò una chitarra acustica che aveva solo una corda, ma lui non si scoraggiò e iniziò a suonarla senza sosta. Quando le corde divennero sei, trascorse ore a suonare e a migliorare le sue abilità. Ascoltava assiduamente i dischi dei Led Zeppelin, dei Rolling Stones e di Jimi Hendrix, cercando di emularne le gesta. 

Dopo aver preso delle lezioni, arrivò la svolta quando in un negozio si imbatté in un libro usato intitolato How to Play Rock Guitar. Il libro conteneva le tablature, gli accordi e gli assoli di grandi come Eric Clapton, Johnny Winter e Jimi Hendrix. “Tornai a casa e lo divorai – ricorda – Quel libro cambiò la mia vita” 

Si esercitò a lungo sulla sua prima chitarra elettrica; una Memphis Guitar, copia da 100 dollari indovinate un po’ di quale famosa chitarra? Esatto, della Les Paul!

Il Successo con i Guns N’ Roses

Nel 1985, dopo aver suonato in diverse band locali, Slash, insieme al suo grande amico d’infanzia Steven Adler, si unì ad Axl Rose, Izzy Stradlin e Duff McKagan e insieme formarono i Guns N’ Roses. La band firmò rapidamente un contratto discografico con la Geffen Records e nel 1987 uscì il loro disco di debutto, Appetite for Destruction. L’album divenne uno dei più grandi successi nella storia del rock, vendendo oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo.

Con brani come Sweet Child O’ Mine, Welcome to the Jungle e Paradise City, i Guns N’ Roses conquistarono le classifiche e divennero una delle band più influenti degli anni ’80 e ’90. Slash, con il suo iconico cappello a cilindro, i suoi folti ricci, l’immancabile sigaretta fra le labbra e il suo inconfondibile suono di chitarra, divenne una figura centrale nella band. Le sue parti di chitarra, dalla intro agli assoli, in Sweet Child O’ Mine sono diventate leggendarie e hanno solidificato il suo status di virtuoso della chitarra.

Le principali tappe della carriera di Slash

Dopo il successo di Appetite for Destruction, i Guns N’ Roses pubblicarono altri album di successo come G N’ R Lies (1988) e il doppio album Use Your Illusion I & II (1991). Durante questo periodo la band attraversò vari cambi di formazione e problemi personali, ma la loro popolarità non ne risentì.

Nel 1996, dopo anni di tensioni interne, Slash lasciò in maniera a dir poco burrascosa i Guns N’ Roses. La quasi totale inattività della band lo aveva spinto a formarne un’altra, gli Slash’s Snakepit, con la quale pubblicò due album: It’s Five O’Clock Somewhere (1995) e Ain’t Life Grand (2000). Ebbero un discreto successo, ma non riuscirono a raggiungere le vette dei Guns N’ Roses.

Nel 2002 Slash si unì a Duff McKagan e Matt Sorum per formare i Velvet Revolver. Con l’aggiunta di Scott Weiland, ex cantante degli Stone Temple Pilots, la band pubblicò due album: Contraband (2004) e Libertad (2007). Il debutto dei Velvet Revolver fu accolto positivamente e ottenne il disco di platino, consolidando ulteriormente la carriera di Slash al di fuori dei Guns.

La svolta solista e la reunion dei Guns

Nel 2010, Slash pubblicò il suo primo album solista, intitolato semplicemente Slash. L’album vantava una serie di collaborazioni con artisti di alto profilo come Ozzy Osbourne, Fergie, Chris Cornell e Myles Kennedy. Quest’ultimo, in particolare, divenne un collaboratore regolare di Slash, portando alla formazione della band Slash featuring Myles Kennedy and the Conspirators

Myles è il frontman, io il chitarrista. Ho avuto una certa visibilità in molte band in cui ho suonato; suono a tutto volume, ma non ho molte cose da dire. Vale anche per i Conspirators. La differenza è che questa è la mia band, o meglio, l’ho fondata io. All’inizio, col disco del 2010, era solo Slash. Quand’è arrivato Myles ho aggiunto il suo nome e Brent Fitz alla batteria e Todd Kerns al basso sono diventati i Conspirators. Ecco com’è nato quel nome dannatamente lungo: non volevo che tutta l’attenzione fosse concentrata su di me”. 

Slash a Rolling Stone

Con questa band ha pubblicato diversi album, tra cui Apocalyptic Love (2012), World on Fire (2014) e Living the Dream (2018).

Nel 2016, dopo anni di speculazioni e speranze da parte dei fans, Slash si è finalmente riunito ai Guns N’ Roses per il “Not in This Lifetime… Tour”. La reunion ha visto la partecipazione di Axl Rose, Duff McKagan e altri membri originali e ha avuto un enorme successo, diventando uno dei tour più redditizi nella storia della musica.

Quest’anno è uscito Orgy of the Damned, ultimo capitolo della sua carriera solista; il disco è un vero e proprio omaggio al blues, con cover come Crossroads, Hoochie Coochie Man, Oh Well e Born Under A Bad Sign. Ogni brano è impreziosito dalla partecipazione di artisti come Chris Stapleton, Gary Clark Jr., Billy Gibbons, Brian Johnson e Paul Rodgers. L’appetito di Slash per la musica è davvero insaziabile!

La strumentazione

Slash è famoso per il suo amore per le chitarre Gibson Les Paul. La sua principale chitarra, una Gibson Les Paul Standard del 1959, è diventata iconica tanto quanto il suo cappello a cilindro. Lo si è visto spesso anche con una Standard Gold Top e nell’ultimo periodo anche con una Gibson ES-335 Vintage Burst con tremolo Bigsby. Oltre alle Gibson, Slash ha utilizzato diverse altre chitarre nel corso della sua carriera, inclusi modelli  B.C. Rich e Fender.

Per quanto riguarda gli amplificatori, Slash ha una spiccata predilezione per i Marshall. Ci sono infinite speculazioni sull’esatto Marshall utilizzato per le sessioni di registrazione di Appetite For Destruction. Molto probabilmente, l’amplificatore in questione era un Marshall Super Tremolo 1959T da 100 watt modificato, di proprietà della S.I.R., una società di noleggio di Los Angeles, ed era conosciuto come “Stock #39”. L’amplificatore era stato modificato da Tim Caswell, che in pratica aveva utilizzato il circuito tremolo inutilizzato dell’amplificatore, con la sua valvola di preamplificazione aggiuntiva, per produrre più saturazione. All’amplificatore era stato aggiunto anche un controllo di volume master.

Il setup di Slash ha visto negli anni sia Marshall JCM800 che Marshall Silver Jubilee 25/55; ultimamente si è legato al marchio Magnatone, brand storico di Los Angeles che produce amplificatori dal 1946. Utilizza anche pedali effetti come il wah-wah Cry Baby, che è diventato un elemento distintivo del suo suono.

Gibson Les Paul Slash Standard AA

Gibson Les Paul Slash Standard AA

Valutazione dei clienti:
(34)
Dunlop Slash Cry Baby Classic

Dunlop Slash Cry Baby Classic

Valutazione dei clienti:
(82)
Marshall JCM 800 Reissue 2203

Marshall JCM 800 Reissue 2203

Valutazione dei clienti:
(26)

Lo stile di Slash

Lo stile di Slash è caratterizzato da un mix unico di blues, hard rock e heavy metal. Influenzato da chitarristi come Jimmy Page, Eric Clapton, Joe Perry e Jimi Hendrix, Slash ha sviluppato un suono distintivo che combina assoli melodici, riff potenti e una tecnica impeccabile. È noto per il suo uso della scala pentatonica e per i suoi vibrati espressivi, che conferiscono ai suoi assoli una qualità emotiva e riconoscibile.

Slash è anche un maestro nell’uso del bending e dei legati, tecniche che utilizza per creare passaggi fluidi, dinamici e ricchi di pathos. I suoi assoli sono spesso caratterizzati da una struttura narrativa con un inizio, uno sviluppo e una conclusione; questa attenzione alla composizione rende ogni assolo memorabile e coinvolgente.

Scommetto che anche tu che stai leggendo ora hai, almeno una volta nella vita, studiato un assolo di Slash! Mi sbaglio? Penso di no…  

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Matteo Bidoglia