Finalmente! Con i modelli Marshall 1959 Modified e Marshall JCM800 Modified, il produttore di amplificatori di Milton Keynes ha lanciato al NAMM 2025 due noti modelli che sono stati “aggiornati” con modifiche di ogni tipo. Era ora, visto che altri produttori di amplificatori hanno modificato i circuiti di questi classici per decenni. Non c’è bisogno di rivolgersi a un tecnico e non ci sono problemi di garanzia, perché la messa a punto qui proviene dal produttore stesso.

© Marshall

Marshall 1959 Modified

Il classico da 100 watt per eccellenza. Innanzitutto, si tratta del noto 1959 Handwired, che Marshall ha in catalogo da diversi anni. Tuttavia, oggi è raro che lo si voglia collegare e alzare il volume fino a far tremare le pareti, anche se la saturazione del finale è nota per offrire un crunch molto particolare.
Ma poiché fa differenza che sia il preamplificatore o il finale a distorcere, questo Marshall propone modifiche collaudate. In primo luogo, c’è il master volume, che presumibilmente funziona dietro l’invertitore di fase e riduce il volume di uscita, ma allo stesso tempo permette di sovraccaricare lo stesso stadio dell’invertitore, il che ha un effetto sul suono. In linea di principio, il volume dei canali paralleli bright e normal di questo amplificatore può essere alzato a piacere. È presente anche un interruttore bright che modifica il condensatore corrispondente nel canale bright. Una modifica tipica di questi modelli di amplificatore. Due circuiti di clipping alternativi forniscono un maggiore gain. In questo caso si può scegliere tra diodi e transistor, che vengono inseriti nel percorso del segnale, proprio come si faceva con i primi Hot Rod Marshall.

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Marshall JCM800 Modified

Il modello JMP/JCM 2203 è un classico del rock. Un tempo segnava il passaggio al circuito del volume master. Marshall ha avuto questo amplificatore monocanale da 100 watt nella sua gamma per anni come JCM800 2203 Vintage Reissue con percorso loop-in.
Questo modello di serie è stato ripreso e dotato di extra sotto forma di tre interruttori sul frontale. In primo luogo, ora è possibile commutare anche la posizione delle frequenze medie.
La seconda funzione, Gain Boost, offre tre posizioni di commutazione e può mobilitare riserve di gain aggiuntive direttamente nell’amplificatore. Infine, c’è l’interruttore Tight, con il quale il preamplificatore può essere assottigliato nella gamma dei bassi, aumentando ulteriormente la definizione e rendendo il suono dell’amplificatore più moderno nelle applicazioni ad alto gain. Non per niente la combinazione di 2203 e Tube Screamer è considerata un’accoppiata leggendaria. In questo caso, il potenziamento e la regolazione fine dei bassi, spesso necessari per suonare velocemente, sono integrati in modo ottimale.

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Quanto costano gli amplificatori?

I modelli Marshall 1959 Modified e Marshall JCM800 Modified non sono ancora in listino. Marshall indica gli amplificatori rispettivamente a 3.599 e 3.199 euro. Purtroppo, questo li rende significativamente più costosi dei modelli standard 1959 Handwired (2.199 euro) e JCM800 2203 Vintage Resissue (1.869 euro).

Ulteriori informazioni su: https://www.marshall.com/

Emanuele Pellegrino