Finalmente il desiderio inseguito da tempo è diventato realtà, l’amplificatore dei sogni è pronto, insieme ai tuoi pedali preferiti, e la chitarra dei tuoi sogni è appesa in spalla. Non importa quanto ci provi: non riesci a ottenere il suono tanto sperato. E se dovessi riuscirci, potrebbe andar bene per suonare in casa, ma non riuscirai a ottenere lo stesso risultato in sala prove o sul palco. Questo può dipendere da una scorretta regolazione degli amplificatori.
Guida all’acquisto dell’amplificatore per chitarra
Questo tipo di situazione può risultare familiare a molti chitarristi, e le cause possono essere le più disparate. Tuttavia, nella maggior parte dei casi il problema risiede nelle impostazioni della regolazione degli amplificatori, e di solito può essere risolto in modo relativamente semplice attraverso le risposte alle domande che seguono:
Amplificatori per chitarra in breve:
- Quali amplificatori per chitarra ci sono?
Gli amplificatori valvolari sono i più diffusi, il loro suono ha definito il caratteristico timbro della chitarra dal rock al metal, fino ad arrivare al jazz e al country. Anche gli amplificatori a transistor e i cosiddetti modeling-amps stanno guadagnando sempre più territorio.
- Qual’è la differenza tra amplificatori valvolari, amplificatori a stato solido, e modeling-amps?
Gli amplificatori valvolari generano il loro suono con i classici tubi elettronici, mentre gli amplificatori a transistor funzionano con semiconduttori e i modeling-amps riproducono digitalmente le caratteristiche di qualsiasi amplificatore. Una quarta variante sono gli amplificatori ibridi, che di solito combinano un preamplificatore valvolare con finale di potenza a transistor.
- Quale amplificatore ha il miglior suono di/per chitarra?
Se sei alla ricerca del suono perfetto per la chitarra, troverai sostanzialmente gli stessi requisiti e le stesse opzioni con tutti gli amplificatori, spesso con la possibilità di memorizzare le configurazioni. Pertanto, i nostri consigli non si limitano a un tipo specifico di amplificatore, ma si applicano a tutti.
1. Regolazione degli amplificatori – da solo o con la band?
È facile commettere l’errore di sedersi davanti al proprio amplificatore in salotto e girare le manopole finché non si è soddisfatti del suono. Ma dimentichi una cosa: il suono può cambiare a seconda del contesto! Da qui il mio consiglio: regola il suono nella sala prove e chiedi ai membri della tua band di suonare un groove in modo da poter trovare le impostazioni sul tuo amplificatore che si incastrino bene nella struttura della band. Anche la regolazione del suono fa parte delle prove di ogni gruppo!
Non riesci a trovare il tuo sono quando sei insieme alla tua band?
Prendi una backing track e usala come riferimento per settare il suono della tua chitarra. Potresti sentirti a disagio nel sentire il tuo suono da solo, ed è perfettamente normale. Ascolta le “Isolated Tracks” di alcuni chitarristi su Youtube. Rimarrai stupito di quanto suoni diversa una chitarra da sola rispetto al mix della canzone!
2. Come trovo i parametri ottimali per l’equalizzazione del mio suono nella regolazione degli amplificatori?
Perchè le frequenze centrali sono così importanti?
Le frequenze medie, che risiedono tra i 400 Hz e i 4 kHz, possono risultare sgradevoli, specialmente nel range medio-alto, se sono rappresentate in maniera non proporzionale. Attenuare eccessivamente tali frequenze può portare ad un suono piacevole, che eventualmente può aiutare a nascondere alcuni difetti in termini di esecuzione, tuttavia risultando “sepolto” nel mix, senza riuscire ad emergere. La chitarra è uno strumento medioso, il range di frequenze che produce è quello che più risalta nel contesto di un brano. Ciò significa che troppi bassi intralciano il bassista, mentre gli alti e medi sono spesso riservati alle tastiere o al canto.
Qual è il modo migliore per regolare il potenziometro delle medie?
Dato che il controllo delle frequenze medie è progettato in maniera diversa in ogni amplificatore, non è possibile definire delle linee guida specifiche. Tuttavia, se hai la sensazione che il suono della tua chitarra non sia quello giusto, prova ad utilizzarlo! A tal proposito, il modo e il range di frequenze che vengono enfatizzate sono particolarmente influenzati dal luogo in cui suoni. Quindi cerca di essere flessibile, e non abituarti ad una determinata posizione del potenziometro! Qui puoi vedere un esempio della funzione del potenziometro di un Marshall Plexi.
L’immagine a sinistra è con i medi al minimo e quella a destra con i medi al massimo. Come puoi vedere, la frequenza tra 700 Hz e 2,5 kHz è aumentata in modo significativo, il che ovviamente può avere un aspetto diverso con altri suoni e modelli di amplificatori.
3. Quanto riverbero applicare al suono della mia chitarra?
Il riverbero è spesso usato nel mix per creare profondità, più riverbero c’è, più si va in fondo al mix. Naturalmente, questo vale anche per l’amplificatore per chitarra, ed è per questo che bisogna fare attenzione quando si ha a che fare con il riverbero. Un buon riverbero applicato al segnale della chitarra, oltre arricchirne il suono, può essere usato per nascondere e coprire alcuni punti deboli dell’esecuzione.
Ma in primo luogo, il riverbero è usato dal fonico sulla console o in una DAW, e in secondo luogo, rischia di oscurare il segnale della tua chitarra.
Naturalmente la situazione cambia quando suoni particolari stili musicali che usano il riverbero come effetto stilistico, come surf, rockabilly o musica d’ambiente. Sarà il tuo fonico a regolarne i parametri per adattarsi al mix. In caso contrario, si applica quanto segue: usa solo un leggero riverbero, e se il suono risulta sbiadito, riducilo.
4. A cosa serve il potenziometro del gain?
La manopola del gain viene spesso utilizzata per ottenere un suono più pesante e aggressivo. Tuttavia, spesso accade il contrario.
Quantità eccessive di gain comprimono il tuo suono, gli attacchi sono più sbiaditi e i transienti vengono ammorbiditi. Da qui il mio consiglio: scegli un suono ritmico con un gain moderato e un suono
da solista che possa avere un po’ più di distorsione. Anche qui: regola i parametri nel contesto della band e verifica se il suono emerge ed è definito nel mix complessivo.
5. Come equalizzare il canale del volume?
Hai un amplificatore a due canali o utilizzi i pedali? Un problema che si presenta spesso è la differenza di volume tra i suoni puliti e quelli ritmici. Ovviamente è possibile controllare se i
potenziometri sono impostati in modo simile. Il problema, tuttavia, è che suoni diversi possono avere diverse intensità in termini di volume a seconda del contesto in cui si trovano, in particolare in base a quali sono le frequenze predominanti.
In che modo i pickup influenzano il suono dell’amplificatore?
Come influiscono i pickup sul suono dell’amplificatore? A volte capita anche che, ad esempio, il canale pulito venga spesso utilizzato con i pickup in posizione intermedia e il canale ritmico con l’humbucker al ponte, che di per sé è un po’ più forte in termini di volume. Queste impostazioni devono essere configurate con
attenzione anche nel contesto di registrazione/riproduzione. Suona su una backing track e prova a cambiare spesso tra i due canali, chiedendo anche ai compagni di band se il risultato è consistente.
Spero che questi consigli possano esservi durante la regolazione del vostro suono. Qualche osservazione finale:
Quanto è difficile separarsi dai suoni
I suoni che si sentono bene in sala prove non devono necessariamente sentirsi bene sul palco o con la band. Cerca di essere aperto al fatto che certi cambiamenti possono essere positivi e che puoi abituartici in fretta. Il fonico e i tuoi compagni di band ti ringrazieranno.
Come ricordare facilmente le impostazioni dell’amplificatore
I telefoni cellulari possono essere di grande aiuto quando si tratta di documentare i parametri dell’amplificatore! Il mio consiglio è di impostare il vostro amplificatore in sala prove secondo le tue preferenze e di fotografarlo immediatamente, così da poter utilizzare le stesse impostazioni al concerto e alle prove successive!
Buona fortuna!
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