Il protagonista di questa intervista è Luca Friso, chitarrista e volto noto del web da molti anni. Nel 2017, dopo essersi staccato dal portale accordo.it, ha deciso di dar vita al Guitar Show, una fiera che con il passare del tempo ha acquisito popolarità e prestigio divenendo l’appuntamento più importante per tutti gli amanti della sei corde. La location di questa intervista è il World Music Studio di Pessano con Bornago (MI), che ringraziamo per l’ospitalità. Buona lettura!
Planet Guitar: Ciao Luca e benvenuto su Planet Guitar. Sicuramente molti dei nostri lettori ti conoscono già, ma vogliamo comunque chiederti di raccontarci il tuo percorso che ti ha portato fino all’idea del Guitar Show…
Luca Friso: Il Guitar Show è una cosa che viene da lontano. Tutto ha inizio con le mie frequentazioni di Accordo nei primi anni 2000. Parallelamente all’attività editoriale veniva organizzata la fiera del Second Hand Guitar che all’epoca si teneva all’Alcatraz di Milano.
Sono sempre stato per metà musicista e per l’altro uno che cercava una carriera professionale in tutt’altro ambito. Ho frequentato il CPM di Milano e ho sempre suonato dal vivo, sono sempre stato in mezzo alla musica. In quei primi anni del 2000 mi ero davvero intrippato con gli strumenti musicali e Accordo era una realtà pazzesca per conoscere e confrontarsi con tanti altri appassionati come me. Poco dopo ho iniziato a collaborare attivamente finchè nel 2008 sono diventato uno dei soci. Da lì in poi mi sono sempre speso molto per organizzare SHG, che esisteva da metà anni 90.
Tutto nasce da questa esperienza. Nel 2016 ho deciso di prendere un’altra strada e mi sono separato da Accordo. Avevo in mente un evento più internazionale, diverso dal contesto di SHG.
Sono partito da Padova e la prima edizione è stata organizzata in tre mesi. Il lavoro che avevo svolto negli anni precedenti aveva, evidentemente, lasciato un’ottima eredità fra gli espositori tanto che in diversi hanno deciso di aderire. Abbiamo fatto tre edizioni all’Hotel Sheraton di Padova e mi ricordo che in occasione della terza avevamo praticamente occupato tutta la struttura.
Ci siamo dunque spostati alla fiera di Padova ed è arrivato il Covid… Massacro totale!
Abbiamo colto questa sventurata occasione per lavorare in sinergia con tutti gli addetti ai lavori per capire come superare al meglio questa tempesta. Nel Luglio 2021 siamo stati la prima fiera europea a riaprire i battenti. Non è stato affatto semplice! Gli anni successivi hanno visto una crescita costante fino all’edizione dell’anno scorso che ha contato circa 7500 persone.
È arrivata quindi la proposta di Bologna che ha permesso di mantenere le stesse condizioni per gli espositori e ha dimostrato grande interesse per la nostra realtà.
Planet Guitar: Sicuramente una location più strategica
L.F. : Ha un aeroporto internazionale a 15 minuti, l’alta velocità e abbiamo avuto il patrocinio dell’intero tessuto economico produttivo della città. Abbiamo anche una convenzione con Trenitalia; chi possiede la prevendita dell’ingresso alla fiera può usufruire di uno sconto sul treno. Questa nuova location ci permette di andare verso la direzione che ho immaginato fin dall’inizio. Una fiera internazionale che permetta agli italiani di avere il meglio senza dover andare all’estero. Direi che ci stiamo riuscendo… Stiamo lavorando per aggiungere un giorno all’evento e portarlo a 3 giorni come le altre fiere nel resto del mondo e per portare sempre più gente a fare business.
Planet Guitar: Ti meriti un applauso. Non è facile creare una realtà così in un paese come l’Italia dove in tanti hanno provato a creare eventi di questo genere, ma con scarsi risultati.
L.F. : Evidentemente si sentiva la mancanza di qualcosa. Dalla mia avevo la grande esperienza che portavo in dote dagli anni straordinari con Accordo. Io credo che l’Italia abbia tanto da dare. Immagina di andare a fare una fiera in un posto con un aeroporto attaccato e una stazione con treni veloci in grado di offrire un’attività turistica parallela che non ha pari al mondo. Venezia, Torino, Firenze, Napoli… Tutte città meravigliose raggiungibili con delle tempistiche ridicole.
Vogliamo che le persone siano persuase a venire nel nostro meraviglioso paese a fare business. In un sistema così interconnesso abbiamo tante possibilità che la cosa funzioni. Gli internazionali al Guitar Show stanno crescendo a dismisura!
Stiamo ancora preoccupandoci di creare un gran bell’evento, piuttosto che concentrarci solo sul guadagno. L’investimento sta portando una grande crescita e anche quando è arrivato il Covid, che avrebbe imposto di tirare il freno a mano, non ci siamo fermati, prendendoci anche dei rischi clamorosi. Bologna ci sta aiutando parecchio e dimostra di credere davvero nel progetto.
Planet Guitar: Grazie Luca per essere stato con noi e per aver dato vita a questo evento. Noi non vediamo l’ora di viverlo ancora, dopo la splendida esperienza dell’anno scorso.
L.F. : Grazie a voi, a presto!
Planet Guitar da appuntamento ai suoi lettori al Guitar Show 2025, ci vediamo nel padiglione 32, booth 234!
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