Per la maggior parte dei chitarristi, è stato un piccolo e semplice riff a far scattare la decisione di prendere in mano la chitarra e diventare un musicista.Riesci ancora a ricordare quale riff di chitarra ha acceso la scintilla in te e la reazione che hai avuto quando l’hai ascoltato per la prima volta?
10 riff che faranno amare la chitarra
Sebbene il termine “riff” sia spesso associato alla musica rock e alle chitarre, nella musica classica il termine “ostinato” è inteso come un qualcosa di molto simile, e anche l’effetto su chi ascota sembra essere lo stesso. I grandi riff di chitarra hanno di solito le seguenti caratteristiche in comune: sono semplici, brevi, spesso lunghi solo quattro battute, e in linea di massima memorabili tanto quanto il ritornello della canzone. Questo spesso li rende un elemento identificativo di una canzone, ancora più forte della voce o addirittura del titolo, si pensi ad esempio a “Smoke on the water”. Abbiamo quindi preparato per voi dieci riff che vi faranno amare la chitarra!
Un riff caratteristico del 1976, pubblicato sul disco degli AC/DC “High Voltage” (in Australia è stato pubblicato nel corrispondente album T.N.T.). Fondamentalmente, suoniamo un power chord di Mi e uno di La, mantenendo sempre Sol al basso. La registrazione allegata è in accordatura standard.
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TNT – AC/DC – Original
TNT – AC/DC – Playback
Smoke on the water – Deep Purple
Registrata da Ritchie Blackmore e dai Deep Purple in un hotel vuoto di Montreux, questa canzone divenne il “riff rock” per eccellenza. Qui troviamo power chords in Gm:
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Smoke on the Water – Deep Purple – Original
Smoke on the Water – Deep Purple – Playback
I don’t know – Ozzy Osbourne
Randy Rhoads ha suonato la chitarra nei primi due dischi di Ozzy Osborne, fino a quando un tragico incidente lo ha portato via nel 1982. In ogni caso, questi due album erano un’enciclopedia di grandi riff di chitarra, di cui abbiamo scelto il brano “I don’t know” come esempio.
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I don’t know – Ozzy Osbourne – Original
I don’t know – Ozzy Osbourne – Playback
Smells like teen spirit – Nirvana
Con questa canzone Kurt Cobain ha inaugurato una nuova era stilistica che, con il nome di “grunge”, si poneva in netta controtendenza rispetto alle produzioni, a volte estremamente morbide, degli anni Ottanta. Qui si può ascoltare il riff della hit dell’album “Smells like teen spirit”.
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Smells like teen spirit – Nirvana – Original
Smells like teen spirit – Nirvana – Playback
Song 2 – Blur
“Questa canzone si chiama Song 2 perché non abbiamo ancora un nome”, questa è la spiegazione fornita dal cantante dei Blur Damon Albarn quando gli vennero chieste spiegazioni in merito all’origine del titolo della traccia. La canzone è in effetti piuttosto atipica per il brit-pop degli anni ’90, che oltre ai Blur ha prodotto anche gruppi come gli Oasis. I Blur ci regalano un grande riff che non dovrebbe mai mancare nel nostro repertorio.
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Song 2 – Blur – Original
Song 2 – Blur – Playback
Sunshine of your love – Cream
Prima che Eric Clapton raggiungesse il successo come artista solista, è stato il chitarrista di John Mayall and the Bluesbreakers, ma anche di Ginger Baker e Jack Bruce nel supergruppo Cream. Uno dei maggiori successi con un riff meraviglioso fu il classico “Sunshine of your love”, contenuto nell’album “Disraeli Gears” del 1967.
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Sunshine of your love – Cream – Original
Sunshine of your love – Cream – Play
Beat it – Michael Jackson
Oltre a Eddie Van Halen, il chitarrista dei Toto Steve Lukather ha suonato la chitarra in questa canzone ed è anche autore di questo riff, che suona un semitono più basso nell’originale, cioè in Eb. Qui potete trovare una versione in accordatura standard.
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Beat it – Michael Jackson – Original
Beat it – Michael Jackson – Playback
Wish you were here – Pink Floyd
Un riff, questa volta di chitarra acustica, è tratto dal classico dei Pink Floyd “Wish you were here”, dall’omonimo album del 1975. Le due note re e sol (sulle corde di si ed mi), che si mantengono per tutti gli accordi, sono speciali.
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Wish you were here – Pink Floyd – Original
You really got me – The Kinks
Questo riff risale al 1964 e proviene dalla penna della band britannica “The Kinks”. Il riff è così incisivo che persino i Van Halen lo usarono nel loro album di debutto nel 1977.
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You really got me – The Kinks – Original
You really got me – The Kinks – Playback
Day Tripper – Beatles
Ancora un classico degli anni ’60, questa volta dei Beatles, pubblicato come singolo nel 1965. La base è un blues in Mi maggiore, ma passa alla rispettiva tonalità parallela e infine finisce di nuovo in Mi.
Che tu sia alla ricerca del tuo prossimo pedale, di materiale didattico, di nuovi stimoli o voglia semplicemente restare aggiornato sulle ultime novità del mondo della chitarra, Planet Guitar sarà felice di accoglierti. La nostra mission è creare un punto di riferimento e di svago per la community dei chitarristi italiani. Sogniamo di diventare un parco divertimenti per appassionati di ogni età e livello in cui perdersi e ritrovarsi tra recensioni, interviste, formazione e approfondimenti. Siamo certi che sarà il profondo amore per questo strumento a toccare le corde del cuore dei nostri lettori, spinti dalla voglia di fornire un canale di informazione di qualità che possa guadagnarsi ogni giorno credibilità e fiducia.
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