Intervista a Ivano Icardi: quando le emozioni si trasformano in note

Planet Guitar incontra Ivano Icardi nel suo Skyline studio in un’intervista che ha il sapore di una promessa mantenuta, un incontro tra amici che hanno tanto da raccontarsi e nessuna fretta di farlo. Ivano ha la straordinaria abilità di saper lasciare il segno con la sua chitarra in 15 secondi proprio come impone la temuta timebox delle storie Instagram, ma per chi ha la pazienza di ascoltarlo un po’ più a lungo, sa trasmettere infinitamente di più… 

Ho un amico di Barcellona, Daniel, che è un convinto sostenitore del fatto che molti esseri umani abbiano un ‘superpotere’ particolarmente sviluppato. Qualcosa di innato e unico, un’abilità eccezionale, una facoltà extra-ordinaria che supera i normali limiti delle capacità umane. Ci sono quelli che sanno far ridere come nessun’altro, per esempio. O quelli che hanno sempre la risposta giusta al momento giusto. Ci sono quelli che sanno ascoltare, capire, insegnare o curare. C’è chi sa amare e chi è nato per aiutare. 

Nel mio caso, dicono che il mio personalissimo superpotere sia quello di circondarmi di belle persone (nota: parliamo del contenuto, non del contenitore). Strano superpotere ma, se ci penso, credo abbiano ragione. Forse perché penso che una vita sia troppo poco e troppo breve per spenderla e consumarla con persone che, quando tira vento, non sono capaci di mettere le mani intorno alla candela per non far spegnere la fiamma. “Quale candela? Quale fiamma?” si chiederà qualcuno…Be’, ogni relazione ha un inizio e, per me, è proprio come quando si accende una candela e quella fiamma inizia a illuminare tutto ciò che c’è intorno.

Nella storia narrata in queste righe, cercherò di raccontare il superpotere di una delle belle persone che ho avuto l’immensa fortuna di incontrare nella mia vita: Ivano Icardi. Era l’11 Novembre 2016, quando ricevetti un’email che iniziava così “Gentile Direttore, è con grandissimo piacere che le invio in anteprima il mio nuovo album dal titolo So Far Away”. Quel messaggio accese la fiamma di una nuova candela.

Ivano Icardi: il chitarrista

Nato sotto il cielo di Torino nel 1975, trovò la sua prima nota musicale fra le corde di una chitarra classica a soli cinque anni. Da quel momento, Ivano si legò indissolubilmente al nostro strumento preferito, affinando la sua arte giorno dopo giorno. 

Il percorso per realizzare il suo sogno, quello di illuminare i palchi e trasmettere emozioni con la sua musica, è stato un viaggio ricco di poesia e fatica. Per più di un decennio, celato dietro uno pseudonimo, ha tessuto melodie nell’ombra, dando vita a oltre 3.000 composizioni tra spot pubblicitari, colonne sonore e brani per altri artisti. Poi, dieci anni fa, si alzò il sipario: signore e signori, Ivano Icardi, chitarrista. 

La musica di Ivano parla una lingua universale, è un dono forgiato durante anni di studio assiduo, nella completa fusione con il suo strumento, nella sua immaginazione senza confini e nel tempo dedicato a creare racconti in musica, che vivono e respirano in pochi, preziosissimi minuti.

In questi ultimi dieci anni, Ivano Icardi ha pubblicato 4 album: Walking With The Giants (2012), So Far Away (2016), Live at Umbria Blues Festival (2019), e l’ultimissimo lavoro in studio, Unconventional (2023).

Ad accompagnare questo nuovo e sorprendente disco, anche l’uscita di un libro dal titolo Unconventional, Un Viaggio Nell’Arte Della Chitarra Moderna, (edito da Volontè & Co., 2023), che, oltre alla descrizione del processo creativo e al percorso vissuto che ha portato alla nascita dell’album, contiene tutte le trascrizioni per chitarra dei brani, cosa che aiuta ad approfondire la parte musicale del disco, una dettagliata descrizione della pre-produzione, includendo un capitolo dedicato alla ricerca decennale che ha portato Ivano al suono che oggi lo definisce, come musicista, in ogni pezzo di Unconventional.

Invitiamo il lettore a scoprire l’Ivano Icardi chitarrista ascoltando la sua musica, come se di un puzzle si trattasse, mettendo insieme i pezzi, brano dopo brano, e cercando di ricostruire l’immagine di un chitarrista caratterizzato da un virtuosismo elegante, musicalmente maturo, e dal superpotere di saper trasformare e trasmettere sentimenti ed emozioni in note. 

Nota: se persino Satriani commenta i post di Ivano su Facebook (era il 20 Novembre 2020, quando Joe scrisse “Wonderful! Thank you Ivano”, in risposta a un’interpretazione di Icardi della celebre Always With Me, Always With You del chitarrista nordamericano), qualcosa di speciale ci sarà, che scorre fra le dita, l’anima e le corde della Suhr del nostro Ivano. Per questo motivo pensiamo che, indipendentemente dall’ambiente più rockeggiante degli inizi rispetto alle incursioni jazzistiche di quest’ultima proposta, la musica del chitarrista Ivano Icardi vada ascoltata con gli occhi chiusi e il cuore aperto.

Ivano Icardi: l’uomo

Siamo in Piemonte, ottobre 2023: insieme a Emanuele ci dirigiamo allo Skyline Studio di Ivano Icardi, appena fuori Torino. Sono passati sette anni dal nostro primo contatto. Sette anni da quella prima intervista, realizzata fra la Spagna e l’Italia, in occasione dell’uscita del suo secondo album. E da lì è nato un susseguirsi di messaggi, chiamate, anteprime di canzoni condivise in gran segreto. Persino la colonna sonora di The Axe Factory, un ‘reality’ semi-serio, disponibile su YouTube, su come costruire una chitarra elettrica.

Per qualche ora, lo Skyline Studio di Ivano è diventato una specie di luogo magico dove, insieme, siamo riusciti a fermare il tempo di un soleggiato pomeriggio d’autunno. Abbiamo parlato di musica, abbiamo avuto l’onore di ascoltare la sua dal vivo, siamo caduti nell’oscurità delle difficoltà dei tempi moderni e rinati nella luce che, sempre e comunque, bisogna vedere alla fine del tunnel. Perché questa è la missione che Icardi ha affidato e depositato in ogni brano di Unconventional, questa la missione di un musicista serio e consapevole: la musica deve far nascere emozioni, perché sono le emozioni a rendere gli esseri (un po’ più) umani. 

Per dirla con parole sue: “Penso che chi dedichi la vita a migliorare le sensazioni, le emozioni del mondo, degli ascoltatori, andrebbe veramente valutato con più peso, perché l’aiuto che puoi dare alle persone è talmente grande che andrebbe considerato, già solo per questo, come una cosa veramente importante. E non mi riferisco a me, mi riferisco in generale a chi fa la musica, come l’arte in generale, e va visto così: rendiamo il mondo un posto migliore”.

Forse quel primo disco dal titolo Walking With The Giants è stato premonitore perché Ivano non si ferma e continua a camminare con i giganti, percorrendo un cammino che è stato segnato dal passo di chi, come lui, di quel superpotere di saper trasformare le emozioni in note, ne ha fatto una ragione di vita.

Ci vengono in mente una valanga di canzoni, come Cryin’ del già citato Satriani, The Messiah Will Come Again di Gary Moore, Albatross dei Fleetwood Mac di Peter Green, Lucienne di Pete Haycock, Blue Sky degli Allman Brothers, The Way It Has To Be di Shawn Lane, Cause We’ve Ended as Lovers dell’indimenticabile Jeff Beck, For The Love Of God di Steve Vai, Song For Irene di Eric Johnson, Homeboy di Eric Clapton, Angelina di Tommy Emmanuel, Rylynn di Andy McKee, e Amarcord o Ines (la nostra preferita) del nostro Ivano Icardi, tratte proprio da Unconventional.

È grazie a belle persone come lui che, nota a nota, canzone a canzone, riusciamo a far crescere ancor di più la nostra passione per uno strumento come la chitarra che, se suonata con il cuore, come sa fare Ivano Icardi, riesce a farci stare meglio, a farci stare bene e a mantenere a salvo la fiamma della candela anche, e soprattutto, quando c’è tormenta.

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