Il 18 e 19 maggio i padiglioni della Fiera di Padova si sono riempiti di note, di appassionati, di curiosi e, soprattutto, di strumenti meravigliosi. Il Guitar Show 2024, mostra mercato aperta ad artigiani, liutai, modders, negozi, collezionisti e privati, è stato un grande successo. La settima edizione di questa manifestazione, dedicata al mondo della chitarra, basso, amplificazione ed effetti, poteva contare anche sulla presenza di Planet Guitar. Nella maratona di due giorni abbiamo incontrato molti dei nostri lettori, rivisto vecchi amici e conosciuto tante belle realtà. Vi raccontiamo com’è andata! 

Parte del team di Planet Guitar, assieme agli amici di Passione Strumenti

L’evento ha raccolto un pubblico di oltre 5800 appassionati, che sommato agli addetti ai lavori, ha quasi toccato le 7200 presenze.

Il silenzio è d’oro: il padiglione 5

Il nostro stand si trovava nel padiglione 5, precisamente al Booth B2, e siamo stati felicissimi della nostra posizione! Praticamente vicinissimi all’ingresso, abbiamo avuto la possibilità di incontrare molte persone fin dai primi minuti della loro visita e di accoglierle in fiera. Grazie al nostro plettro personalizzato (a proposito, ne avete già uno anche voi?) abbiamo incuriosito molti appassionati, che si sono fermati per conoscere Planet Guitar, per scambiare e proporre idee e per farsi una bella foto con una Schecter Signature Nick Johnston. Vi ricordiamo che questa magnifica chitarra sarà consegnata a chi proporrà il miglior slogan per Planet Guitar: siete a un solo click dall’iscrizione a questo speciale contest, che celebra il nostro primo anno di attività.

Schecter Signature Nick Johnston HSS AS

Schecter Signature Nick Johnston HSS AS

Valutazione dei clienti:
(9)

Nel padiglione 5 però, non eravamo certo da soli. Questa area silent, dove non erano permesse prove amplificate ed elettrificate, era infatti perfetta per scoprire e ammirare al meglio gli strumenti vintage, a cui era dedicata una grande area. Tutta l’esposizione, curata da Vintage Authority, presentava dei pezzi incredibili e da collezione. In particolare, Roberto Gandolfi ci ha fatto scoprire tutta la strumentazione e i memorabilia che ha portato in fiera, in collaborazione con Rock and Vintage e Made in Rock, in una bellissima intervista piena di storie e di aneddoti.

Abbiamo sognato anche con Furio Pozzi di The Vintage Choice e le sue magnifiche semiacustiche, con Alessandro Buggio e i suoi incredibili delay a disco originali Binson Echorec perfettamente funzionanti (modello di cui abbiamo recensito da poco la riedizione del marchio T-Rex) e con Alberto Venturini di Venturini Vintage Guitars, che ci ha mostrato anche una Fender Stratocaster del 1957. Anche il nostro amico Francesco Balossino di Cesco’s Corner, già incontrato qualche mese fa all’SHG di Milano, ha portato in fiera degli strumenti pazzeschi, come la Strato del ‘65 in Lake Placid Blue che ha testato il nostro Matt Bidoglia. La zona per le prove era allestita in delle bellissime roulotte all’esterno, dove si trovavano diversi amplificatori, tra cui anche un Dreamaker di Marco Ferrari. Si tratta di un marchio boutique che conosciamo bene.

Fender Vintera II 60s Strat RW LPB

Fender Vintera II 60s Strat RW LPB

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Nel padiglione abbiamo conosciuto anche i ragazzi di Res Music di Bologna, da cui abbiamo ammirato una pazzesca Zemaitis MFGV22 e la stupenda Allparts Telecaster Diabolik – Penthotal 2023, una chitarra unica nel suo genere. Il padiglione era inoltre dedicato a liutai e artigiani come Marco Omar Viola di M.O.V. Guitars, Giulio Negrini Guitars, EGO Guitars & Basses e moltissimi altri. Era presente anche un silent stage, per ascoltare le esibizioni degli artisti tramite un sistema di cuffie wireless.

Ok, ma dove si suona? I padiglioni 11 e 6

Chi invece desiderava subito provare la sua nuova chitarra, il suo nuovo amplificatore o il pedale dei suoi sogni, si fiondava verso il padiglione 11. Nelle due aree presenti, la play!, dedicata più al mondo dell’amplificazione e degli effetti, e la quiet, più orientata verso la liuteria, l’editoria e i servizi, abbiamo incontrato vecchi e nuovi amici. Abbiamo salutato con piacere Dophix, Formula B Pedals, Gaudenzi Guitars e Magrabò Guitar Straps. Non solo: abbiamo fatto amicizia e scoperto i prodotti di Volta Pedals, CostaLab, Burn FX, Fattoria Mendoza e Atom Amps, bellissimi marchi italiani che ci hanno stupito.

Passeggiando tra gli stand ovviamente abbiamo anche incontrato creator e artisti, come Giacomo Turra, Ciro Manna, Andrea Chiarini, Cesareo, Sebo Xotta, Mattia Tedesco, Gigi Cifarelli, Drigo e molti altri. Gli artisti si sono poi alternati sul palco del padiglione 6, per provare alcuni degli strumenti del marchio che rappresentavano. Qui i volumi erano davvero altissimi e si respirava un’atmosfera da vero concerto rock, ma c’è stato spazio anche per delle brevi clinic più intime.

Fiere come il Guitar Show sono una bellissima occasione per incontrare dal vivo professionisti del settore e lasciarsi ispirare dal loro playing, idee e storie. Un grande ringraziamento va quindi a Luca Friso, la mente dietro la manifestazione, e a tutti i suoi collaboratori che hanno organizzato questo evento. La fiera quest’anno era veramente grande e i marchi rappresentati erano tantissimi, per un totale di quasi 300 espositori. Non siamo riusciti ad intervistare tutti, ma abbiamo fatto del nostro meglio. Siete curiosi? Non temete, nei prossimi giorni troverete tutte le interviste che abbiamo realizzato sui nostri canali social e sul nostro canale Youtube.

Un ringraziamento speciale lo dedichiamo anche ai nostri numerosissimi lettori che sono venuti a salutarci e ai tanti che ci hanno conosciuto e iniziato a seguire. Vi aspettiamo alla prossima edizione del Guitar Show, l’anno prossimo, ancora più numerosi!

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Riccardo Yuri Carlucci
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