La puntata di oggi è dedicata a un chitarrista diventato famoso come sideman di Billy Idol e per il suo lavoro nella colonna sonora di “Top Gun”, ovvero Steve Stevens. 

Nella nostra serie sui migliori assoli di chitarra abbiamo giĂ  visto il suo assolo sul classico di Billy Idol “Rebel Yell”, ma questa volta vogliamo dedicarci alle sue capacitĂ  di accompagnamento per cambiare.

© Shutterstock – Von ChrisJamesRyanPhotography

Torniamo al 1989, quando Steve Stevens abbandona Billy Idol e si mette in proprio. L’album di debutto si chiamava “Steve Stevens Atomic Playboys” e mostrava un lato piĂą puro e rock di Steve.

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Ulteriori informazioni

L’omonima canzone di apertura offre un grande riff in F#m, che è peraltro arricchito da alcune piccole finezze, come in effetti ci si aspetterebbe da un artista del calibro di Steve. La canzone inizia con un groove e la chitarra riproduce un suono simile a quello di una pistola laser, che Steve normalmente genera con una pistola giocattolo, ma che qui è fatto praticamente “manualmente”. Per farlo, bisogna spingere la leva del tremolo fino in fondo con la mano sinistra e premere la corda G a vuoto contro i magneti del pickup con la mano destra. Potete vedere come continua nelle TAB.

Nel seguente PDF abbiamo riassunto per voi gli insegnamenti del workshop:

Atomic Playboys – Main Riff
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Intro e strofa
Intro e strofa – Backing Track

Il pre-chorus consiste in un arpeggio Badd9 e Aadd9 suonato in modo alternato.

Atomic Playboys – Pre Chorus
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Pre Chorus
Pre Chorus – Backing Track

Nel ritornello dominano i power chords, che Steve lascia sfumare come accordi interi e abbellisce in alternanza con due quarti power chords:

Atomic Playboys – Chorus
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Chorus
Chorus – Backing Track

Qui trovate una versione in cui collego tutte le parti. La parte introduttiva è suonata due volte, in quanto funge anche da strofa:

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Versione completa
Versione completa – Backing Track

Per avvicinarsi al suono, si consiglia una chitarra humbucker nella posizione al ponte. Per l’effetto introduttivo una chitarra con tremolo, preferibilmente un Floyd Rose, è una buona scelta, ma si può vedere Steve suonare la canzone con ponti fissi.

In merito al suono dell’amplificatore, Steve oggi si affida al suo modello Friedman. All’epoca la scelta probabilmente ricadeva ancora sul Marshall JCM 800; con un suono british caldo siete sicuramente dalla parte giusta.

Ecco un mio suggerimento:

Steve Stevens – Atomic Playboys
Impostazione del suono con il plug-in UAD-2

E ora divertitevi con “Atomic Playboys” di Steve Stevens!

Emanuele Pellegrino