La Dreamaker PPX2 Phil Palmer Signature è una delle ultime novità del marchio boutique italiano di Marco Ferrari in collaborazione con il noto chitarrista e turnista Phil Palmer. Costruita interamente a mano con tecnica point to point e componenti selezionati, il punto di forza della PPX2 è il Power Scaling. Questa innovativa tecnologia, consente di ottenere la naturale saturazione delle valvole finali EL84 anche a volumi estremamente contenuti. Grazie al connubio di tradizione e innovazione, Dreamaker offre una testata di stampo classico in grado di rispondere alle esigenze del chitarrista moderno.
Dreamaker PPX2 in breve
- Circuito Hand-Wired
- Tecnologia Power Scaling
- 30W valvolari di potenza
- Valvole 12AX7 e EL84
- Controlli di Volume, Treble, Bass, Power, Hi-Cut, Lo-Cut, Boost
- Prodotta a mano in Italia
Costruzione e look della Dreamaker PPX2
La Dreamaker PPX2 Phil Palmer Signature si presenta all’interno di un solido cabinet in legno rivestito da un raffinato Tolex nero con motivo “Elephant”. Anche il pannello di controllo frontale in finitura grigio satinato contribuisce all’ aspetto distintivo ed elegante che accomuna gli amplificatori Dreamaker. Con un peso complessivo di 16 kg e con delle dimensioni di 50 x 24 x 22 cm, la testata risulta essere alquanto maneggevole e trasportabile. I quattro gommini antiscivolo alla base sono sufficientemente alti da garantire un’ottima stabilità quando la testata viene posta sopra la maniglia di una cassa. Posteriormente invece, l’amplificatore presenta gli ingressi per le connessioni, il selettore d’impedenza e una griglia che consente la ventilazione delle valvole.
Pannello di controllo e funzionalità della Dreamaker PPX2
Il pannello principale della Dreamaker PPX2 presenta un unico ingresso, tre switch (Boost, Hi-Cut e Lo-Cut) e soltanto quattro manopole che controllano rispettivamente il Gain, Treble, Bass e il Power (Scaling). Nonostante il numero ridotto di controlli rendono questa testata molto intuitiva, l’amplificatore rimane comunque sorprendentemente versatile. Il circuito Hand-Wired realizzato da Marco Ferrari prevede l’utilizzo di due valvole 12AX7 per il preamp e quattro valvole finali EL84 di potenza. I 30W della testata possono essere facilmente gestiti dal controllo Power per poter sfruttare l’amplificatore a pieno sia in studio, in casa e perfino sui palchi più grandi. Grazie al selettore d’impedenza posto sul pannello posteriore, è possibile collegare la testata a una o due casse da 4,8 o 16 Ohm.
La tecnologia Power Scaling della Dreamaker PPX2
È noto tra i chitarristi che gli amplificatori valvolari suonino particolarmente bene, soprattutto se vengono spinti a volumi molto sostenuti. Sfortunatamente, oggigiorno sono ormai pochi i contesti in cui è possibile raggiungere il cosiddetto “sweet-spot”, ovvero quel punto in cui le valvole iniziano a saturare naturalmente. Fino ad ora, l’attenuatore ed il master volume integrato dell’ampli sono state le soluzioni più utilizzate per provare ad ovviare al problema.
È qui che entra in gioco la tecnologia Power Scaling della Dreamaker PPX2 Phil Palmer Signature. A differenza dei tradizionali attenuatori, questa tecnologia non solo non compromette le armoniche, la dinamica e la trasparenza dell’ampli, ma allunga anche la vita delle valvole. Il Power Scaling, in questo caso, agisce da regolatore di tensione per le valvole finali EL84. Anziché alimentarle alla massima tensione consentita come negli amplificatori tradizionali, il Power Scaling fornisce alle valvole finali soltanto la potenza necessaria per suonare. Ciò diminuisce notevolmente lo stress da alto voltaggio a cui vengono normalmente sottoposte le valvole, allungandone così la vita. Inoltre, questa tecnologia a differenza degli attenuatori tradizionali non compromette neppure l’interazione tra il finale di potenza e lo speaker. Il Power Scaling permette anche un’oscillazione dinamica di oltre 100dB, laddove la maggior parte degli attenuatori alterano il suono appena superano circa gli 8dB di riduzione.
È così che la Dreamaker PPX2 Phil Palmer Signature utilizza la più avanzata tecnologia di riduzione di potenza disponibile oggigiorno sul mercato. Sarà dunque possibile ottenere l’autentica e calda distorsione del power-amp a qualsiasi volume di utilizzo in un modo più semplice, intelligente e performante. Il tutto avviene salvaguardando anche la durata dei componenti interni dell’ampli e mantenendo sempre un’incredibile escursione dinamica sotto le dita.
La Dreamaker PPX2 Phil Palmer Signature in azione
Per la prova, il nostro Paul Audia ha utilizzato la sua Suhr Classic Signature Scott Henderson, una Gibson Les Paul Classic Goldtop equipaggiata con degli humbucker Vintage-Style e una Gibson ES-335 B.B. King Lucille. La testata inoltre è stata collegata ad una cassa con un cono Celestion Vintage 30 da 12” e microfonando il tutto con 2 microfoni. La Dreamaker PPX2 si presenta fin da subito come un amplificatore British oriented, caratterizzato dall’impronta sonora del tipico quartetto di EL84 stile Vox ma contaminato da un preamp di derivazione americana, che ne aumenta notevolmente la versatilità. La testata valorizza anche a pieno il carattere e le peculiarità di entrambe le chitarre rispondendo egregiamente sia con i single-coil che con gli humbucker.
Dreamaker PPX2 Phil Palmer Signature: versatilità, suoni clean e crunch
Controllando soltanto il dosaggio del Gain ed il livello di potenza e saturazione delle valvole finali (manopola Power), è possibile ottenere un’ampia varietà di combinazioni, suoni e sfumature diverse. La versatilità non manca assolutamente nonostante il numero ridotto di controlli presenti sul pannello frontale.
Impostando il controllo del Gain a ore 9 e quello del Power a ore 2, si riesce ad ottenere un ottimo suono pulito con una buona quantità di headroom. Impostando invece il controllo del Gain a ore 3 e quello del Power a ore 9 si riesce ad ottenere un autentico vintage crunch dinamico a volumi gestibili.
Controllo sulla risposta in frequenza del power-amp: gli switch per ulteriori sfumature di suono
La Dreamaker PPX2 Phil Palmer Signature presenta tre switch sul pannello frontale. Gli switch Hi-Cut e Low-Cut controllano la risposta in frequenza del power-amp, ampliando le possibilità timbriche dell’amplificatore e ottimizzandone il comportamento a seconda del tipo di cabinet che l’utente andrà ad utilizzare. Inoltre, questi due switch si sono rilevati d’aiuto durante la prova anche per ammorbidire le frequenze alte dei single coil e controllare in maniera efficiente le frequenze basse degli humbucker.
Infine, lo switch Boost incrementa il gain del preamp di una manciata di dB e assicura livelli di drive sostenuti anche se si utilizzano, come nel nostro caso, dei pickup in stile vintage dall’output più moderato.
La Dreamaker PPX2 Phil Palmer Signature è una testata dalle sonorità vintage ma con accorgimenti moderni, un vero connubio di tradizione ed innovazione. La testata è decisamente consigliata per chi vuole avere un suono “old school”, ma desidera al contempo usufruire della comodità e sicurezza che solo gli ampli moderni possono offrire. La grande intuitività e versatilità sonora e pratica, rendono questo ampli perfetto sia per appassionati che professionisti. Il tutto con la fantastica qualità costruttiva di un prodotto boutique realizzato interamente a mano qui in Italia.
Ulteriori informazioni e acquisto sul sito del produttore: https://www.dreamakeramps.com/gb/heads/37-ppx2-phil-palmer-signature.html
Specifiche Tecniche
- Costruttore: Dreamaker
- Modello: PPX2 Phil Palmer Signature
- Tipo: Testata valvolare per chitarra elettrica
- Paese di produzione: Italia
- Potenza di uscita: 30W
- Circuito: Hand-Wired
- Canali: Monocanale
- Valvole preamp: 2 x 12AX7
- Valvole power amp: 4 x EL84
- Controlli : Volume, Treble, Bass, Power, Hi-Cut, Lo-Cut, Boost
- Impedenza d’uscita: Selezionabile 4 – 8 – 16 Ohm
- Dimensioni (cm): 50 x 24 x 22
- Peso (kg): 16
- Dimensioni: 492 x 244 x 435 mm (L x P x A)
- Prezzo: 2490,00 euro (febbraio 2024)
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