Mentre nel mercato dei mobili si parla di “pezzi d’antiquariato”, nel settore degli strumenti musicali si è affermato il termine “vintage” per indicare strumenti d’epoca e di particolare valore. In realtà, il termine proviene dall’industria del vino e si riferisce semplicemente alla vendemmia o all’annata. Tuttavia, l’uso attuale non è del tutto distante dalla descrizione enologica, perché anche nella liuteria per strumenti vintage si intende un’annata ben riuscita che può essere legata a un notevole valore di mercato. Ecco una lista delle 18 chitarre vintage più costose al mondo.
Poiché l’uomo è notoriamente un cacciatore e un collezionista, nel tempo si è sviluppato un enorme settore vintage nel mercato degli strumenti di seconda mano, in cui, ad esempio, delle chitarre originariamente create come “attrezzi” per il musicista tornano sul mercato a prezzi stratosferici e vengono vendute come fossero oggetti esposti in un’asta d’arte. In questo articolo capiremo un po’ meglio il perché e faremo una panoramica delle chitarre che ad oggi hanno raggiunto i prezzi più alti sul mercato dell’usato.
Chitarre più costone al mondo, in breve
Il fatto che uno strumento diventi “vintage” dipende da diversi fattori. Nostalgia, precedenti proprietari famosi, concerti leggendari e numero di pezzi esistenti possono giocare un ruolo di maggiore rilievo rispetto a qualità, età e suono. È anche importante che lo strumento sia il più originale possibile, perché la rifinitura e la sostituzione di parti, anche quando si parla di componentistica elettrica e tasti, può avere un effetto negativo sul prezzo di vendita.
Di solito, i modelli compresi tra il 1950 e i primi anni ’80 sono considerati strumenti “vintage”. I modelli più costosi sono di solito le Gibson Les Paul, Explorer e Flying V, in particolare i modelli dal 1958 al 1960 di queste chitarre sono estremamente preziosi. Anche i modelli Fender del periodo pre-CBS, dal 1950 al 1964, sono molto ricercati. Tuttavia, i prezzi più alti tendono a essere raggiunti all’asta spesso grazie ai proprietari precedenti quando famosi.
1. Cosa rende una chitarra un oggetto da collezione?
È interessante notare che non tutti gli strumenti d’epoca ricevono automaticamente l’etichetta di “vintage” e, al contrario, ci sono strumenti di epoca più recente che rientrano comunque in questa categoria. Idealmente, si potrebbe pensare che qualità ed età se combinate rendano automaticamente un oggetto da collezione, ma anche questa affermazione non è sempre valida.
Sembrano essere invece importanti molti più criteri, come la qualità dei costruzione, il suono, i materiali utilizzati, la storia dello strumento e, naturalmente, la vecchia regola di mercato della domanda e dell’offerta, ovvero quanto le persone sono disposte a investire in uno strumento del genere.
Anche la nostalgia sembra giocare un ruolo molto significativo insieme ai fattori qualitativi.
2. Criteri per definire una chitarra vintage
Fattori come il proprietario della chitarra, le registrazioni in cui è utilizzata, i concerti leggendari che l’hanno vista protagonista e se l’artista è ancora vivo possono essere criteri decisivi.
Di conseguenza, la storia dello strumento ha enorme impatto sui prezzi, perché il fatto che una particolare chitarra sia il testimone di eventi con una miriade di fan è difficile da quantificare in euro.
Anche i ricordi personali giocano un ruolo importante, molti strumenti infatti provengono da un’epoca in cui non era possibile acquistare chitarre di una certa qualità prodotte in serie e dunque economiche. Proprio per questo, alcuni aspiranti musicisti finivano a schiacciare il naso contro le vetrine dei negozi di musica per poter guardare le chitarre suonate da Jimi Hendrix o Jimmy Page.
Un figlio di quei tempi è un potenziale uomo d’affari o un medico di successo di oggi e può finalmente realizzare questo sogno a lungo coltivato, a qualsiasi costo. Da questa prospettiva, non sorprende che strumenti che all’epoca erano considerati piuttosto mediocri e per nulla speciali siano oggi commercializzati a sei cifre.
Anche le condizioni originali dello strumento sono generalmente importanti, e così due chitarre identiche della stessa marca, che hanno la stessa età, possono raggiungere prezzi completamente diversi se, ad esempio, una è restaurata, ha montato su un nuovo tremolo o persino nuovi tasti.
È qui che i collezionisti si differenziano dai chitarristi, perché le condizioni originali e la funzionalità logicamente non vanno sempre di pari passo. Anche piccoli danni, crepe ed eventuali riparazioni o, come talvolta accade con le Gibson, rotture della paletta influiscono sul valore di mercato.
Ciò che rientra nella categoria del vintage è spesso definito in maniera non univoca. Alcuni parlano di un’età dello strumento di almeno 30 anni, altri usano il termine in modo generalizzato per tutto ciò la cui costruzione risale a prima del 1980.
Se si osserva, ad esempio, l’aumento del prezzo dell’usato delle prime serie di Fender Squier JV e SQ, costruite nei primi anni ’80, o anche delle prime chitarre Charvel, ci si rende conto che anche alcuni strumenti degli anni ’80 rientrano assolutamente nella categoria del collezionismo. Come regola approssimativa, per il settore delle chitarre elettriche si può probabilmente affermare che i modelli compresi tra il 1950 e l’inizio degli anni ’80 sono definibili vintage se sono soddisfatti i requisiti di cui al punto 1.
3. Quali sono le chitarre da collezione più ricercate, oltre che più costose?
Tra le chitarre elettriche, le solid body della Gibson di fine anni ’50 sono considerate tra le chitarre vintage migliori. Tutti parlano della leggendaria Gibson Les Paul del ’59 dai tempi di Spinal Tap, ma anche le Les Paul del 1958-1960 con finitura cherry sunburst, note anche come “Bursts”, così come le Flying V e le Explorers sono molto ricercate.
Per quanto riguarda Fender, tutti gli strumenti del periodo tra il 1950 e il 1964 possono essere annoverati tra i migliori strumenti da collezione. Gli intenditori parlano anche dell’era “Pre-CBS”, poiché queste chitarre sono state prodotte prima che l’azienda fosse acquisita dalla CBS. Tuttavia, anche le Strat degli anni ’70 dell’era CBS non sono esattamente un regalo e talvolta sono vendute a numeri a cinque cifre.
Le chitarre acustiche più popolari sono, ad esempio, le D-45 dreadnought di Martin degli anni ’30 o i modelli acustici jumbo di Gibson come la J-45.
4. Le chitarre più costose di sempre
Martin D-18E di Kurt Cobain – Prezzo: $6.010.000
Il record mondiale delle chitarre più costose è detenuto dalla Martin D-18E di Kurt Cobain, venduta da Julien’s Auctions nel 2020. Questa chitarra è stata vista e ascoltata dal grande pubblico nell’MTV Unplugged nel 1993, un anno prima della morte di Kurt Cobain.
Black Strat di David Gilmour – Prezzo: $3.975.000
Questa Stratocaster nera del 1969 appartenuta a David Gilmour può essere ascoltata in alcuni degli album più rilevanti dello scorso secolo come “The Dark Side of the Moon”, “Wish You Were Here” e “The Wall”. Il ricavato è stato devoluto all’organizzazione ambientalista ClientEarth, che lotta contro il cambiamento climatico.
Stratocaster Reach Out to Asia – Prezzo: $2.700.000
Si tratta di un progetto di beneficenza che ha raccolto fondi per le vittime dello tsunami del 2004. La chitarra è impreziosita dagli autografi di artisti famosi come Keith Richards, Mick Jagger, Brian May, David Gilmour, Jimmy Page, Jeff Beck, Mark Knopfler, Pete Townshend, Tony Iommi, Angus Young, Sting, Ritchie Blackmore, Eric Clapton, Paul McCartney e molti altri.
Gibson J-160 E di John Lennon – Prezzo: $2.410.000
John Lennon suonò questa Gibson J-160E del 1962 in canzoni come “I Saw Her Standing There” e “I Want to Hold Your Hand”.
Perduto per un breve periodo, lo strumento è riemerso nel 2014 e venduto per una cifra decisamente impegnativa. Per inciso, all’epoca John l’avrebbe pagata solo 161 sterline.
Les Paul del 1959 di Peter Green e Gary Moore – Prezzo: $2.000.000
Le Les Paul del 1959 non passano mai inosservate, ma quando Peter Green e Gary Moore ne sono stati i precedenti proprietari, si può legittimamente parlare di uno strumento leggendario. Kirk Hammett, chitarrista dei Metallica, ha acquistato questo modello per due milioni di dollari.
La Fender Strat del 1968 di Jimi Hendrix – Prezzo: circa $2.000.000
Le Les Paul del 1959 non passano mai inosservate, ma quando Peter Green e Gary Moore ne sono stati i precedenti proprietari, si può legittimamente parlare di uno strumento leggendario. Kirk Hammett, chitarrista dei Metallica, ha acquistato questo modello per due milioni di dollari.
Sempre per la modica cifra di due milioni di dollari, la leggendaria chitarra di Hendrix a Woodstock è passata al nuovo proprietario Paul Allen, che l’ha collocata nel museo Experience Music Project di Seattle, città natale di Jimi Hendrix.
Wolf di Jerry Garcia – Prezzo: $1.900.000
Jerry Garcia, cantante e chitarrista dei Grateful Dead, fece costruire questa chitarra per lui dal costruttore di strumenti Doug Irvin nei primi anni ’70 e la battezzò “Wolf”. Nel 2017, questa chitarra è stata venduta all’asta per ben 1,9 milioni di dollari.
Washburn Hawk di Bob Marley – Prezzo: $1.200.000
Bob Marley pare abbia posseduto solo sette chitarre, tra cui una Washburn Hawk, sicuramente uno dei primi modelli realizzati da questa azienda. Il governo giamaicano ha acquistato lo strumento e ora si trova in un museo.
1958 Gibson Korina Explorer – Prezzo: $1.100.000
Questa Explorer si differenzia dalle altre candidate del nostro elenco perché non è di proprietà di una famosa icona del rock. La Gibson Explorer del 1958, realizzata in legno “Korina”, fu venduta per 1,1 milioni di dollari alla Denmark Street Guitars di Londra. Gibson ha prodotto solo 10 esemplari della Korina originale del 1958.
Les Paul del 1959 di Keith Richards – Prezzo: $840.000
Un’altra Les Paul del ’59, ma questa volta di proprietà di Keith Richards. Questo modello ha raggiunto la notorietà grazie all’utilizzo di Keith all’Ed Sullivan Show nel 1964.
Strat di Bob Dylan usata a Newport – Prezzo: $965.000
Nota per essere stata utilizzata da Dylan al Newport Folk Festival del 1965, questa chitarra segnò lo scandalo di Bob Dylan, che in precedenza suonava solo la chitarra acustica. In questa occasione, sconvolse i fan puristi del folk presenti al festival e ricevette anche qualche fischio.
Blackie Stratocaster, Eric Clapton – Prezzo: $959.000
La chitarra più famosa di Clapton è probabilmente la “Blackie”, che è stata nelle mani di Eric per ben 15 anni. Nel 1970 Clapton acquistò 6 Strat, 3 delle quali regalate a Pete Townshend, Steve Winwood e George Harrison. Smontò i modelli rimanenti e assemblò le singole parti migliori nella Blackie.
Tiger di Jerry Garcia – Prezzo: $957.500
Come la “Wolf”, la “Tiger” fu realizzata dal costruttore di strumenti Doug Irwin ed è stata la costante compagna di tournée di Jerry Garcia. Nel 2002 lo strumento è stato venduto.
Gibson ES-335 del 1964, Eric Clapton – Prezzo: $847.500
Questa chitarra è stata utilizzata da Clapton durante il suo periodo con gli Yardbirds, i Cream, i Blind Faith e i Bluesbreakers di John Mayall ed è stata venduta all’asta da Christie’s nel 2004.
C.F. Martin del 1939, Eric Clapton – Prezzo: $791.500
Nota per “Tears in Heaven”, questa Martin 000 è stata la chitarra principale di Clapton tra il 1993 e il 1995 e ha guadagnato fama mondiale per la sua leggendaria performance all’MTV Unplugged. Nel 2004, questo modello è stato venduto all’asta da Christie’s.
“Lenny” Fender Strat, Stevie Ray Vaughan – Prezzo: $623.500
Questa Strat del ’65 fu un regalo di compleanno della moglie di Stevie Ray Vaughan, “Lenny”, da cui il nome. Nel 2004 la chitarra fu all’asta dal Guitar Centre di Austin.
Gibson SG di George Harrison e John Lennon – $570.000
Una Gibson SG utilizzata da George Harrison per l’album Revolver e da John Lennon per il White Album.
Brownie Stratocaster, Eric Clapton – Prezzo: $497.500
Ancora una volta è Eric Clapton a raggiungere una cifra da record. La Strat sunburst del ’56 di Clapton può essere ascoltata nella hit di Derek and the Dominoes “Layla”. Nel 1999 questo modello fu venduto all’asta da Christie’s.
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