La potenza di Janis Joplin, il carisma di Aretha Franklin, la voce gospel di Mahalia Jackson e le doti chitarristiche di Bonnie Raitt: Susan Tedeschi incarna tutto questo e tanto altro, un terremoto musicale a suon di blues, folk e southern rock. Una vocalità e una sei corde graffianti, una presenza forte e particolare anche nelle comparsate meno conosciute in studio e dal vivo come ospite. Ecco il territorio perfetto per Le Dieci Canzoni, la rubrica speciale di Planet Guitar che trae linfa da intrecci sorprendenti e inaspettati. Un’altra puntata imperdibile sta per cominciare!

Susan Tedeschi sul palco con la sua amata Fender Telecaster © INSTAR Images LLC / Alamy Foto Stock

Mixed Drinks About Feelings di Eric Church, 2015

Un gioiellino country rock nobilitato dai cori di Susan

Ne ha fatta di strada Eric Church, dal successo del pomposo album di esordio, Sinners Like Me (2006), fino all’uscita di Mr. Misunderstood (2015), disco meno eclatante, ma ricco di contenuti.

Definito il nuovo Willie Nelson, in Mixed Drinks About Feelings Church si avvale dei vocalizzi di Susan Tedeschi, che virano in territorio gospel un brano dall’andatura country rock scritto da Casey Beathard.

Curiosità

“Susan aveva appena suonato con Derek (Trucks ndr) in un paio di show a cui avevo assistito, al mitico Ryman Auditorium di Nashville. Tuttavia non mi bastava. La volevo tutta per me in una canzone del mio album”. Estratto da ericchurch.com, outsiders radio episode 37.

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Space Captain di Herbie Hancock, 2010

Il classico di Joe Cocker rivive grazie alle magie pianistiche di Hancock e alla voce da brividi della Tedeschi 

Una canzone senza tempo, composta da Matthew Moore e pinnacolo del mitico album Mad Dogs and Englishmen, realizzata anche in una differente versione come B-side di The Letter, regala nuove emozioni per merito di Herbie Hancock e del suo bellissimo The Imagine Project.

Curiosità 

The Imagine Project è stato registrato in sette paesi diversi con musicisti provenienti da tutto il mondo. Oltre alla Tedeschi e al marito Derek Trucks spiccano i nomi di Jeff Beck, Dave Matthews, Wayne Shorter e Los Lobos.

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Bright Lights, Big City di Johnny Winter, 2011

Johnny & Susan: l’accoppiata vincente che non t’aspetti!

Jimmy Reed, uno dei più grandi e sottovalutati bluesman celebri negli anni Cinquanta e Sessanta, sarebbe fiero di questa rilettura tosta di un suo classico. Sentire intrecciarsi la Gibson di Johnny Winter con la Fender di Susan Tedeschi su uno stesso solco è davvero emozionante.

Curiosità

Bright Lights, Big City rientra nelle cinquecento canzoni scelte dalla Rock and Roll Hall of Fame come basilari per la nascita del rock ‘n’ roll.

Fender Susan Tedeschi Tele RW ACM

Fender Susan Tedeschi Tele RW ACM

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Joyful Noise con The Lee Boys, Live in Birmingham, Alabama, US, 2008

I paladini della “Sacred Steel Music” ospitano una pimpante Tedeschi

I Lee Boys sono un gruppo funky gospel di Miami, famosi per la loro incessante attività live. Maestri di kermesse del calibro di Bonnaroo e Chicago Blues Festival, spesso sorprendono invitando sul palco artisti inaspettati. È il caso di questa vivida versione di Joyful Noise, dove fa capolino anche Matt Slocum, pregiato chitarrista dei Sixpence None the Richer

Curiosità

Joyful Noise è un brano del terzo album della Derek Trucks Band, ed è occasione di rinverdirne i fasti per Susan, Matt e i Lee Boys.

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One Man’s Ceiling is Another Man’s Floor di Robben Ford, 2007

Robben e Susan uniscono le forze in una delle più belle versioni di un classico di Paul Simon

Robben Ford è un chitarrista versatile e influente, sin dal conclamato debutto solista Schizophonic del ’76. Amante della varietà e della contaminazione, nel 2007 pubblica Truth, che include questa gemma con la Tedeschi.

Curiosità

Ford è straordinario anche quando si dedica a sentite riletture di brani famosi. One Man’s Ceiling Is Another Man’s Floor ha un groove irresistibile, possiede quel qualcosa che spinge a muoversi, ed è impreziosito dalla fascinosa presenza di Susan.

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Show Me con Black Crowes, live at Verizon Wireless Amphitheatre, Alpharetta, US, 2013

I fratelli Robinson si avvalgono della genialità dei coniugi Trucks

I Black Crowes si godono l’arte di Susan (che per l’occasione sfodera la sua bellissima Fender Stratocaster del 1970) & Derek, insieme ad altri membri della Tedeschi Trucks Band, per il loro encore durante uno show del 2013 ad Alpharetta.

Fender AM Perf Strat HSS RW 3TSB

Fender AM Perf Strat HSS RW 3TSB

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(4)

Curiosità

Show Me è un brano di Joe Tex, famoso per le sue attitudini r&b sconfinanti nel southern soul, inciso dallo stesso cantautore americano nel 1967.

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Mother Earth di Little Milton, 1999

Un blues elettrico per ricordare la forza e il carisma di un chitarrista troppo spesso dimenticato 

Tanti appassionati di musica sanno chi è Little Milton, da sempre una grande influenza per la Tedeschi, tuttavia pochi sono a conoscenza di un loro duetto in Mother Earth. Il brano figura nel bellissimo Welcome to Little Milton, album inciso dal leggendario bluesman del Mississippi ormai più di venticinque anni fa.

Curiosità

Mother Earth è un classico del blues scritto e inciso per la prima volta nel 1951 da Memphis Slim e i suoi The House Rockers.

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Apolitical Blues con Little Feat, live in Jacksonville, US, 2022

Una sorpresa inaspettata al Florida Theatre di Jacksonville!

All’improvviso, durante uno degli show dei Little Feat dedicati alla celebrazione del quarantacinquesimo anniversario del seminale Waiting for Columbus, ecco apparire Susan Tedeschi per una spiritata versione di Apolitical Blues. La qualità audio non è delle migliori, ma è un momento bellissimo, come bellissima è la scelta della canzone, a cui la cantante e chitarrista di Boston è particolarmente legata.

Curiosità

Verso la fine del concerto, tenutosi un paio di anni fa, nell’aprile 2022, la Tedeschi torna sul palco insieme a Amy Helm per un’altra gemma, Fool Yourself.

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Color of the Blues di John Prine, 2016

Chitarra e voce per la nostra Susan in questo sentito omaggio a George Jones

John Prine, uno dei punti cardinali della scena cantautorale americana, pubblica nel 2016 For Better, or Worse, diciassettesimo album in studio in cui omaggia la country music rileggendo alcuni classici in compagnia di straordinarie artiste. Indovinate chi non poteva mancare?

Curiosità

Color of the Blues è uno dei primi successi del leggendario songwriter country George Jones. Il mai troppo compianto Prine ha voluto onorare uno dei suoi eroi duettando con una fra le musiciste a lui più care e il risultato è sotto gli occhi di tutti: armonie meravigliose per un brano da brividi.

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Ain’t No Thing di Wynonna Judd, 2016

La Judd riprende un brano di Bucky Covington scritto da Chris Stapleton

Wynonna Judd, americana di Ashland, Kentucky, è celebre soprattutto nel suo Paese come artista country, prima in duo con sua madre, le indimenticate The Judds, e poi come artista solista. Nell’album, intitolato Wynonna & the Big Noise, si avvale della collaborazione della Tedeschi per questa rovente versione di Ain’t No Thing.

Curiosità

Wynonna è stata la prima ad incidere, nel febbraio 1996, Change the World, canzone pluripremiata nella successiva interpretazione di Eric Clapton, uno degli idoli di Susan.

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Extra: I’d Rather Go Blind con la White House Band featuring Booker T. Jones, Warren Haynes e Derek Trucks, live at the White House, Washington DC, US, 2012

La più bella canzone di Etta James risplende grazie all’ugola graffiante della Tedeschi

Vedere, insieme su uno stesso palco, una vocalist (e chitarrista!) straordinaria, due giganti della sei corde intramontabili con l’aggiunta dell’immenso organista Booker T. Jones, è qualcosa di commovente.

Curiosità

L’amore per il blues accomuna Susan Tedeschi e il coniuge Derek Trucks, sempre pronti ad effettuare scorribande per tornare alle radici della musica moderna. Non è da meno, sotto questo punto di vista, proprio Warren Haynes, straordinario chitarrista e songwriter noto per i Gov’t Mule, per l’instancabile attività solista e la sua passata militanza nell’Allman Brothers Band. “Il genietto di Asheville” rappresenta il ritratto perfetto per la prossima puntata di Le Dieci Canzoni, la serie unica e speciale di Planet Guitar.

Stay tuned!

To be continued…

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Alessandro Vailati