Testiamo due Fender Stratocaster Thomann Exclusive!

In questo nuovo, scoppiettante contenuto realizzato nei magnifici studi di Thomann, abbiamo avuto il piacere di provare due Stratocaster realizzate da Fender in esclusiva per il negozio tedesco. Io e Paul Audia dopo qualche perplessità sulle finiture, abbiamo apprezzato le qualità di entrambe le chitarre. Buona lettura!

La Fender Exclusive American Strat

La chitarra che ha per le mani Paul è realizzata negli stabilimenti americani del colosso californiano.

Il corpo è in ontano mentre manico e tastiera sono in acero non trattato, che presenta un colore tendente quasi al bianco. “È una chitarra che dovete suonare per darle il giusto colore” commenta subito Paul. Il profilo del manico è un modern C e l’elettronica presenta un classico switch a 5 vie con tre pickup ’57/’62. Insomma una Strato proprio come siamo abituati a pensarla! C’è un però…la finitura è un Fiesta Red satinato. Questa è la particolarità di questa serie limitata ed è una cosa non da poco, visto che di norma le Stratocaster hanno un look decisamente diverso. 

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La prima impressione crea una certa incredulità, che potrebbe sfociare in diffidenza… Per quel che ci riguarda questa finitura ci ha lasciati un po’ perplessi ma, come si dice, l’abito non fa il monaco. Certo, se cercaste una Strato satinata, potrebbe essere un’occasione unica! Nota di merito: la chitarra viene consegnata in una gigbag morbida.

La Fender Exclusive Ens Strat

La chitarra che proverò io è una invece fabbricata in Messico. I legni sono gli stessi della sorella americana, mentre i pickup sono 3 single coil Vintera anni ’60. Anche in questo caso la finitura è satinata con un classico colore due toni sunburst. Il ponte è diverso dal modello fra le mani di Paul; abbiamo infatti un tremolo a 2 punti con sellette a blocco, mentre l’americana presenta un tremolo in stile vintage.L’impressione sulla finitura è la stessa; sembra poco autentica e priva di carattere. A differenza della sorella americana, nessuna gigbag nella fornitura di fabbrica per questo modello. 

Setup e prime impressioni

Paul ha collegato la sua chitarra ad una testata Victory V40 The Duchess, mentre io sono entrato in un Fender Deluxe Reverb collegato ad una cassa Harley Benton 2×12 . La prima impressione sonora è quella di stare ottenendo dei suoni autentici, tipici di questa chitarra da entrambi gli ampli. 

Sound e carattere convincenti 

Il crunch della Victory e il suo essere un ampli così dinamico si sposano molto bene con i pickup della Strato che ha per le mani Paul, restituendoci tutte le sonorità che ci aspetteremmo da una chitarra del genere. Particolarmente convincenti il pickup al manico e nella posizione manico-centrale. 

La “mia” messicana ha delle timbriche piacevoli e cristalline e la chitarra si lascia suonare in maniera convincente. Non si ha la tipica sensazione di suono impastato che ho constatato su altre Fender un po’ più low budget.  La suonabilità dello strumento risulta più che buona e se teniamo conto che è uscito dalla scatola da pochi minuti, con un po’ di ore di playing il risultato mi aspetto possa anche migliorare.

Entrambe le chitarre quindi mantengono il carattere tipico di una Stratocaster, mettendoci in condizione di superare il primo impatto quantomeno strano di una chitarra del genere in finitura satinata. 

Eravamo davvero curiosi di testare queste due Fender Stratocaster esclusive del marchio tedesco, figlie di una partnership prestigiosa tra Fender e Thomann. Secondo noi sono strumenti di qualità che vengono venduti ad un prezzo onesto e concorrenziale. Se state cercando una Stratocaster con un suono genuino ed una suonabilità di tutto rispetto, non fatevi scappare questa serie limitata! Se poi siete dei fan delle finiture satin… che ci fate ancora qui a leggere?!?