“Le Dieci Canzoni”, la serie esclusiva di Planet Guitar, si arricchisce di un’altra puntata entusiasmante per merito di un personaggio indimenticabile. Robbie Robertson è stato il chitarrista e il cuore pulsante di The Band, uno dei gruppi più importanti per l’evoluzione della musica americana, oltre che un raffinato songwriter e produttore dopo lo scioglimento di quell’epica formazione. Nato a Toronto da madre di origini Mohawk, Robertson si è dimostrato profondamente incline alle collaborazioni artistiche di ogni genere, mantenendo sempre, tuttavia, lo stile, la classe e l’integrità che lo hanno contraddistinto nella sua lunga carriera. Godiamocelo in queste dieci inaspettate e imprevedibili chicche, realizzate in studio o interpretate live, a dimostrazione della sua straordinaria ecletticità.
Take Your Partner by the Hand di Howie B., 1997
Due appassionati maghi del suono si incontrano in questo brano sperimentale
Howie B. è un musicista, sound engineer e DJ famoso per le sue produzioni musicali nel genere elettronica e trip hop. Ed è altrettanto celebre per aver rinnovato le sonorità degli U2, di Bjork e Siouxsie and the Banshees, tra i tanti. Take Your Partner by the Hand sancisce l’insospettabile collaborazione con Robbie Robertson, che proseguirà nel suo Contact from the Underworld of Redboy.
Curiosità
“Howie, ho appena sentito alcuni tuoi brani. Non so se sai chi sono, ma mi piacerebbe conoscerti”. Comincia così la telefonata di Robertson raccontata da Howie B., ancora elettrizzato per l’avvenimento. “A dicembre (1997 ndr) l’incontro: ci siamo studiati e annusati a vicenda. Quando ho finito il mio album, gli ho mandato un CD e lui mi ha telefonato dicendo che gli sarebbe piaciuto registrare una voce su Take Your Partner by the Hand. Magia!”. L’entusiasmo di Howie B. non ha bisogno di ulteriori commenti!
Dry Your Eyes di Neil Diamond, 1976
Tanti rimasero sorpresi nel vedere Diamond nel cast di The Last Waltz: ecco il motivo della sua presenza…
Neil Diamond è sempre stato un cantautore sottovalutato. Ritenuto troppo “leggero”, compositore di ballate easy listening dal tratteggio esageratamente romantico (vedasi la hit più famosa, September Morn), è invero un eccellente scrittore. La sua Sweet Caroline, per esempio, è stata un punto di riferimento nel songwriting di Bruce Springsteen, Dave Matthews e, appunto, Robertson, che non si è lasciato sfuggire l’opportunità di lavorare con lui e di invitarlo per il leggendario ultimo appuntamento di The Band, The Last Waltz.
Curiosità
Dry Your Eyes, realizzata a quattro mani dall’accoppiata Diamond/Robertson, è proprio il pezzo che figura anche in The Last Waltz. Ma la loro partnership non termina qui: il chitarrista canadese produce pure il bellissimo doppio LP live Love at the Greek (1977).
The Ballad of Young Alban and Amandy di Eastmountainsouth, 2003
Country e folk in chiave moderna, sotto l’attenta supervisione di Robbie
L’intero album degli Eastmountainsouth è un suggestivo viaggio nel mondo del genere americana, usando tecnologie aggiornate e sottili artifici elettronici. Ne è esempio The Ballad of Young Alban and Amandy, in soffuso equilibrio tra antico e contemporaneo. A “dirigere” la produzione del progetto ecco Robbie Robertson, amante della contaminazione tra suoni ancestrali e industriali, come evidenziato nei suoi lavori solisti.
Curiosità
Il nome Eastmountainsouth nasce per circostanze ben precise e volute. Le tre parole affiancate l’una all’altra indicano i punti cardinali di una musica che ha origine dalle montagne dell’Est degli States, quegli Appalachi che dal sud risalgono fino al confine col Canada. Un ritorno alle origini per Robertson.
World on Fire di Sarah McLachlan, 2005
Il bellissimo pezzo della talentuosa cantautrice canadese viene reinciso come duetto
Robbie Robertson dopo lo scioglimento di The Band si è dedicato alla musica come apprezzato autore solista, produttore di dischi e compositore e direttore artistico di soundtrack. Parlando proprio di colonne sonore è poco conosciuta, ma merita una menzione, questa partnership con Sarah McLachlan.
Curiosità
World on Fire compare in Into the West, una serie sulla vita di frontiera americana curata dallo studio DreamWorks di Steven Spielberg. I vari episodi raccontano in modo drammatico e personale l’avventurosa esplorazione della natura selvaggia americana, lo scontro tra due culture, la corsa alla ricchezza in una terra tutta da scoprire e la costruzione di una nuova civiltà.
Who Do You Love conEric Clapton, live at Crossroads Guitar Festival, Bridgeview, Chicago, 2007
Sono tanti ed epici gli incroci con Slowhand, ma chi si aspettava questa canzone?
Da No Reason to Cry e The Last Waltz a Il Colore dei soldi e How to Become Clairvoyant sono state parecchie le occasioni per Clapton e Robertson di incontrarsi, persino alla Rock and Roll Hall of Fame. Ma il tributo al comune eroe Bo Diddley, insieme a due grandi chitarristi della nuova generazione Derek Trucks e Doyle Bramhall II è un momento unico.
Curiosità
Robbie conosce a menadito la canzone, cavallo di battaglia di Ronnie Hawkins and the Hawks, gruppo di cui faceva parte nei primi anni Sessanta. Gli Hawks altro non sono che la futura incarnazione di The Band e in Who Do You Love suonano alla grande, con la sei corde di Robertson in grande rilievo.
Pass Away con Chuck Berry, 1986
Una chicca inedita prima della pubblicazione dell’edizione espansa di Hail! Hail! Rock ‘n’ Roll
Uno dei momenti più indelebili di Hail! Hail! Rock ‘n’ Roll, il documentario di Taylor Hackford del 1986 su Chuck Berry, vede Robbie Robertson sfogliare un album di varie foto, mostrare matrici di biglietti e altri cimeli appartenenti al pioniere del rock e discutere con lui dell’importanza della sua musica nella storia. Nelle edizioni successive del film su DVD, sono usciti tre dischetti bonus ricchi di interviste e prove dei musicisti. Una delle perle all’interno è sicuramente questa Pass Away. Emozionante!
Curiosità
“Amavo Chuck. È stato uno degli inventori del ruolo della chitarra nel rock & roll ed era pure un brillante poeta. Così abbiamo registrato una parte per il film in cui lui recitava o cantava e io lo accompagnavo con la chitarra. Abbiamo anche riso del fatto che a scuola potevi essere preso a calci nel sedere perché ti piaceva la poesia.” Ecco la storia di questo incontro straordinario narrata direttamente da Robertson.
Bottoms Up di A.I., 2002
C’è anche lo zampino di Robertson nel progetto di questo misconosciuto gruppo losangelino
Il trio di West Los Angeles A.I., composto dai fratelli Nick (voce/chitarra) e Zack Young (batteria/percussioni), e da Pablo Manzarek (basso/tastiere), figlio della leggenda Ray Manzarek, tastierista dei Doors, pubblicano il loro primo album Artificial Intelligence nel 2002. Robbie Robertson, sempre attento a nuovi progetti e sonorità, è accreditato come produttore esecutivo.
Curiosità
Gli A.I. incuriosiscono per la voglia di sperimentare, sempre alla ricerca di nuovi paesaggi sonori. La loro musica è paragonabile a quella dei Chemical Brothers, a metà strada tra il rock e l’elettronica/dance.
Raised on Robbery di Jimi Mitchell, 1974
La Stratocaster di Robbie illumina un gioiellino della regina del folk canadese
Singolo principale di Court and Spark, sesto disco in studio di Joni Mitchell, Raised on Robbery guadagna fascino grazie ai ricami chitarristici del Nostro, che spostano l’atmosfera country folk del brano verso territori funky rock.
Curiosità
Il clavinet del grande Joe Sample, la sei corde di Robertson, i fiati di Tom Scott, il piano e la voce della Mitchell si mescolano vorticosamente alla sezione ritmica composta da Max Bennett e John Guerin,regalando istanti di pura emozione.
Crazy Love di Aaron Neville, 1996
Un duetto imperdibile
Una delle più belle canzoni di Van Morrison, ripresa con grazia e classe dall’accoppiata Neville/Robertson. Un grande vocalist insieme a un chitarrista epico.
Curiosità
La colonna sonora di Phenomenon, film di successo del 1996 con John Travolta, oltre a questo prestigioso duetto vanta la pluripremiata Change the World di Eric Clapton e il remix di I Have the Touch di Peter Gabriel con lo zampino, come al solito, di Robertson. Potere del nostro Robbie!
Garden of Earthly Delights con Alex North, 1980
Due generazioni a confronto nel nome della musica
Il re delle colonne sonore “moderne”, Alex North, classe 1910, innovatore amante del jazz e della sperimentazione, accetta con gioia di lavorare con Robertson per la soundtrack di Carny un corpo per due uomini. Vede in lui uno spirito affine, in continua ed entusiastica ricerca di nuove sonorità.
Curiosità
Nel film Carny recita una diciottenne Jodie Foster e lo stesso Robbie Robertson interpreta una parte importante, a dimostrazione della duttilità del personaggio.
Extra: Green River con John Fogerty e Bruce Springsteen, live at the Rock & Roll Hall of Fame, Los Angeles, 1993
Un classico dei Creedence Clearwater Revival rivive con l’energia della Fender di RR
La magia delle note di Robertson si insinua in un pezzo intramontabile. Sono passati più di trent’anni da questa esibizione, ma sono ancora lezione di vita l’intensità, l’entusiasmo e la passione dei musicisti coinvolti, concentrati nel dare il meglio di sé per ciò che più amano nella loro esistenza.
Curiosità
John Fogerty, come l’amico collega Robbie Robertson nel post-The Band, si è sempre impegnato, dopo lo scioglimento dei Creedence Clearwater Revival, nel superare i confini musicali e nell’estendere la sua eredità per affascinare una nuova generazione di ascoltatori. I suoi progetti inaspettati, le sue partnership per niente scontate ci conducono con piacere a dedicare a lui il prossimo episodio di Le Dieci Canzoni, la nostra serie esclusiva di Planet Guitar.
Stay tuned!
To be continued…
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