Con il Kemper Profiler Stage, il produttore tedesco presenta un prodotto all-in-one che combina profiler e controller in un unico dispositivo. Il nome Stage indica chiaramente lo scopo per cui il profiler è stato progettato e, dato che sul palco si deve portare solo un dispositivo, anche il trasporto diventa più agevole.
Anche il prezzo è piuttosto interessante: il Kemper Profiler Stage viene venduto a circa 1700 euro. Un’offerta allettante se si considera che l’alternativa Profiler Head/Rack e Remote ha attualmente un prezzo di poco superiore ai 2000 euro. Cosa sia in grado di fare il Kemper Profiler Stage e cosa lo distingue dai suoi fratelli maggiori, lo scoprirete nei test che seguono. Dopo tutto, Profiler Head e Powerhead ci hanno già dato un’ottima impressione.
Caratteristiche del Kemper Profiler Stage
Il Profiler Stage è alloggiato in un solido case di metallo che misura 470 x 260 x 85 mm (L x P x A) e pesa 4,6 kg. Da un punto di vista costruttivo, con il Profiler Stage, Kemper ha sostanzialmente ingrandito un po’ il Remote e ha alloggiato al suo interno il Profiler completo (senza finale di potenza). Gli switch a pedale sono disposti su due file, la seconda delle quali è leggermente rialzata e quindi facilmente accessibile. La metà anteriore della superficie di controllo è dotata di tutti i controller. Al centro si trova il display LCD da 124 x 32 mm, sotto il quale si trovano quattro manopole per i parametri, affiancate dal gain e dal volume generale. Al di sopra si trovano gli encoders Type e Browse per la selezione di effetti o rig.
Per il resto, ci sono molti pulsanti retroilluminati, quasi tutti presenti anche nella versione head e rack. Nuovi sono i pulsanti dedicati al morphing e al menu di modifica. Rispetto alla versione Head/Rack, sono stati eliminati alcuni controlli, come i sei potenziometri di accesso rapido per Mod, Delay e Reverb, ad esempio, e quello separato per il Noise Gate, che qui è stato spostato nella sezione Input. Anche la selezione delle modalità operative avviene tramite pulsanti (Browser, Perform), mentre nella versione ‘Head/Rack abbiamo un potenziometro chickenhead dedicato. Il Profiler Stage consente inoltre di creare i propri profili di amplificatori premendo contemporaneamente i pulsanti Browse e Perform.
Il display corrisponde 1:1 a quello del remote e può essere impostato in diverse modalità , in modo da avere una buona panoramica del rig selezionato e delle possibili funzioni di switching sul palco. I concorrenti nel settore degli amplificatori multieffetto/modeller montano spesso display più attraenti, ad alta risoluzione e multicolore, ma per la visualizzazione dei suoni e delle funzioni dei pulsanti degli effetti, il display è assolutamente sufficiente. Per rendere la programmazione più comoda, Kemper, dopo tanti anni ha rilasciato un editor dedicato disponibile sia per windows che per mac. Per il resto, lo Stage dà un’impressione di grande solidità , i footswitch resistono anche ai colpi più violenti e anche i potenziometri e gli encoders sembrano solidi e affidabili.
KEMPER Rig Manager è disponibile per macOS e Windows. I rig e le performance del PROFILER possono essere visualizzati in anteprima e gestiti. I contenuti possono essere etichettati con parole chiave, le performance possono essere caricate tramite drag & drop e i vari rig possono essere anche editati.
KEMPER Rig Exchange vi dà accesso a più di 16.000 profili e rig pack gratuiti di artisti famosi. Infine, Rig Manager mantiene sempre aggiornato il profilatore e installa automaticamente gli aggiornamenti.
Pannello Posteriore e Connessioni
Si comincia con il jack di ingresso e le connessioni per i due loop effetti separati, un send e due return (stereo). Rispetto alla versione Head/Rack, abbiamo dunque un loop effetti in più. I loop possono essere posizionati liberamente nel percorso del segnale attivando il loop corrispondente in un modulo effetti della catena. L’uscita Send 1 può essere usata come uscita aggiuntiva, ad esempio per registrare il segnale diretto della chitarra. L’uscita Return 1 funge anche da ingresso aux, nel caso in cui si voglia collegare un lettore MP3 per esercitarsi. Per le uscite principali (l’interfaccia audio, il mixer, ecc.) sono disponibili due prese XLR o due jack.
Anche l’uscita monitor è provvista di due ingressi. Quest’ultima è controllabile separatamente (compreso il master EQ) e può essere utilizzata sia in mono che in stereo. Se si utilizza una cassa per chitarra, si può disattivare il modulo del cab per l’uscita monitor, mentre si può mantenere contemporaneamente il modulo cab per l’uscita principale. Il tutto senza dover modificare il preset.
Seguono il jack per cuffie in formato mini-jack stereo e le porte digital audio. La frequenza di campionamento è selezionabile tra 44,1, 48, 88,2 e 96 kHz. Non abbiamo un pedale d’espressione integrato sul Profiler Stage, ma l’utente può creare la propria configurazione e posizionare il pedale o i pedali a suo piacimento. Ai jack è possibile collegare fino a quattro pedali d’espressione per il controllo di volume, wah, pitch o morphing. In alternativa, possiamo collegare a questi ingressi anche ulteriori footwsitch. Se si desidera controllare pedali esterni o lo stesso Profiler via MIDI, sono presenti due connettori MIDI standard che inviano e ricevono messaggi di Program Change e Control Change.
Infine, vi sono le due prese USB di tipo A e B. Una dedicata all’utilizzo di una chiavetta USB per il backup e il trasferimento dei dati. È anche possibile importare i dati completi di una testata o di un rack nello Stage Profiler, a condizione che entrambi abbiano la stessa versione del firmware. La seconda porta USB serve per il collegamento a un computer tramite Rig Manager.
Il Rig Manager
Disponibile gratuitamente per PC e Mac, l’applicazione Rig Manager gestisce rig e performance, oltre a stack, effetti e preset di uscita. Consente inoltre di salvare rig e performance sul computer per risparmiare spazio sul Profiler o organizzarne il contenuto. Rig Manager fornisce anche l’accesso a Rig Exchange, una piattaforma di condivisione dove gli utenti possono caricare i propri rig e scaricare gratuitamente quelli dei colleghi. Al momento del test, ve ne erano circa 14.000 elencati. I rig possono essere ascoltati e provati in modalità anteprima.
Come Funziona?
Il concetto di funzionamento del Profiler Stage è identico a quello del Profiler “normale”. Esistono due modalità operative, Browse e Perform. La modalità Browse consente di memorizzare ed editare tutti i rig. Un rig è una combinazione di profilo di amplificatore/cab ed effetti. Altri produttori lo chiamano patch o preset. La modalità Browse contiene un totale di 999 rig. Questi ultimi vengono ordinati per nome, ma si possono scegliere anche altre categorizzazioni (per autore, gain, preferiti…).
La modalità Perform è pensata per l’uso sul palco: sono disponibili 125 Performance e in ciascuna di esse possono essere caricati fino a 5 rig. Ad esempio, è possibile creare una Performance per una canzone, in cui i suoni per l’introduzione, la strofa, il ritornello, il bridge e l’assolo sono assegnati ai numeri da 1-5 e quindi richiamati con i corrispondenti footswitch. Ciascuna delle 125 Performance è accessibile tramite gli switch Up/Down della seconda fila di pulsanti.
La catena del segnale è rappresentata da 12 pulsanti a LED posizionati sul lato destro. Si inizia con la sezione di input, dove è possibile impostare il noise gate di ingresso. Seguono i moduli effetti A-D, in cui è possibile caricare un tipo di effetto per ciascun modulo. Subito dopo troviamo la sezione stack con amplificatore e cabinet. Seguono altri quattro moduli di effetti, denominati X, MOD, DLY e REV. I moduli effetti sono progettati in modo tale che tutti i tipi di effetto possano essere distribuiti liberamente nella catena di segnale.
Quindi, ad esempio, un delay analogico davanti allo stack per suoni in stile vintage, due delay o riverberi dopo lo stack e, se volete, potete anche aggiungere un riverbero prima di una distorsione a fine catena. In totale, è possibile scegliere tra oltre 80 tipi di effetti diversi. Alla fine della catena di segnale si trova il pulsante per il menu delle uscite, dove è possibile scegliere varie opzioni di output.
Se necessario, i singoli moduli effetti possono essere attivati e disattivati con un footswitch. Nella seconda fila sono previsti quattro switch per svolgere tale funzione. L’assegnazione è completamente libera, durante la programmazione è sufficiente premere contemporaneamente il footswitch desiderato e il pulsante dell’effetto nella catena del segnale.
Per modificare i suoni, basta premere il pulsante Edit e quindi il pulsante del modulo che si desidera modificare. Il menu di modifica appare sul display e le quattro manopole sotto il display regolano i parametri indicati. Se ne sono disponibili più di quattro, si può scorrere tra le varie pagine con i pulsanti dedicati. Rispetto ai suoi concorrenti, Profiler Stage ha molti pulsanti per la modifica, il che può sembrare complesso ad un primo approccio; ma allo stesso tempo significa che non c’è necessità di farsi strada attraverso una miriade di sottomenu e si ha accesso diretto ai parametri desiderati.
La Profilazione
Il Profiler Stage può essere utilizzato anche per creare i propri profili. Si accede a questa funzione premendo contemporaneamente i pulsanti Browser e Perform sul lato sinistro. Tramite il send 1 il Profiler Stage è collegato all’ingresso di un amplificatore “reale”. L’altoparlante dell’amplificatore viene microfonato e il segnale del microfono ritorna in Return 1. Ovviamente è necessario un cavo con connettore jack (XLR). Quando si preme “Start Profiling”, il profilatore invia suoni di prova all’amplificatore, analizza il tutto e crea un profilo dell’amplificatore. Tuttavia, non è indispensabile creare profili da soli, perché il Profiler Stage viene venduto già equipaggiato con oltre un centinaio di rig con un’ampia varietà di profili di amplificatori.
I Profili di Amplificatori
Nel corso del tempo, Kemper ha avviato collaborazioni con alcuni noti creatori di profili (Michael Britt, The Amp Factory, Guido Bungenstock, ecc.) e ha caricato molti profili dai loro rig pack nel Factory Content, in modo da poter iniziare con un ottimo pacchetto base. I suoni sono molto diversi e anche i profili suonano in modo differente. I suoni di Michael Britt sono molto vicini a quelli a cui si è abituati quando ci si siede davanti a un amplificatore per chitarra.
Altri, invece, appartengono alla categoria “pronti per la registrazione”: suonano un po’ più sottili nella gamma dei bassi e a volte quasi un po’ aspri negli alti, soprattutto se parliamo di suoni hi gain. Il chitarrista solitamente storce il naso, ma il produttore o il tecnico del suono è entusiasta, perché ha un suono di chitarra che può collocare bene nel mix con altri strumenti senza dover aprire tre plug-in di equalizzazione. Questo aspetto va assolutamente tenuto presente quando si valutano i suoni e soprattutto quando si effettua la propria selezione per la registrazione o l’uso sul palco.
Il Profiler non si contraddistingue solo per la riproduzione realistica del suono dell’amplificatore, ma anche per la risposta fedele che riesce a riprodurre. I profili degli amplificatori vintage sono molto dinamici e rispondono in maniera davvero realistica sia al tocco che al potenziometro del volume della chitarra. Ecco alcuni esempi tratti dal Factory Content. Per le registrazioni, il Profiler Stage è stato collegato direttamente all’interfaccia audio tramite XLR.
L’Editing dei Profili
Un profilo di un amplificatore non è un’entità rigida come un campione, ma può essere modificato per adattare il suono alla chitarra e ai propri gusti. I parametri del menu Amplifier esistono proprio per questo. Con il parametro “Definition” si può agire sul carattere di base di un profilo, inoltre c’è la possibilità di aggiungere una leggera compressione o di impostare l’equalizzazione prima dello stadio di gain, per spingere in distorsione una precisa gamma di frequenze.
Se il suono non è ancora quello che cercate, il menu dell’amplificatore, con i suoi otto parametri e l’equalizzazione, è un buon punto di partenza per mettere a punto il profilo. Ecco alcuni esempi di come il parametro Definition modifica il suono con un profilo Friedman BE-100 di Rig Exchange, creato dal collega Thomas Dill per un confronto audio. Con valori elevati si ottengono bassi sottili e alti dal suono “moderno”, il suono ha molto attacco. Se si abbassa il parametro, il suono dell’amplificatore diventa molto più caldo, ma anche un po’ più arioso nella gamma dei bassi. In questo modo è possibile adattare in modo molto efficace il suono dell’amplificatore alla chitarra.
Con gli attuali preset di fabbrica, l’offerta del Rig Exchange e le opzioni di editing, siete ben preparati per l’uso live se non volete creare i vostri profili. In alternativa, è possibile acquistare profili creati professionalmente da vari venditori a un prezzo abbastanza ragionevole, di solito tra i 10 e i 40 dollari, tramite download. L’offerta è ampia e ci sono profili davvero notevoli. Anche produttori di amplificatori come Dr Z offrono pacchetti di profili dei loro amplificatori sul loro sito web.
Gli Effetti
Il Kemper contiene un gran numero di effetti standard (chorus, phaser, wah, ecc.) con i quali è possibile ricreare i suoni della storia del rock, ad esempio per l’uso in una cover band, e con una qualità molto buona. Tuttavia, ci sono anche alcuni tipi di effetti che si rivolgono principalmente agli appassionati del suono. L’arsenale di effetti è stato notevolmente ampliato (gratuitamente) negli ultimi anni. Innanzitutto sono stati aggiunti molti nuovi delay e quest’anno il riverbero è stato completamente rivisto. Ci sono preset con effetti che sono al livello di Eventide o Strymon.
Ecco alcuni esempi.
Il Kemper Profiler Stage è un profiler adatto al palco in formato pedaliera, è la soluzione all-in-one per i chitarristi che vogliono viaggiare leggeri. È costruito in maniera davvero solida ed è dotato di tutte le caratteristiche del Profiler Head o del Profiler Rack. Dispone anche di un loop di effetti aggiuntivo e di un’uscita monitor con due ingressi per il funzionamento in stereo. Dal punto di vista sonoro, non c’è nulla di cui lamentarsi: un profilo ben fatto suona autentico e ha anche la risposta e il feeling di un vero amplificatore. Gli effetti sono di altissima qualità , soprattutto i nuovi delay e riverberi, con i quali è possibile creare, oltre ai suoni standard, anche bellissimi suoni ambient e sperimentali.
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Specifiche Tecniche:
- Produttore: Kemper
- Nome: Profiler Stage
- Tipologia: Preamplificatore con tecnologia di profilazione
- Controlli: Type, Browse, Gain, Master, 4x Controlli parametro
- Connessioni: Input, 2x Main Out XLR, 2x Main Out jack, 2x Monitor Out, 2x Send, 4x Return, S/PDIF Out, S/PDIF In, 4x Pedals/Switches, MIDI In, MIDI Out/Thru, USB A, USB B
- Display: 124 x 32 mm LCD
- Memoria: 999 Rigs Browse Mode, 625 Rigs Performance Mode (125 Performances 5 Rigs)
- Dimensioni: 470 x 260 x 85 mm (B x T x H)
- Peso: 4,6 kg
- Prezzo: 1699,00 Euro (Marzo 2023)
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