Premessa: il genere di musica che compone, suona e interpreta Anne Erin Clark, detta Annie, in arte St. Vincent, non mi è particolarmente affine. Sono andato a vederla più per curiosità che per altra cosa: Annie (nata in Oklahoma, Stati Uniti, il 28 settembre 1982) ha appena compiuto 42 anni e la sua carriera da solista è iniziata nell’ormai lontano 2006. Ha vinto un Grammy al miglior album di musica alternativa nel 2015 con l’omonimo St. Vincent. Nel 2019 arriva un altro Grammy, questa volta con Masseduction, premiata come miglior canzone rock. Ha in attivo 8 album in studio, di cui uno, Love This Giant, in collaborazione con David Byrne. In All Born Screaming, il suo ultimo album, uscito in Aprile di quest’anno, troviamo persino Dave Grohl alla batteria in un paio di pezzi. Come non andarla a vedere?

© Isabel Infantes/PA Wire I Alamy Stock Foto

All Born Screaming Tour

All Born Screaming è il settimo album in studio della musicista rock americana, pubblicato dalla sua etichetta Total Pleasure Records e distribuito dalla Virgin Music. L’album è stato autoprodotto e include contributi musicali di diversi artisti di rilievo. È stato anticipato da tre singoli: Broken Man, Flea e Big Time Nothing, ed è stata annunciata anche una riedizione in spagnolo dell’album, intitolata Todos Nacen Gritando, prevista per il 15 novembre 2024 e di cui si possono già ascoltare Pulga e Hombre Roto.

St. Vincent ha descritto l’album come “pop post-pandemico”, sottolineando il suo desiderio di esplorare un vocabolario sonoro proprio. All Born Screaming, ispirato dalle Pitture Nere di Goya, come dichiarato dalla polistrumentista americana, è senza dubbio uno dei più oscuri e duri della sua discografia. Un album il cui stile gotico riempie comodamente ogni solco del vinile e che sul palco si trasforma in spettacolo rock spartano, drammatico e a volte lugubre.

Con l’uscita di All Born Screaming e l’inizio del tour, St. Vincent ha espresso il desiderio di avere maggiore controllo artistico, riuscendo a creare suoni che solo lei poteva immaginare e lo spettacolo che è riuscita a mettere su, ne è un’immagine perfetta, senza ombra di dubbio. L’album è stato descritto come un “capsula del tempo che abbraccia i momenti migliori della sua carriera”, incorporando elementi di vari generi musicali raccolti in un titolo che riflette la condizione umana, rappresentando la nascita come un atto di protesta e vitalità.

Il tour, iniziato a Los Angeles lo scorso 4 maggio, che passerà dall’Italia per un’unica data a Milano il 22 ottobre, finirà il prossimo 17 aprile 2025 a New York insieme a Nick Cave, dopo quasi un anno in giro per i palchi di tutto il mondo.

Music Man ST. Vincent Goldie Cashmere

Music Man ST. Vincent Goldie Cashmere

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Madrid, La Riviera

Siamo in 2.500 persone e fa caldo. L’inizio non può andare peggio: tutto pronto, artisti in prima linea, Annie illuminata in controluce da un fascio di luce bianca situato dietro di lei ma…i microfoni non funzionano! Come non detto, tutti fuori e altri 10 minuti di attesa.

Reckless apre la serata e siamo subito immersi in un teatro di burattini dove la marionetta più bella, sensuale e gelida allo stesso tempo è proprio lei, St. Vincent. Seguono Fear The Future, l’irresistibile Los Ageless e Big Time Nothing, dall’aria funk rock alla Prince. Marrow è l’unico pezzo che arriva dal suo primo disco. Subito dopo è il momento di Violent Times, sicuramente una cruda ma realistica immagine dei tempi moderni.

Quest’ultima, estratta da All Born Screaming, e uno dei momenti più intimi e belli della serata, insieme a Candy Darling e Somebody Like Me (che chiude il concerto). Tutti e tre questi pezzi sono eseguiti dalla sola Annie Clark accompagnata dal pianoforte di Rachel Eckroth. Il paesaggio che crea è da pelle d’oca, non c’è bisogno d’altro, anzi, chiudendo gli occhi è facile immaginarsi per un attimo fuori dal tempo e dallo spazio, trasportati dalla fantasia in un localaccio di altri tempi, in un ambiente saturo di fumi di alcol e sigarette.

Il resto della banda che accompagna St. Vincent -alla perfezione-, è formato da Jason Falkner alla chitarra, l’imponente Charlotte Kemp Muhl al basso e Mark Guiliana alla batteria.

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La serata continua con diversi pezzi che non fanno che arricchire e innalzare la qualità del repertorio live della cantante: Dilettante, Cheerleader, molto apprezzata dal pubblico, Flea e Broken Man, tratte dal nuovo disco e dal tocco Nine Inch Nails o Digital Witness. Dopo Candy Darling, in coro con Jason e Charlotte, il pubblico è ormai ai suoi piedi ed è con New York che la cantante, spalle al pubblico, si fa cadere a gambe aperte sul mare di mani tese delle prime file, che la sorreggono e la fanno galleggiare e cavalcare l’onda umana. Seguono Sugarboy e All Born Screaming per chiudere, come già anticipato, con la dolcissima Somebody Like Me.

Sterling by Music Man ST. Vincent Goldie Velveteen

Sterling by Music Man ST. Vincent Goldie Velveteen

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(1)

Una lezione per scettici (come il sottoscritto)

St. Vincent è un’artista camaleontica. Si muove come un burattino senza fili. Flirta con ogni membro della sua band e con il pubblico con una naturalissima sensualità che non cade mai nel volgare. Sfoggia le sue spigolose chitarre signature by Music Man da cui è capace di estrarre i suoni più stridenti e assurdi per la maggior parte dello spettacolo, e poi ti stende con una voce che assomiglia più al canto di una sirena, ammaliante e dolcissimo, che ad altro. Non sorprende che quest’artista, brillante ed eclettica, passi da un Marshall per i toni distorti a un Roland JC-40 per quelli più funky. Un pedale fra tutti? Il suo Boss VB-2 originale, quel vibrato tanto amato da Prince, per intenderci.

Ci troviamo, in poche parole, davanti a un’artista che senza ombra di dubbio merita tutto il successo che sta ottenendo con un tipo di musica ‘difficile’ e un po’ fuori dal comune e che va lodata per la sua capacità di reinventarsi a ogni album. Per me, quella del 20 ottobre 2024, resterà la notte in cui ho scoperto l’artista St. Vincent, mentre m’innamoravo di Annie.

Music Man ST. Vincent Goldie Velveteen

Music Man ST. Vincent Goldie Velveteen

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Boss VB-2W Vibrato

Boss VB-2W Vibrato

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(24)
Roland JC-40

Roland JC-40

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(62)

Scaletta:

  1. Reckless
  2. Fear the Future
  3. Los Ageless
  4. Big Time Nothing
  5. Marrow
  6. Violent Times
  7. Dilettante
  8. Pay Your Way in Pain
  9. Digital Witness
  10. Sweetest Fruit
  11. Flea
  12. Cheerleader
  13. Broken Man
  14. Birth in Reverse
  15. Hell Is Near
  16. Candy Darling
  17. New York
  18. Sugarboy
  19. All Born Screaming
  20. (Bis) Somebody Like Me

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Massimo D’Angelo