La chitarra elettrica può ormai vantare quasi cento anni di storia, e il percorso dal primo pickup a oggi è caratterizzato da molte coincidenze, circostanze curiose e anche fallimenti, che però hanno sempre creato nuovi spunti e quindi anche nuovi suoni. Molti di questi fatti sono sicuramente vecchi e conosciuti, mentre altri sorprenderanno alcuni. Abbiamo raccolto qui cinque fatti che forse non conoscevate sullo strumento.
Indice
- Chitarra elettrica: storia e nascita di questo strumento musicale
- 5 curiosità che devi assolutamente sapere sulla chitarra elettrica
- Chitarra elettrica: la prima Strat non ha il numero di serie 1
- La prima chitarra elettrica: davvero è stata realizzata in alluminio?
- Il primo pickup per chitarra elettrica è stato realizzato da George Beauchamp
- Curiosità sulla chitarra elettrica: il primo feedback di chitarra elettrica registrato risale ai Beatles
- La chitarra elettrica è nello spazio con la sonda Voyager
Quickfacts:
- La prima Strat non porta il numero di serie 1 e non è di proprietà di David Gilmour, ma ha come numero di serie 0100.
- La prima chitarra elettrica fu realizzata in alluminio fuso, vide la luce nel 1932 e fu soprannominata “Frying Pan”.
- Aveva il primo pickup in assoluto ed è stata realizzata da George Beauchamp.
- Il feedback della chitarra: chi l’ha inventato? Ancora una volta, naturalmente, i Beatles, nel 1964, nell’intro della loro canzone “I Feel fine”.
- La sonda Voyager ha un supporto sonoro con una sezione di suoni e musica della storia dell’umanità. Una canzone è il classico “Johnny B. Goode” di Chuck Berry.
Storia e nascita di questo strumento musicale
Prima di addentrarci all’interno dell’articolo per scoprire le 5 cose che, molto probabilmente, non sai sulla chitarra elettrica, è un bene fare un passo indietro per ottenere qualche nozione inerente alla storia della chitarra elettrica.
Ormai un’icona della musica moderna, ha una storia affascinante che affonda le proprie radici negli anni ’30 del XX secolo. La sua nascita è frutto di un desiderio di innovazione e sperimentazione, dettato dalla necessità di amplificare il suono della chitarra acustica nelle orchestre e nei club jazz. La prima vera chitarra elettrica di successo commerciale fu la “Frying Pan”, progettata da George Beauchamp e prodotta dalla Rickenbacker nel 1931.
Tuttavia, fu Leo Fender a rivoluzionare il mondo della musica con la Fender Telecaster nel 1950. Egli, infatti, creò una chitarra solida con un suono potente e particolarmente distintivo.
Pochi anni dopo, la Gibson Les Paul, creata in collaborazione con il chitarrista Les Paul, consolidò ulteriormente l’ascesa della chitarra elettrica come strumento principe del rock’n’roll.
Gli anni ’60 e ’70 videro il dominio di virtuosi come Jimi Hendrix e Jimmy Page, che spinsero i limiti della chitarra elettrica, esplorandone le possibilità sonore e tecniche.
Da allora, lo strumento è diventato sinonimo di innovazione musicale. Questo strumento musicale, infatti, è considerato ormai un mezzo di espressione che continua a evolversi e a ispirare generazioni di musicisti in tutto il mondo.
5 curiosità che devi assolutamente sapere sulla chitarra elettrica
La chitarra elettrica, come abbiamo appena visto, è lo strumento musicale di riferimento quando si parla di rock’n’roll. Ormai, tutti pensano di conoscere a fondo questo strumento, anche se in realtà ci sono alcune curiosità sulla chitarra elettrica che scommetto che non sai assolutamente.
Ma, dunque, quali sono queste 5 curiosità che devi assolutamente sapere? Alla fine dell’articolo lascia un commento facendoci sapere se eri a conoscenza di queste cose, o se, invece, non le conoscevi affatto.
La prima Strat non ha il numero di serie 1
David Gilmour dei Pink Floyd possiede una Stratocaster speciale con il numero di serie 0001.
Sebbene questo modello bianco con hardware dorato e corpo in frassino sia probabilmente nata negli anni ’50, è interessante notare che non si tratta della prima Stratocaster uscita dai laboratori di Leo Fender. Si presume piuttosto che la 0001 sia una produzione speciale o un pezzo da esposizione.
Curiosamente, la prima Stratocaster mai costruita ha il numero di serie 0100 e vide la luce nell’aprile del 1954. George Gruhn, proprietario di Gruhn Guitars a Nashville, Tennessee, ha venduto questo leggendario modello sunburst nel 2014 a un proprietario sconosciuto per l’incredibile cifra di 250.000 dollari.
La prima chitarra elettrica: davvero è stata realizzata in alluminio?
Il primo modello di chitarra elettrica a comparire sul mercato nel 1932 si chiamava A-22 o A-25 ed era fondamentalmente un modello lapsteel in alluminio fuso, che le valse anche il soprannome di ” frying pan”. Il motivo della creazione di questo modello risiede nell’annessione delle Hawaii da parte degli Stati Uniti alla fine del XIX secolo e nel conseguente aumento di popolarità della musica hawaiana, per la quale era necessario un modello lapsteel amplificabile elettricamente.
Il produttore era l’azienda di Adolph Rickenbacker, che si sarebbe fatta un nome soprattutto a partire dagli anni ’60, essendo in gran parte responsabile del sound di gruppi come i Beatles e i Byrds.
Tra l’altro, il pickup per la chitarra elettrica fu realizzato dal socio e cofondatore della Rickenbacker George Beauchamp, il che ci porta al punto successivo.
Il primo pickup per chitarra elettrica è stato realizzato da George Beauchamp
Quando si parla dei grandi pionieri della dello strumento, vengono naturalmente in mente nomi come Leo Fender, Gibson o Lester Polfuss (Les Paul). Meno frequentemente si cita il nome dell’uomo che fu il primo responsabile dell’amplificazione degli strumenti a corda: George Beauchamp.
A partire dal 1925, egli tentò più o meno da autodidatta e con moderato successo di amplificare le vibrazioni delle corde con l’aiuto di magneti. Nel 1931 i suoi sforzi furono finalmente coronati dal successo e fu creato il primo pickup elettromagnetico per chitarra, costituito da una bobina di filo di rame, sei poli e due magneti a ferro di cavallo contrapposti, che gli valse il nome di “horseshoe pickup”.
Sfortunatamente, George poté seguire lo sviluppo da lui avviato solo per poco tempo, poiché morì di infarto appena dieci anni dopo. Questa invenzione, però, diede il via alla creazione dei pickup per chitarra elettrica.
Il primo feedback di chitarra elettrica registrato risale ai Beatles
Siamo abituati a sentire molta sperimentazione e innovazione da parte dei Beatles in termini di composizione, ma i quattro mostrarono anche molto coraggio in termini di tecnologia del suono, come confermano alcuni dei suoni assurdi presenti nei loro dischi.
Nel 1964, le registrazioni per l’album dei Beatles “Beatles for sale” furono effettuate negli Abbey Road Studios di Londra. La canzone “I Feel Fine”, il cui riff introduttivo fu suonato da John Lennon su una chitarra acustica Gibson, fu registrata come singolo solo il 18 ottobre.
Il feedback fu prodotto inavvertitamente quando John appoggiò la chitarra elettrica all’amplificatore.
Tuttavia, il gruppo di Liverpool apprezzò talmente tanto questo effetto sonoro che decise di mantenerlo nel disco, un suono senza il quale la musica rock sarebbe oggi inimmaginabile!
La chitarra elettrica è nello spazio con la sonda Voyager
Sapevate che Chuck Berry è a spasso nello spazio? Non di persona, ovviamente, ma in forma sonora.
Un team guidato dal noto astronomo Carl Sagan ha compilato un archivio di dati con uno spaccato della cultura umana e delle scienze naturali, che presenta un’immagine rappresentativa dell’umanità nel caso in cui la sonda incontrasse vita extraterrestre intelligente.
Contiene immagini, testi, suoni, brani musicali di Bach, Beethoven, Mozart e persino Johnny B. Goode di Chuck Berry. Possiamo solo sperare che anche agli alieni piaccia la chitarra elettrica e il rock’n’roll.
Quante di queste curiosità conoscevate? Fatecelo sapere nei commenti!
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