Con oltre 120 milioni di dischi venduti assieme ai Dire Straits e unāimportante carriera solista alle spalle, Mark Knopfler rientra inevitabilmente nella lista di chitarristi piĆ¹ influenti e leggendari della storia del rock. Quando la passione sconfinata ed il profondo amore per la sei corde si fonde con un successo di tale portata, il risultato non puĆ² che essere una collezione di chitarre a dir poco invidiabile. In questo articolo ci soffermeremo assieme sulle chitarre piĆ¹ iconiche utilizzate da Mark e parleremo della storia e del meraviglioso rapporto con Rudy Pensa; il tutto con un particolare riguardo alla preziosissima Pensa-Suhr Custom.
Il 12 agosto del 1949 nasceva a Glasgow (Scozia) Mark Freuder Knopfler, noto semplicemente come Mark Knopfler. Chitarrista, cantautore e compositore, ĆØ considerato come uno dei piĆ¹ grandi ed influenti guitar hero della storia. Il suo forte interesse per la musica fu alimentato fin dalla tenera etĆ grazie allo zio, un abile pianista boogie woogie. A seguito di alcune prime lezioni di violino, lāattenzione del giovane perĆ² si spostĆ² ben presto sulla chitarra elettrica dopo aver visto Hank Marvin degli Shadows con una Fender Stratocaster rossa.
Fu cosƬ che il padre gli regalĆ² nel lontano 1964 una Hƶfner V2 di cui parleremo a breve. Mark imparĆ² a suonare lo strumento da autodidatta ispirandosi non solo a chitarristi country e rock ānā roll come Chet Atkins, Elvis Presley, Scotty Moore, gli Everly Brothers e Ricky Nelson ma anche a chitarristi blues tradizionali come Lonnie Johnson, Blind Willie McTell e B.B. King. Nonostante il grande amore per lo strumento, dovettero passare diversi anni finchĆ© Mark riuscƬ a fare della musica la propria professione a tempo pieno. La gioventĆ¹ fu trascorsa tra corsi di giornalismo e progetti che si rivelarono fallimentari come un duo folk locale e una compagnia di teatro sperimentale. Il giovane Mark si adeguĆ² anche a lavori piĆ¹ umili presso unāazienda agricola oppure come insegnante di letteratura per ragazzi con problemi nellāapprendimento.
Il successo per Mark arrivĆ² poi nel 1977 con i Dire Straits di cui fu frontman nonchĆ© autore e arrangiatore di tutti i brani. Nonostante unāepoca ed un periodo in cui il punk e la musica disco furono i generi piĆ¹ apprezzati ed in voga, i Dire Straits riuscirono in breve tempo a contraddistinguersi e ottenere un riscontro positivo dal pubblico grazie al loro unico stile. Il suono pulito e cristallino della chitarra di Knopfler, caratterizzato per un tocco e attacco distintivo, ha fatto da padrone fin da subito gli album dei Dire Straits assieme alla sua tecnica fingerstyle unica dāispirazione bluegrass.
Partendo dal primo album intitolato semplicemente Dire Straits, ne sono un perfetto esempio, nonchĆ© capolavori, brani come Sultans of Swing, Down to the Waterline, Water of Love e Six Blade Knife per poi passare a brani come News e Lady Writer del secondo album CommuniquĆ© fino al leggendario assolo di Tunnel of Love, presente come prima traccia dāapertura nel terzo album intitolato Making Movies.
Con gli anni e con lāuscita di nuovi album, lavori e collaborazioni, Mark dimostrĆ² di essere piĆ¹ di un chitarrista estremamente abile e talentuoso. Il suo contributo al mondo del cinema tramite la composizione di diverse colonne sonore assieme alle sue innumerevoli collaborazioni con artisti di fama mondiale fecero di Knopfler un musicista completo a tutto tondo. A contribuire a ciĆ² ĆØ stata anche la sua significativa maturitĆ compositiva di brani contraddistinti da estesi passaggi strumentali con testi anticapitalistici, antimilitaristici o spesso caratterizzati da una forte impronta narrativa. Tra le diverse collaborazioni, ĆØ importante citarne alcune con artisti come: Bob Dylan, Tina Turner, Sting, Eric Clapton, Chet Atkins e James Taylor.
Le chitarre piĆ¹ famose utilizzate da Mark Knopfler
1963 Hƶfner V-2 Super Solid: la prima chitarra doveva essere rigorosamente rossa
Dopo aver visto nel 1964 Hank Marvin degli Shadows con la sua iconica Fender Stratocaster rossa, Mark ne desiderĆ² una identica a tutti costi. PoichĆ© la sua famiglia non poteva permettersi una spesa simile, il padre decise di acquistargli come prima chitarra una Hƶfner V-2 Super Solid rossa per 50 sterline, che ricordava le sembianze di una Stratocaster. E visto che la famiglia non riusciva a comprargli anche un amplificatore, Mark utilizzĆ² la radio di casa fino a bruciarne le valvole. Nonostante la qualitĆ relativamente bassa dello strumento, Mark se ne prese tanta cura per tantissimi anni e vi instaurĆ² un particolare legame affettivo. La chitarra ĆØ stata recentemente battuta allāasta da Christieās per piĆ¹ di 47.000 sterline.
1961 Fender Stratocaster: la chitarra di Sultans of Swing
Indubbiamente questa ĆØ una delle chitarre piĆ¹ iconiche e amate da Mark in assoluto. Non a caso, ha deciso di non metterla in vendita nella recente asta organizzata da Christieās. Il chitarrista scozzese acquistĆ² questo strumento prima dellāuscita del primo album con i Dire Straits e quando ne entrĆ² in possesso, la vernice originale venne giĆ rimossa del tutto dal precedente proprietario.
Mark colse la palla al balzo e fece riverniciare la chitarra dallāamico Steve Philips di un colore che oggi definiremmo come un āHot Rod Redā. Un rosso leggermente piĆ¹ vivo e scuro rispetto al tradizionale custom color āFiesta Redā utilizzato da Hank Marvin e dai cataloghi Fender. Mark utilizzĆ² esclusivamente questa chitarra per lāintera registrazione del primo album dei Dire Straits e per alcuni tour successivi. Nel 1978 il chitarrista installĆ² un DiMarzio FS-1 al manico e sostituƬ la manopola del volume con una di colore nero. Tuttavia, non passĆ² molto tempo finchĆ© il pickup e la manopola originali furono entrambi ripristinati. Infine, durante la seconda metĆ degli anni ā80, Mark decise di riverniciare nuovamente il body della chitarra in quanto la vernice iniziĆ² a creparsi significativamente.
Fender 61 Strat RW HRR NOS
1983 Gibson Les Paul ā59 Reissue: la voce di Money for Nothing e Brothers in Arms
Mark acquistĆ² questa chitarra allāinizio degli anni ā80 da Rudyās a New York e la utilizzĆ² per registrare due dei brani piĆ¹ geniali ed intramontabili di tutta la discografia dei Dire Straits. Le canzoni in questione sono Money for Nothing e Brothers in Arms. Il numero seriale di questa chitarra ĆØ #9 0006 e considerando che la prima cifra del seriale indica semplicemente lāanno a cui si rifĆ la reissue (9 sta per 59), questo esemplare ĆØ quasi sicuramente una della prime ā59 Les Paul Flametop reissues costruite nel 1983 alla fine della cosiddetta āNorlin Eraā di Gibson.
Lāunica modifica che Mark apportĆ² allo strumento fu lāaggiunta di un push pull sul potenziometro del tono del pickup al ponte al fine di ottenere un suono out-of-phase come quello di Peter Green. Il lavoro lo eseguƬ Ron Eve poco prima della registrazione dellāultimo album dei Dire Straits, On Every Street. Mark utilizzĆ² questa Les Paul sul palco dello storico e leggendario concerto Live Aid al Wembley Stadium il 13 luglio 1985 insieme a Sting. La chitarra ĆØ stata recentemente battuta allāasta da Christieās per quasi 600.000 sterline.
1958 Gibson Les Paul Standard: la chitarra dal ricorrente bacio
Se cāĆØ una Les Paul a cui Mark Knopfler ĆØ affezionato di piĆ¹ in assoluto, questa ĆØ indubbiamente quella! Acquistata nel 1995, questa burst con numero seriale 8 6811 ĆØ uno dei circa 1700 esemplari stimati prodotti da Gibson tra il 1958 ed il 1960. Per via delle sue incredibili proprietĆ sonore, la chitarra sostituƬ fin da subito la sua Reissue del 1983 di cui abbiamo parlato.
Questa ĆØ la sua favorita in quanto il chitarrista predilige un profilo del manico piĆ¹ bombato ed importante, tipico della maggior parte delle ā58. Una prassi scherzosa e frequente per Mark ĆØ di darle un bacio quando la prende in mano per esprimere il legame con lo strumento. La chitarra ĆØ stata utilizzata durante le date del Golden heart tour del 1996 e durante la registrazione degli album Sailing to Philadelphia, Shangri-La, Kill to Get Crimson, Get lucky e Privateering.
Ć importante ricordare che tra i diversi live, Mark utilizzĆ² questa chitarra anche con Eric Clapton durante la performance Unplugged di Layla alla Royal Albert Hall nel settembre del 1997 e nel 2009 sempre a Londra per la performance di Brothers In Arms durante il concerto āAn Evening With Mark Knopflerā. Anche questa chitarra come la sua Stratocaster del 1961 non ĆØ stata messa in vendita tramite la recente asta organizzata da Christieās
Gibson Les Paul 58 WC ULA
1937 National Style āOā: la chitarra di Romeo per la serenata a Juliet
I primi due versi dellāassoluto capolavoro Romeo And Juliet dei Dire Straits recitano:
āA lovestruck Romeo sang the streets a serenade
Laying everybody low with a love song that he madeā
Dopo aver ascoltato questa canzone centinaia di volte, siamo tutti certi che se Romeo avesse potuto scegliere una chitarra per accompagnarsi durante quella famosa serenata, nulla avrebbe fatto di piĆ¹ al caso suo se non una resofonica National Style āOā con un capotasto posizionato sul terzo tasto.
Mark acquistĆ² questa chitarra con numero seriale B1844 nel 1978 da Steve Phillips, che riverniciĆ² nello stesso anno anche la famosa Stratocaster del 1961 di cui abbiamo precedentemente parlato. I due sāincontrarono per la prima volta nel 1969 quando Mark lavorava ancora come giornalista per il Yorkshire Evening Post. Successivamente, i due divennero grandi amici e iniziarono a suonare assieme in pub locali sotto il nome d’arte “The Duolian String Pickers“.
La chitarra ĆØ nota soprattutto per essere apparsa sulla copertina dell’album Brothers in Arms dei Dire Straits del 1982. Oltre alle innumerevoli apparizioni sul palco, Mark utilizzĆ² questa chitarra per la registrazione in studio del brano Telegraph Road dell’album Love over Gold del 1982 e per Romeo and Juliet dell’album Making Movies del 1980. Come ben visibile dalla copertina dellāalbum Brothers In Arms, lāunica modifica che Mark ha apportato a questo strumento ĆØ lāaggiunta di un sistema dāamplificazione L.R. Baggs transducer. Anche questa chitarra rientra tra quelle non messe allāasta da Christieās.
National Reso-Phonic Style O
1988 Pensa-Suhr Custom: il perfetto connubio tra Les Paul e Stratocaster
Ć il lontano 1987 e sono ormai passati un paio dāanni da quando Mark mise piede per la prima volta nel negozio di Rudy per acquistare la sua Gibson Les Paul ā59 Reissue e la sua Schecter Dream Machine. I due, accomunati da uno sconfinato amore per la chitarra, instaurarono fin da subito un forte legame dāamicizia che si protrae ancora al giorno dāoggi.
Ormai ĆØ anche trascorso un po’ di tempo da quando Mark cerca uno strumento che rappresenti il perfetto connubio tra la Stratocaster e la Les Paul. La fiducia e la professionalitĆ che Rudy riusciva a trasmettere a Mark era tanta. Inoltre, il chitarrista aveva anche sentito parlare di un abile liutaio di nome John Suhr addetto alle riparazioni nel negozio di Rudy. Il gioco era fatto, le carte per costruire lo strumento tanto desiderato erano tutte in tavola. Sāincontrarono in un piccolo coffee shop chiamato āPrinceāsā, a pochi passi dal negozio di Rudy sulla quarantottesima strada a Soho nel cuore di New York. Si dice che i due si accordarono velocemente sui dettagli e disegnarono il primo schizzo su un tovagliolo che trovarono lƬ sul tavolo. Mark ricorda cosƬ lāincontro:
āHo iniziato a parlare con Rudy della necessitĆ di una chitarra che riducesse i cambi di chitarra: una chitarra che potesse avere sia il suono dolce del single coil che quello piĆ¹ esplosivo dellāhumbucker, con la possibilitĆ di passare dallāuno allāaltro. Era un tentativo di ottenere il meglio di entrambi i mondi. Mi piaceva la forma della Strat, ma spiegai a Rudy che volevo che avesse la qualitĆ di una Les Paul ā in altre parole, che avesse un top intagliato, piuttosto che lo slab top di una Strato, e una combinazione di acero e mogano che si ottiene su una Les Paul, in modo da avere lāinterazione di questi due materiali. Era davvero una chitarra che aveva tutte le cose migliori di una Strato e le cose migliori di una Les Paulā.
Nel 1988, John Suhr completĆ² la chitarra. Per i legni utilizzĆ² un body in mogano per il corpo, un pezzo unico dāacero occhiolinato intagliato a mano per il top e il palissandro brasiliano per la tastiera. La chitarra era equipaggiata con un EMG 81 al ponte e due EMG SA nella posizione centrale e al manico. Lāelettronica era controllata da due manopole: una dedicata al tradizionale volume, lāaltra era dotata di un push pull EMG SPC che lavorava come gain boost. Le meccaniche erano delle Sperzel ed il tremolo installato era un Floyd Rose.
In realtĆ , il futuro liutaio del Fender Custom Shop non iniziĆ² a costruire questa chitarra per Mark da zero. Aveva bensƬ la maggior parte dei componenti giĆ pronti, tra cui alcuni prototipi in ontano del famoso carved top della chitarra. John modificĆ² dunque alcuni progetti e finƬ di mettere assieme alcuni componenti su cui stava giĆ lavorando prima dellāincontro tra Rudy e Mark. Nonostante ciĆ², la realizzazione della chitarra fu comunque una sfida assai ardua anche per lāabile liutaio. Ebbe meno di una settimana di tempo per completarla e dipingerla in vista di un importantissimo concerto a Londra.
Inizialmente, il progetto prevedeva una vernice alla nitro, ma John ricorda ancora oggi come fosse terrorizzato dallāidea che la nitro fresca avrebbe potuto appiccicarsi tutta con lāinterno della custodia durante il viaggio per via del poco tempo a disposizione. Alla fine, decise di applicare sul body uno strato spesso di vernice poliuretanica per salvaguardare lo strumento a discapito delle proprietĆ tonali dello strumento.
Fortunatamente la chitarra arrivĆ² sana e salva giusto in tempo per il mega Concerto tributo per i 70 anni di Nelson Mandela tenutosi l’11 giugno del 1988 al Wembley Stadium di Londra. A questo punto possiamo dire davvero che il resto ĆØ storia! Il concerto vide la partecipazione di innumerevoli artisti di fama mondiale per una durata totale di undici ore.
La nuova Pensa-Suhr Custom venne immortalata in diretta televisiva per unāaudience globale di 600 milioni di persone durante la leggendaria performance di Brothers In Arms. Lāimmenso suono della Pensa assieme al testo antimilitarista del brano rappresentarono un grande grido ed una vera e propria scossa contro il sistema politico-sociale dellāApartheid presente allāepoca in Sudafrica.
Suhr Standard Legacy TC
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