Derek Trucks è un ragazzo prodigio, un principe della slide guitar incoronato re a furor di popolo quando era ancora un adolescente. Con il passar degli anni ha acquisito uno stile originale, molto influenzato da jazz, tradizione indiana e afro, mantenendo comunque ben salde le radici nel blues e in quella miscela di southern rock e psichedelia che ha reso celebre l’Allman Brothers Band. Integerrimo e sorprendente musicista dalla curiosità mai sopita, rappresenta certamente il personaggio perfetto per la nostra rubrica speciale di Planet Guitar, Le Dieci Canzoni. Sipario!

Derek Trucks sul palco con l’adorata Gibson SG © John Atashian / Alamy Stock Photo

Tibidi Waka di Vusi Mahlasela, 2007

“La voce del Sudafrica” ospita uno scrosciante Trucks

Lotta per la libertà, ma anche perdono e riconciliazione con i nemici sono alcune delle tematiche care a Vusi Mahlasela, straordinario cantautore sudafricano. E nel bellissimo Naledi Ya Tsela (Guiding Star) c’è spazio anche per un’inaspettata collaborazione con Derek Trucks.

Curiosità

Xavier Rudd, Dave Matthews e i Ladysmith Black Mambazo sono gli altri “ospiti d’onore” di un artista che ha partecipato al Live 8 e al Live Earth esibendosi da Johannesburg. 

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Brother Ray di David Sanborn, 2008

Here and Gone, un album da riscoprire di Sanborn, ci regala un sorprendente duetto

Uno dei più grandi sassofonisti su questa Terra incontra il re della slide. Il risultato è un diluvio di emozioni. David Sanborn & Derek Trucks: quando la musica non ha confini. Brividi!

Curiosità

Brother Ray è una composizione del grande Marcus Miller, bassista, polistrumentista e produttore molto legato al mai troppo compianto Sanborn. Insieme hanno formato il supergruppo Legends, con Eric Clapton, Joe Sample e Steve Gadd, tutti artisti connessi profondamente al nome di Derek. La bellezza degli incroci artistici nella musica è infinita…

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Greensleeves di McCoy Tyner, 2008

Un’accoppiata inaspettata trasforma il classico dei classici per chitarra

Alzi la mano chi non ha provato, da chitarrista in erba, a strimpellare Greensleeves…Ora pensate a un leggendario pianista jazz dedito a suonarlo insieme a un enfant prodige della sei corde. Un groove pazzesco solca un brano leggendario di oltre cinquecento anni fa.

Curiosità 

La ormai epica Gibson SG di Trucks si connette ai tasti elegantemente accarezzati da un personaggio che non ha bisogno di presentazioni, autore di album definiti insindacabilmente dalla critica come vitali e innovativi per il jazz. Un disco su tutti: Sahara (1972), con Sonny Fortune e Alphonse Mouzon.

Gibson SG 61 Standard VC

Gibson SG 61 Standard VC

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Aigna di Vieux Farka Touré, 2011

Blues, jazz e folk maliano in un brano veramente d’avanguardia

Il “Jimi Hendrix del Sahara” nel 2011 si cala in un nuovo, stimolante progetto con The Secret, prodotto da Eric Krasno, leader dei Soulive. Non poteva mancare un pezzo con il re della slide di Jacksonville.

Curiosità

Songlines è forse il lavoro della Derek Trucks Band più influenzato dalla world music, dal reggae e dal soul, e questa partnership tra Derek e Vieux Farka Touré si avvicina alle sonorità di alcune canzoni di quel disco.

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I Can’t Quit You, Baby con Tinsley Ellis, Live at the Variety Playhouse, Atlanta, GA, 1994

La straordinaria classe di un quindicenne!

Un Derek bambino inonda di note incandescenti e ammalianti uno standard blues, salendo sul palco ospite di uno dei più misconosciuti e talentuosi cantanti e chitarristi blues americani.

Curiosità

Nel video possiamo vedere distintamente la prima chitarra usata da musicista “in carriera” dal giovane Trucks: la mitica Gibson 1962 SG Reissue.

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Cat’s Squirrel con Musselwhite, Bunker, Abrahams, 1996

Dai Cream e Jethro Tull a…Derek Trucks

Nel 1996, Mick Abrahams, storico primo chitarrista dei Jethro Tull, confeziona un album tributo al leggendario gruppo capitanato dall’ onnipresente Ian Anderson, e per l’occasione si circonda di pregiati musicisti. Il bluesman Charlie Musselwhite, gigante dell’armonica, Clive Bunker, nei Jethro per i primi quattro album, e un giovincello Trucks sono della partita.

Curiosità

La slide di Derek e la sei corde di Mick sono complementari e ben risuonano in questo traditional reso celebre anche dai Cream nel lontano 1966, nell’acclamato Fresh Cream.

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Going Down con Joe Bonamassa, Billy Gibbons & Dusty Hill, Live at Public Auditorium, Cleveland, OH, 2012

Un meraviglioso tributo a Freddie King 

Non c’è niente da fare, Going Down non è solo una bellissima canzone  rock blues, è LA CANZONE rock blues per eccellenza o perlomeno una delle preferite in assoluto scelta per i duetti e le versioni collettive dai guitar heroes. E non poteva mancare anche nella cerimonia di induzione dell’immenso Freddie King alla Rock and Roll Hall of Fame. 

Curiosità

Due terzi degli ZZ Top introducono il grande “Texas Cannonball” nell’Olimpo della Musica, aiutati da Joe & Derek, giovani appassionati diventati a furor di popolo presente e futuro delle sei corde.

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Ain’t Enough Rocks di Brandy Clark, 2023

La principessa delle songwriter country incontra il reuccio di Jacksonville

Ain’t Enough Rocks è un bellissimo country blues con una slide affilata e tagliente come un coltello a serramanico. Sorprendentemente arriva uno dei più bei “solo” in assoluto di Derek in questo, recentissimo, brano misconosciuto. Da non perdere.

Curiosità

Il quarto album in studio di Brandy Clark, dal titolo omonimo, è una piacevolissima miscela di musica del genere “americana”, prodotto dall’ormai affermata Brandi Carlile, con il poliedrico Sebastian Steinberg al basso e il veterano Matt Chamberlain alla batteria.

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Make Somebody Happy di Santana, Live at Montreux Jazz Festival, Switzerland, 2011

Lo sciamano di Autlan ci regala sempre emozioni

Non è la prima volta che Carlos e Derek si incrociano, la stima dura da anni e anni, però questa inaspettata versione di Make Somebody Happy è il fiore all’occhiello delle loro collaborazioni. Godiamoceli in compagnia della Santana band e di quella meraviglia per occhi e orecchi di nome Susan Tedeschi.

Curiosità

Stiamo ancora aspettando l’UFO mood album promesso da Carlos Santana con Trucks e Clapton. Diventerà mai realtà?

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Dust My Broom di Johnny Winter, 2011

Il Maestro è fiero di aver trovato l’erede. E che erede!

Uno degli artisti adorati da Derek insieme a Duane Allman, Johnny Winter ha incarnato la quintessenza del blues e rimarrà per sempre uno dei Titani del bottleneck. Niente è stato più come prima per il giovanissimo Trucks dopo aver ascoltato Layla and Other Assorted Love Songs e Second Winter. Godiamoci i suoi virtuosismi insieme al Maestro in Dust My Broom.

Curiosità

Roots (2011) è uno degli ultimi preziosi album pubblicati da Winter. Ricco di ospiti, da Warren Haynes a John Medeski, inserisce in tracklist una serie di azzeccate riletture di classici blues con alcune interessanti escursioni nel rock and roll più genuino, come Maybellene di Chuck Berry.

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Extra: Congo Square con Sonny Landreth, live at Crossroads Guitar Festival, MSG, NYC, 2013

Da Lafayette a Jacksonville è un battito d’ali, anzi…di chitarre

E pensare che Sonny Landreth aveva incominciato a studiare e suonare la tromba. Ne è passata di acqua sotto i ponti e ora sembra normale veder duettare tali stelle della sei corde. Sacrificio e devozione, lacrime, sudore e sangue per portare ai massimi livelli una passione. Sonny e Derek, due missionari della chitarra.

Curiosità

Congo Square è una delle canzoni chiave di Sonny Landreth. La sua storia nasce negli anni Ottanta alimentata da questi accordi gioiosi e tumultuosi, ed è un piacere per le orecchie sentire una versione così straordinaria del brano riproposta da due fra i più grandi virtuosi dello strumento.

E proprio questo altro gigante, incontrastato “Re della Slide”, incarna il personaggio perfetto per la serie Le Dieci Canzoni. Un nuovo, fresco ed entusiasmante episodio della rubrica unica e speciale di Planet Guitar, sta cominciando a prendere forma.

Stay tuned!

To be continued…

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Alessandro Vailati