Care lettrici e cari lettori di Planet Guitar in questo primo episodio girato nei bellissimi studi di Thomann di cui siamo stati ospiti, abbiamo messo a confronto due amplificatori di grande qualità dal carattere diverso. Da una parte un suono americano che dalla metà degli anni ‘80 ha fatto breccia nel cuore di tantissimi chitarristi, quello della Soldano. Dall’altra Victory, un brand inglese con pochi anni di storia alle spalle, ma che si è fatto apprezzare da subito per qualità tecniche ed estetiche. Andiamo subito a conoscere meglio questi due splendidi amplificatori!

Stai visualizzando un contenuto segnaposto da Youtube. Per accedere al contenuto effettivo, clicca sul pulsante sottostante. Si prega di notare che in questo modo si condividono i dati con provider di terze parti.

Ulteriori informazioni

Soldano: un suono leggendario 

Tra la metà degli 70 e gli inizi degli 80, Michael Soldano lavorava con il tecnico Bill Sundt al negozio Stars Guitars di San Francisco, riparando e modificando amplificatori.

Il primo amplificatore che costruì fu un clone del Fender Bassman e qualche anno dopo incominciò a modificare i Mesa Boogie Mark II. L’approfondita conoscenza di questi ampli lo portarono alla creazione del suo primo e più celebre progetto, la Super Lead Overdrive SLO 100. Nel 1986 diede vita alla Soldano Custom Amplification con sede a Los Angeles.

Ho deciso di costruire un amplificatore per me stesso”, ha detto. “Volevo un amplificatore che fosse in grado di fornire un suono distorto con ottimo sustain a qualsiasi volume. I Marshall hanno sempre avuto bisogno di volume per ottenere la compressione e il tono dell’amplificatore”. 

Di lì a poco ricevette ordini da Steve Lukather, Michael Landau e Vivian Campbell fino ad arrivare a Eric Clapton, Mark Knopfler, oltre che a Tommy Kessler dei Blondie, Joe Satriani, Steve Vai, George Lynch e Gary Moore.

Nel 1991 Eddie Van Halen utilizzò uno SLO 100 per l’album For Unlawful Carnal Knowledge; il suono lo fece innamorare così tanto che lo prese come riferimento per la creazione del suo amplificatore, il Peavey 5150.

Il modello che abbiamo provato è la SLO 30, ovvero una versione a 30 watt della celeberrima SLO 100, che non ha nulla da invidiare alla sua sorella maggiore.

Soldano SLO 30 Custom Snake Head

Soldano SLO 30 Custom Snake Head

Valutazione dei clienti:
(2)

La Victory V40 come emblema del suono British

Nata nel 2013, Victory è già diventata un’azienda di amplificatori conosciuta ed apprezzata in un periodo relativamente breve. Il capo progettista è Martin Kidd, ex designer di amplificatori per Cornford Amps, brand fondato da Paul Cornford e portato alla ribalta da artisti come Dweezil Zappa e Richie Kotzen

Victory progetta e costruisce a mano tutti i suoi prodotti in Inghilterra; segue gli standard più elevati senza mai scendere a compromessi sui componenti, dai condensatori alle resistenze, dai potenziometri agli interruttori, fino ai trasformatori progettati su misura. La filosofia ideativa presta particolare attenzione alla semplicità di funzionamento, alla flessibilità d’uso e all’assoluta assenza di compromessi nel tono e nel suono.

Abbiamo provato la V40 Duchess Deluxe, una testata monocanale da 42 watt (con possibilità di ridurre la potenza a 7 watt) davvero sbalorditiva in termini sonori ed estetici.

Victory Amplifiers V40 Head The Duchess Deluxe

Victory Amplifiers V40 Head The Duchess Deluxe

Valutazione dei clienti:
(7)

Soldano SLO 30 vs Victory V40: il confronto

Per dar vita a questo confronto abbiamo optato per due chitarre che offrissero sonorità differenti: una Gibson Les Paul Standard collegata alla SLO 30 ed una PRS JM Silver Sky con la Victory V40. 

La Duchess con il livello del gain a metà fa subito capire la qualità della sua pasta sonora; con i single coil il range dinamico è notevole e, nonostante l’assenza di pedali avanti, si ha la percezione di un suono completo e compresso in maniera naturale. Alzando al massimo il preamplificatore non si perde la risposta dinamica ed aumenta il crunch percuotendo in maniera più vigorosa le corde della chitarra. La risposta in frequenze è ricca e bilanciata e la sensazione è che sia una piattaforma perfetta per qualsiasi pedale si voglia aggiungere alla catena del suono.

La SLO 30 presenta un canale pulito che può essere boostato con lo switch clean/crunch. Impostato su crunch reagisce brillantemente alle sollecitazioni che arrivano dallo strumento e, in questo caso specifico, l’humbucker della Les Paul garantisce un’ottima spinta quando la mano ritmica alza i giri. L’attacco del plettro è nitido e l’ampli garantisce una headroom incredibile per i suoi 30 watt.

Quando si passa al canale overdrive esce tutto il carattere della dinastia Soldano. Un distorto iconico, potente, graffiante che non teme nessun tipo di confronto! Anche spingendo sulla distorsione non si ottiene mai un suono troppo compresso e “plasticoso”. Provare per credere!

PRS JM Silver Sky Maple VB

PRS JM Silver Sky Maple VB

Nessuna valutazione del cliente ancora disponibile
Gibson Les Paul Standard 50s GT

Gibson Les Paul Standard 50s GT

Valutazione dei clienti:
(37)

Soldano SLO 30 vs Victory V40: conclusioni

La scelta di contrapporre due stack diversi come caratteristiche timbriche e sonore si è rivelata, a parer mio, azzeccata ed affascinante. Nonostante l’equipaggiamento in termini di valvole differisca solo per due 12AT7 montate sulla V40 (entrambi i finali montano 6L6 e i pre 12AX7), i due amplificatori hanno anime e caratteri differenti. La prova sonora è stata incontrovertibile sia presi singolarmente che suonati insieme. 

Con questo confronto abbiamo voluto farvi ascoltare due prodotti di assoluta qualità di due marchi sì conosciuti, ma non fra i primi in termini di notorietà. E voi, siete team Soldano o Victory? 

A presto su Planet Guitar! 

Contenuti Correlati

* Questo post contiene link affiliati e/o widget. Quando acquistate un prodotto tramite un nostro partner affiliato, riceviamo una piccola commissione che ci aiuta a sostenere il nostro lavoro. Non preoccupatevi, pagherete lo stesso prezzo. Grazie per il vostro sostegno!

Matteo Bidoglia