Dave Matthews è davvero un personaggio particolare. Classe 1967, figlio di un fisico di fama internazionale, in gioventù oscilla tra gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Sudafrica, luogo nel quale è nato, a Johannesburg. La musica, in ogni suo genere, è il collante della sua adolescenza inquieta e traumatica: adora quella classica, si immerge nel fragore dei Sex Pistols, nella psichedelia dei Pink Floyd e si innamora delle sonorità africane. Quando si trasferisce a Charlottesville, in Virginia, lavora come barman e si diletta come attore di teatro, mostrando una spiccata capacità recitativa. Tuttavia è sempre la musica a ribollire dentro il suo animo come un fuoco e non si separa un attimo dall’adorata chitarra acustica. Diventa famoso come leader incontrastato del suo gruppo, la Dave Matthews Band, ma a noi di Planet Guitar piace anche inquadrarlo nelle sue comparsate in studio e dal vivo più desuete, terreno fertile per la rubrica speciale Le Dieci Canzoni. Pronti per una nuova puntata? Si alzi il sipario!

Dave Matthews sul palco con una delle sue amate chitarre acustiche Rockbridge ©
Andy Martin Jr / Alamy Stock Photo

Sing Along di Blue Man Group, 2003

Un brano ipnotico per una partnership assolutamente inaspettata

Partiamo con quella che forse è la collaborazione più insolita del nostro Dave Matthews: loro sono i “misteriosi” Blue Man Group, gruppo americano di “arte performativa”. Godetevi il video, ne resterete colpiti!

Curiosità

Nell’album The Complex vi sono altri ospiti di grande impatto: Tracy Bonham, Josh Haden e Gavin Rossdale. In alcuni brani, inoltre, è presente lo storico chitarrista Nels Cline, fino al 2004 in forza ai Wilco.

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Love Is The Only Way di Robert Randolph and the Family Band, 2006

Dave presta chitarra e voce a uno dei brani più intensi di Colorblind

Robert Randolph occupa un posto di rilievo quando si parla di pedal steel. Geniale e ricco di inventiva, diventa tumultuoso come un mare in tempesta soprattutto negli show dal vivo, ove si palesano le sue doti straordinarie di virtuoso dello strumento. Colorblind (2006) è probabilmente il suo disco migliore, anche per merito di special guests azzeccati, tra cui pure Eric Clapton, che donano grazia e armonia alle canzoni presenti in scaletta.

Curiosità

In Love Is the Only Way si uniscono a Matthews il mai troppo compianto Leroi Moore e Rashawn Ross, ossia passato e presente a livello di sezione fiati per la Dave Matthews Band, tra l’altro fresca di cerimonia di induzione alla Rock and Roll Hall of Fame.

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Tomorrow Never Knows di Herbie Hancock, 2010

Il leggendario pianista jazz incontra il songwriter di Charlottesville

Matthews ha una voce a metà strada tra Sting, Eddie Vedder e Peter Gabriel, ma con un’estensione e un registro particolari. Rappresenta l’artista perfetto per impossessarsi di un classico dei Beatles inserito nello stupendo The Imagine Project, disco pubblicato ormai quasi quindici anni fa da Herbie Hancock, ma tuttavia colmo di melodie immortali.

Curiosità 

In Tomorrow Never Knows, Dave suona anche la chitarra acustica, lo strumento da cui non si separa mai (salvo qualche raro passaggio all’elettrica) negli entusiasmanti concerti con la band o in duo con Tim Reynolds. La Martin, la Taylor o la new entry Rockbridge rappresentano il suo principale riferimento quando si accinge a comporre del materiale. Il suo è uno stile fuori dal comune, spesso utilizza progressioni di accordi completamente slegati dalla melodia del canto; difficilmente si cimenta in un assolo, ma le sue ritmiche a tratti sincopate sono immanenti all’interno di ogni suo brano.

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My Antonia di Emmylou Harris, 2000

Un duetto vocale emozionante

Red Dirt Girl è un album importante per la splendida Emmylou Harris. Dopo una vita da interprete, la regina del country rock mostra la sua vena da cantautrice scrivendo, da sola o in compagnia di pregiati artisti, ben undici delle dodici tracce. My Antonia è tutta farina del suo sacco e vede in Dave Matthews una perfetta figura per un ammaliante duetto.

Curiosità

Forse non tutti sanno che il leader della più famosa band di Charlottesville stravede per la Harris, e si è unito a lei pure per alcuni importanti show di beneficenza. Entrambi hanno un debole per Johnny Cash, del quale hanno rivisitato insieme la struggente ballad Long Black Veil, un classico originariamente inciso da Lefty Frizzell.

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Oh Susannah con Neil Young e Tim Reynolds, live at Shoreline Amphitheatre, Mountain View, CA, US, 2011

Neil & Dave alle prese con un classico della musica americana

Il Bridge School Benefit, oltre a essere uno straordinario evento caritatevole, offre spesso sorprese meravigliose. Basta dare un’occhiata al viso di Dave per capire tutta la sua felicità nel condividere il palco con un mostro sacro.

Curiosità

Matthews è letteralmente innamorato della musicalità di Neil Young. Adora il suo ficcante songwriting, le straordinarie scelte armoniche e si è sempre esaltato per gli arrangiamenti acustici unici scelti dall’autore di Harvest Moon. Nell’ultimo periodo si è visto Dave imbracciare una Rockbridge come chitarra primaria, ma la passione mai dimenticata per la Martin arriva proprio dalle gesta del “Maestro” canadese con tale strumento.

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Joyful Girl di Soulive, 2002

La cover di un indimenticabile pezzo di Ani DiFranco è l’occasione per esaltare le doti del nostro Dave

Next è un interessante album dei Soulive costantemente in bilico tra jazz e rock. Joyful Girl ne esalta l’anima funk grazie al prezioso contributo di Matthews, sempre attento allo sviluppo di nuovi gruppi meritevoli, e collegato al frontman Eric Krasno grazie al suo trombettista Rashawn Ross.

Curiosità

Nell’ampia discografia che conduce i Soulive dal 1999 ad oggi, vi è anche Spark!, lavoro del 2012 realizzato in collaborazione con il talentuoso sassofonista e flautista Karl Denson, ospite di uno storico live della Dave Matthews Band insieme a James Brown nel 2002 e celebre per aver collaborato con Lenny Kravitz, Steve Winwood e i Rolling Stones.

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Love of My Life con Santana, live at the Pasadena Civic Auditorium, Pasadena, CA, US, 2000

Probabilmente la partnership maggiormente conosciuta del lotto, tuttavia è sempre sorprendente ascoltarli live 

I ritmi latini dei Santana potrebbero sembrare agli antipodi del miscuglio jazz rock con reminiscenze country folk di Dave e compagni. Eppure chi conosce a fondo la band può certamente ricordare canzoni con influenze sudamericane, a tratti caraibiche, come Dancing Nancies, Sugar Will, Typical Situation e Warehouse, molto vicine per attitudine alla world music. Ecco l’anello di congiunzione con Carlos, il tutto suggellato da questo capolavoro, Love of My Life, presente in un album capolavoro, Supernatural.

Curiosità

La versione dal vivo di Love of My Life è un vero gioiellino e certifica le affinità elettive tra i due gruppi.

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Fat Man in the Bathtub di Little Feat, 2008

I vocalizzi fascinosi di Matthews rievocano le affabulanti melodie del grandioso Lowell George

I Little Feat sono una band storica degli anni Settanta, fondata dal talentuoso re della slide Lowell George insieme al mitico tastierista Bill Payne. La loro mission è suonare il rock in tutte le sue salse, dalle mescolanze con il blues, il country, il folk e la musica sudista fino a raggiungere tinte hard in alcune soluzioni sonore. Fat Man in the Bathtub ne è un fulgido esempio, ove eleganti acrobazie armoniche riescono a trasformarsi in una canzone impossibile da dimenticare. 

Curiosità

Join the Band esce nel 2008 e raccoglie alcuni dei brani più famosi dei Little Feat rivisitati con la partecipazione di artisti in sintonia con il background del gruppo. Sfilano, fra i tanti, Vince Gill, Bob Seger, Chris Robinson, Jimmy Buffett e Sonny Landreth. Quest’ultimo arricchisce con il suo bottleneck pure Fat Man in the Bathtub, perfetto completamento al canto di Dave. 

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I’m Alive con Kenny Chesney, Live at CMA Awards, Nashville, TN, US, 2009

Kenny & Dave: attenti a quei due!

Kenny Chesney è una realtà della musica country americana da ormai più di trent’anni. La sua scelta di collaborare con Matthews per I’m Alive, brano di punta del pluripremiato Lucky Old Sun (2008), si è rivelata vincente, come si nota anche in questa splendida versione live. Dave e Kenny sono in sintonia totale, ed è davvero emozionante osservare l’acclamata discesa in scena del primo, al minuto 1:50. 

Curiosità

L’intramontabile Willie Nelson pubblica I’m Alive nel suo lavoro, sempre del 2008, intitolato Moment of Forever. Segue, alcuni mesi dopo, il duetto tra Kenny e Dave. Secondo quanto dichiarato da Chesney, la canzone si ispira al suo matrimonio lampo e il conseguente divorzio da Renée Zellweger.

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Eleanor di Shannon Warrell, 1994

Due voci fantastiche accompagnano una melodia bellissima

Gli inizi di Dave Matthews nel music business sono poco conosciuti e spesso lo si collega direttamente alla sua ormai storica band. Tuttavia nei primi anni novanta il ragazzo nato in Sudafrica si barcamenava solo soletto in quel di Charlottesville, con la fortuna a volte, di suonare con grandi artisti e amici. Shannon Warrell è una di questi…

Curiosità

Nel bellissimo disco d’esordio Three Wishes, la Warrell dedica la dolce e leggiadra See Jane alla sorella di Dave, il quale ricambia mettendosi a disposizione della cantautrice pure per questa canzone. 

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Extra: All Along the Watchtower con Dead & Company feat. John Mayer, Live at Folsom Field, Bolder, Colorado US, 2023

Il classico di Bob Dylan, già interpretato magicamente da Hendrix, trova una nuova chiave di lettura grazie a Matthews

All Along the Watchtower è un brano che ha fatto scorrere fiumi d’inchiostro e non ha bisogno di presentazioni. Merita una citazione, invece, la meno conosciuta versione della Dave Matthews Band, generalmente posta nei bis dei loro lunghi ed entusiasmanti concerti. Immaginare una canzone del genere dominata da una chitarra acustica (con un basso e un violino incendiari!) dopo il rivoluzionario riff folgorante di Hendrix è certamente qualcosa di originale, come originale è l’idea dei Dead & Company di ospitare proprio Matthews per una rilettura diversa e altrettanto sfavillante del pezzo.

Curiosità

Vedere l’empatia tra Dave Matthews e John Mayer durante l’esecuzione del brano è da brividi. E il “solo” di quest’ultimo a partire dal minuto 6:20 è l’apoteosi. Telepatia: ecco quello che viene in mente pensando a questi due personaggi, esempio di come l’arte sia espressione del meglio di un uomo e della sua vita. Colori e sorrisi, tormenti, amicizia e passione sono i tratti della vita artistica di Mayer, un’altra meravigliosa figura su cui contare per dar vita a una nuova, elettrizzante puntata di Le Dieci Canzoni, la serie unica e speciale di Planet Guitar.

Stay tuned!

To be continued…

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Alessandro Vailati