Il Fender Super Reverb è uno degli amplificatori più iconici nella storia della musica, conosciuto e amato da intere generazioni di bluesman per il suo suono inconfondibile. In questo articolo, esploreremo la storia e le specifiche tecniche del Fender Super Reverb con un particolare riguardo al suono di Stevie Ray Vaughan. Inoltre, vi racconteremo anche la nostra esperienza dopo averlo testato in studio a massimi volumi con il nostro Paul Audia nel seguente video. 

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Storia del Fender Super Reverb 

Il Fender Super Reverb venne introdotto per la prima volta nel lontano luglio 1963. La produzione di questo primo modello “Blackface” prese avvento nel 1964 fino al 1967 e vide il 1966 come anno principale per numero di esemplari prodotti.  L’intento di Leo Fender, assieme al suo team di progettazione, era quello di realizzare un amplificatore versatile munito di riverbero a molla e unità di tremolo che fosse sufficientemente potente per spettacoli dal vivo e registrazioni. Il risultato fu un amplificatore ricco di headroom dal suono caldo e pulito caratterizzato da una compressione naturale ed una risposta molto chiara e definita.

Una foto che ritrae il particolare esemplare che abbiamo utilizzato nel video per la nostra prova

Specifiche tecniche

Il Fender Super Reverb è un amplificatore valvolare a due canali con una potenza di 45 watt, erogata attraverso due valvole 6L6. La sezione del preamplificatore utilizza tre valvole 12AX7 e una 12AT7, mentre il circuito del vibrato è alimentato da un’ulteriore valvola 12AT7. L’amplificatore ha un’impedenza di 2 ohms ed è dotato di tremolo e di riverbero a molla, due effetti che conferiscono un effetto naturale di ambient caratteristico, molto apprezzato per il loro suono profondo e avvolgente. Il Super Reverb è equipaggiato anche con quattro speakers  Jensen P10R da 10”. 

Modifiche effettuate a questo particolare esemplare

Dalla foto riportata precedentemente, questo Super Reverb sembrerebbe a prima vista un esemplare originale prodotto durante il pieno dell’era “Blackface”. In realtà, l’amplificatore in questione è bensì un Fender Super Reverb ‘65 Reissue dei primi anni 2000 a cui sono state apportate alcune piccole modifiche per renderlo visivamente più simile possibile ad un esemplare vintage. 

La prima modifica che feci fu quella di sostituire il grill cloth silver originale con una tela color gialla che andasse a replicare la patina e la sfumatura che molti vecchi esemplari hanno assunto negli anni. Successivamente, il pannello dei controlli è stato sostituito con uno che riporta la scritta della prima versione “ELECT. INST. CO” anziché la scritta “MUSICAL INSTRUMENTS” che la Fender (divenuta da poco proprietà della CBS) adottò a luglio del 1965 con l’uscita delle chitarre acustiche Malibu e Newporter. Inoltre, questo pannello riporta sotto la spia d’accensione la dicitura “DESIGN & CIRCUITS PATENTED 55” non presente sulla versione reissue.  

Dettaglio del grill cloth e del pannello installato 

Gli artisti che contribuirono a rendere famoso questo modello di casa Fender 

Grazie alle sue straordinarie proprietà sonore, il Fender Super Reverb divenne fin da subito apprezzato da musicisti di vari generi segnando così il suono della musica rock, blues e jazz degli anni ’60 e ’70 fino ai giorni nostri. Chitarristi come Mike Bloomfield, Peter Green, B.B. King, Freddie King, Jimi Hendrix, Muddy Waters, Paul Kossoff, Tom Verlaine e Stevie Ray Vaughan hanno utilizzato questo amplificatore durante la loro carriera mentre artisti come Johnny Marr, Derek Trucks, Robben Ford e Michael Landau lo usano ancora tutt’oggi.

Il sound di Stevie Ray Vaughan 

Quando si parla di Fender Super Reverb, non si può non menzionare il chitarrista più associato per antonomasia a questo amplificatore: Stevie Ray Vaughan. SRV utilizzava quasi sempre i Super in combinazione con i Fender Vibroverb del 1964 equipaggiati ciascuno con un cono da 15”. Questo setup gli permetteva di ottenere una grande riserva di puliti cristallini e vetrosi ricchi di headroom perfino a volumi molto sostenuti.

Inoltre, SRV era solito spingere il volume dei propri Super al massimo, ottenendo così anche saturazioni naturali con una dinamica davvero incredibile. Nonostante Stevie abbia utilizzato anche amplificatori Dumble Steel String Singers, Marshall, e Soldano, il Super Reverb ha avuto un ruolo cruciale in molte delle sue esibizioni dal vivo e registrazioni in studio. È noto che SRV abbia utilizzato il Super Reverb in brani iconici come “Texas Flood” e “Pride and Joy” e sul palco in numerosi concerti, inclusi i famosi live al Montreux Jazz Festival del 1985 ed il live al “El Mocambo” del 1983.

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Il Super Reverb in azione

Per la prova, è importante sottolineare che io e Paul non abbiamo assolutamente utilizzato alcun simulatore di cassa ma ci siamo bensì recati in uno studio di registrazione per poter isolare l’amplificatore all’interno di una cabina insonorizzata e alzare il volume a 10. In questo modo non solo abbiamo consentito all’ampli di saturare naturalmente, ma abbiamo anche sfruttato il movimento d’aria che i quattro coni da 10” generano ad alti volumi, esattamente come Stevie Ray usava fare. 

Successivamente Paul ha utilizzato esclusivamente la sua Fender Stratocaster ‘62 Custom Shop 2009 NMM LTD equipaggiata con dei pickups Abigail Ybarra entrando sia nel canale NORMAL che VIBRATO dell’amplificatore. L’amplificatore si è mostrato ad ogni tipo di volume estremamente dinamico e reattivo al tocco della mano destra di Paul. I puliti ricordano davvero il suono di Stevie, caratterizzati per essere vetrosi e cristallini con frequenze alte brillanti. Spinto a volumi molto più sostenuti, l’ampli ha offerto una distorsione potente, definita e chiara con frequenze piene e rotonde. Il nuovo pedale Antique V3 di casa Cornerstone ci ha aiutato a boostare ulteriormente il Super Reverb portandolo così in territorio ancora più spinto dalle sonorità ancora più ribelli ed aggressive. 

Conclusioni 

Il Fender Super Reverb è senza ombra di dubbio uno degli amplificatori più iconici e storici mai realizzati da Fender. Il suo suono inconfondibile ha caratterizzato le registrazioni dei nostri chitarristi preferiti per decenni e continua ancora oggi ad essere fonte d’ispirazione per nuove generazioni di chitarristi. Questo amplificatore è sicuramente indicato per qualsiasi appassionato e collezionista nonché per qualcuno che dispone di studi di registrazione o spazi adatti a sfruttare a pieno i volumi del Fender Super Reverb.

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Lorenzo Alexiu