Il ciclo “Le Dieci Canzoni” consente di raccontare alcune sfumature della personalità compositiva ed esecutiva di un autore, andando a cercare quei tasselli meno appariscenti, tuttavia altrettanto preziosi, nel mosaico del suo grande talento artistico. Oggi è il turno del mai troppo compianto Tom Petty, uno dei più grandi rocker e songwriter dei nostri tempi. La sua argutezza e spontaneità rendono un gioiellino questa serie di canzoni, in studio o dal vivo, che scorrono libere, come un vento d’estate.  

© ZUMA Press, Inc. / Alamy Stock Photo

Dancin’ Clown di Joni Mitchell, 1988

Un’inattesa comparsata insieme a Billy Idol

Difficile pensare, prima di Dancin’ Clown, a una collaborazione tra Joni Mitchell e Tom Petty che inserisse nella stessa canzone anche Billy Idol e il “suo” chitarrista Steve Stevens. Tuttavia a volte, la macchina della musica esce dal suo percorso usuale e regala emozioni di questo tipo. Imperdibile, pur se legata un po’ troppo alle sonorità eighties…

Curiosità

“Avevo problemi con un fraseggio, continuavo a sbagliare. Lei ha fermato la musica. Mi ha registrato mentre cantavo senza la traccia di accompagnamento e ha usato quella”.Questo il racconto di Tom riguardo all’incisione insieme a Joni: l’istrionica songwriter canadese, come si suol dire, ne sa una più del diavolo!

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Mind Your Own Business di Hank Williams Jr., 1986

L’interessante riproposizione di un classico del padre, il leggendario Hank Williams

Hank Williams Jr. sceglie Petty, Willie Nelson, Reverend Ike e Reba McEntire per rileggere Mind Your Own Business, che in questa versione raggiunge il primo posto per due settimane nella Top Singles Country Chart.

Curiosità

L’intero album, Montana Cafe, si rivela un successo. Fra gli ospiti, oltre a Tom, qui impegnato solo per le parti vocali, anche uno stuolo di giganti delle sei corde, da Dickey Betts a Reggie Young.

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Rock and Roll Records con Eric Clapton & Friends, 2014

Un sentito tributo a J.J. Cale

Durante la carriera solista e con gli amati Heartbreakers, ma anche nei Mudcrutch e nei Travelling Wilburys, il rocker di Gainesville ha sempre evidenziato una grande affinità sonora con J.J.Cale, uno dei più grandi musicisti (e chitarristi) sottovalutati dei nostri tempi.

Curiosità

The Breeze: An Appreciation of JJ Cale, include pure I Got the Same Old Blues e The Old Man and Me ove figura ancora Petty, felice di aver accettato l’invito di Eric Clapton per omaggiare l’artista scomparso nel 2013.

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King of the Hill di Roger McGuinn, 1991

L’intensità di una canzone senza tempo, scritta a quattro mani con uno dei fondatori degli epici Byrds

Quasi quindici anni dopo l’iconico Thunderbyrd, un ispirato Roger McGuinn pubblica Back From Rio. Nel disco riecheggia il tipico suono della chitarra a 12 corde Rickenbacker dei Byrds, tanto amata da Petty e loro indimenticabile marchio di fabbrica. King of the Hill è il brano di punta, un pop rock che resiste a distanza di più di trent’anni e affascina per le armonie vocali e chitarristiche.

Curiosità

Tom Petty si unisce a McGuinn per scrivere ed incidere questa bellissima canzone, pubblicata come singolo e video. Le voci risultano molto simili per tono e timbro: ad occhi chiusi e senza mettersi d’impegno potrebbe risultare difficile capire dove finisce McGuinn e quando inizia Petty!

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Picture Show di John Prine, 1991

Il bellissimo incrocio tra due grandi songwriter

La stima di Tom Petty nei confronti di John Prine è sempre stata altissima. “Il cantautore dei cantautori” soleva definirlo, e finalmente, nel 1991 si aggrega a lui per questo bellissimo brano country folk dalle ritmiche rock. Un piccolo capolavoroda riscoprire.

Curiosità

L’anello di collegamento tra Prine e Petty è Howie Epstein, geniale musicista e bassista degli Heartbreakers, prima della precoce scomparsa, appena quarantasettenne, nel 2003. Epstein produce The Missing Years, album in cui oltre al duetto Prine/Petty, figurano ospiti sensazionali, del calibro di Bruce Springsteen, Bonnie Raitt, Phil Everly ed Albert Lee.

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Sea of Heartbreak diJohnny Cash, 1996

Tom e gli Heartbreakers con Cash, Buckingham e Fleetwood!

Unchained è un disco da favola del 1996, per cui Johnny Cash riceve un Grammy come miglior album country. Viene accompagnato magistralmente in tutta l’opera da Tom Petty e gli Heartbreakers, ma la vera sorpresa è la traccia numero due, Sea of Heartbreak. Una riuscitissima cover di un brano della star a stelle e strisce Don Gibson, dove sono presenti rispettivamente alla chitarra acustica e alle percussioni Lindsey Buckingham e Mick Fleetwood.

Curiosità

Portatore di valori importanti, da No Nukes ai conflitti con il mondo discografico, il rocker americano ha cementato l’amicizia con Johnny Cash proprio per l’affinità elettiva condivisa in queste battaglie.

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Stay con Bruce Springsteen & The E Street Band, live at Madison Square Garden during No Nukes: The Muse Concerts For a Non-Nuclear Future, 1979

A sorpresa sul palco con il Boss anche Petty

E a proposito di No Nukes, eccovi una perla. Stay è un classico doo-wop reso celebre anche da Jackson Browne, qui presente insieme a Tom e a Rosemary Butler. Springsteen, la sua incredibile band e i superospiti citati fanno impazzire il pubblico con questa divertentissima versione.

Curiosità

“Tom Petty e gli Heartbreakers erano una band di chitarre, qualcosa che ho invidiato molto. Perché quando cercavamo di spingere le chitarre nella E Street Band, non funzionava mai del tutto per noi. La musica era splendidamente scritta e costruita. Avevano un orecchio per i classici. Ma l’atteggiamento e la personalità di Tom, la sua visione, le davano un tocco moderno”. Parola di Bruce Springsteen.

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I Will Run to You di Stevie Nicks, 1983

Un brano dimenticato da riascoltare

Tanti rimembrano la collaborazione con Stevie Nicks per Bella Donna, esordio solista del 1981 per la cantante e songwriter dei Fleetwood Mac, ma pochi ricordano la successiva partnership in The Wild Heart. Voce, cori e Fender in rilievo per una squisita I Will Run to You.

Curiosità

Le doti di autore di Tom Petty sono state a lungo sottovalutate. I Will Run to You dimostra anche la sua capacità di scrittura per altri artisti.

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For What It’s Worth con Bruce Palmer e Crosby, Stills & Nash, live at Rock ‘N’ Roll Hall Of Fame Induction, Cleveland, 1997

Un’esibizione leggendaria a coronamento dell’induzione dei Buffalo Springfield 

L’alchimia creatasi tra Tom, Bruce Palmer, storico bassista dei BS e Crosby, Stills & Nash è formidabile. Petty sembra avere lo sguardo impenetrabile, tra occhiali da sole e sigaretta, ma canta e suona l’adorata Fender Telecaster come una divinità, felice come una Pasqua.

Curiosità

For What It’s Worth è uno dei grandi classici della storia americana, datato 1966. Il brano è ispirato dalle manifestazioni per la chiusura del Pandora’s Box, un locale di Los Angeles dove i giovani universitari andavano a ballare. 

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Give Me Back My Job di Carl Perkins, 1996

Una canzone con sorprendenti special guests per celebrare il pioniere del rockabilly

Ci sono un irlandese, un uomo in nero, due rocker americani e un re dell’outlaw country… Sembra l’inizio di una barzelletta e invece è la pura realtà! Bono, Johnny Cash, Carl Perkins, Tom Petty e Willie Nelson uniscono le loro forze in Give Me Back My Job, scritta dallo storico folksinger Jim Garland. Il risultato è eccezionale!

Curiosità

Give Me Back My Job è inclusa in Go Cat Go!, bellissimo album di Carl Perkins, pubblicato nel 1996. Per la maggior parte delle canzoni l’alfiere del rockabilly si esibisce con altri artisti, da Paul McCartney a George Harrison e Joe Wals.

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Extra: My Back Pages con Bob Dylan, George Harrison, Eric Clapton, Roger McGuinn & Neil Young, live at Madison Square Garden, NYC, 1992

L’occasione unica per vedere tutti questi grandissimi artisti sul palco

Esibizione da brividi!! In particolare l’attacco di McGuinn, i “soli” di Clapton e Young e la presenza di Bob Dylan stesso alla sua celebrazione per i trent’anni di attività sono commoventi. Era il 16 Ottobre 1992, ora Dylan ha raddoppiato quel traguardo e alcuni di questi eroi non ci sono più, ma rimane, eterna, la loro musica indimenticabile. 

Curiosità

La predilezione per l’intreccio tra generi, con una passione smisurata per country, folk, rock, blues, e l’amore viscerale per Dylan accomunano Tom Petty e Neil Young. Rimane memorabile un altro incrocio tra loro nel 1989, al Bridge Benefit Concert, proprio per una canzone del “Menestrello di Duluth”.

Everything is Broken evidenzia la sintonia e l’alchimia tra questi due grandi cantautori, due formidabili artisti, visionari e rivoluzionari. 

Neil Young è così il perfetto candidato per farci sognare con le sue inaspettate collaborazioni nella prossima puntata di Le Dieci Canzoni, la nostra serie esclusiva di Planet Guitar.

Stay tuned!

To be continued…

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Alessandro Vailati